Agricoltura e pesca: comparti in forte affanno nel riminese


L’agricoltura riminese sempre più in affanno. I dati elaborati dalla Camera di Commercio mostrano un settore con difficoltà crescenti sia per imprese attive che per i lavoratori impiegati. Anche il comparto pesca è in continua contrazione. In 5 anni le aziende sono diminuite del 9%.
Sono 2290 le imprese agricole in provincia di Rimini, in calo rispetto al 2023: -3,5%, con una flessione più accentuata del resto della regione. Un settore che rappresenta solo l’% della ricchezza del territorio ma che negli anni passati ha avuto diversi impulsi positivi: nel 2009 con l’ingresso in provincia dei sette Comuni dell’Alta Valmarecchia e ancora nel 2022 con l’annessione di Montecopiolo e Sassofeltrio. In un quadro complesso un elemento di forza sono i prodotti tipici di alta qualità: dal Formaggio di Fossa alle produzioni Orticole. Comparto significativo quello della pesca marittima con 182 imprese attive, erano 186 l’anno precedente, in 5 anni c’è stata una contrazione del 9%. In agricoltura e pesca lavorano il 2,8% dei lavoratori riminesi, valore inferiore al dato regionale (5,3%). La produzione lorda vendibile agricola del 2024 per il riminese è stata stimata in 123 milioni di euro, con un calo del 7% sul 2023: diminuzione causata sia da un volume d’affari inferiore che da una flessione, seppur contenuta, dei prezzi medi alla produzione. Nel Mercato ittico sono stati commercializzati 15.475 quintali di prodotto (‑0,7% rispetto all’anno precedente), per un valore di 10,7 milioni di euro. Il prezzo medio del pescato è in aumento dell’8,8% rispetto a quello medio del 2023.