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ora la decisione del gip

"Via il paravento", Manuela riconferma tutto guardando Louis negli occhi

In foto: Manuela Bianchi all'arrivo in tribunale con il consulente Davide Barzan (foto Migliorini)
Manuela Bianchi all'arrivo in tribunale con il consulente Davide Barzan (foto Migliorini)
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 27 mar 2025 22:26 ~ ultimo agg. 28 mar 13:48
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“Signora Bianchi, guardi negli occhi Dassilva e mi dica se conferma quanto detto fin qui”. Poi è stato rimosso il paravento dietro al quale per tre giorni la nuora di Pierina Paganelli ha reso dichiarazioni che di fatto aggravano la posizione di Louis Dassilva. Il gip Vinicio Cantarini ha voluto capire se Manuela Bianchi potesse avere dei tentennamenti o dei ripensamenti incrociando lo sguardo dell’ex amante. Invece la donna è rimasta ferma sulle proprie posizioni e guardando in faccia Dassilva ha risposto lapidaria: “Sì, confermo tutto”. E’ stato l’atto conclusivo di un incidente probatorio durato tre giorni, nel corso del quale Manuela Bianchi ha riconfermato quanto dichiarato in sede di interrogatorio lo scorso 4 marzo davanti al pubblico ministero Daniele Paci, aggiungendo però alcuni particolari. Uno di questi riguarda il fatto che Dassilva temeva che Pierina Paganelli potesse ingaggiare un investigatore privato per scoprire chi fosse l’amante della nuora. Un aspetto, questo, che secondo l’accusa avrebbe incentivato Dassilva ad uccidere la 78enne. Eliminare Pierina avrebbe infatti significato liberare Manuela da una suocera che le faceva la guerra e al tempo stesso evitare che sua moglie, Valeria Bartolucci, potesse venire a conoscenza del tradimento.

Incidente probatorio Bianchi, Barzan: “Manuela ha guardato Louis negli occhi”

Al centro delle domande odierne del gip Cantarini, del pm Paci e delle parti, ci sono state le intercettazioni ambientali tra la Bianchi e Dassilva nella sala d’aspetto della questura di Rimini poco dopo il delitto della Paganelli. C’è una frase in particolare, pronunciata dalla Bianchi, finita sotto la lente d’ingrandimento di chi indaga ma anche di chi difende Dassilva, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi. E la frase è la seguente: “Dimmi che non dobbiamo temere nulla da questa cosa”, con Dassilva che risponde “Tra noi non cambia nulla”. Manuela ha spiegato al gip che, avendo la mattina del ritrovamento del cadavere seguito le indicazioni di Louis, senza sapere però realmente cosa fosse accaduto, cercava dal senegalese delle rassicurazioni. Altra frase sulla quale si è dibattuto a lungo è quella pronunciata sempre in questura da Manuela ma rivolta al fratello Loris: “Alla polizia non dire niente… l’ho trovata io, è sempre stata lì”. Una affermazione che si presta a molteplici interpretazioni e che la Bianchi avrebbe giustificato con l’intenzione di seguire quanto suggeritole dal senegalese la mattina del 4 ottobre 2023.

Incidente probatorio Bianchi, i difensori di Dassilva: “Louis non era in garage”

Il gip Vinicio Cantarini

“Manuela ha detto tutta la veritàha dichiarato all’uscita del tribunale il consulente Davide Barzan, che assiste la sorella Nunzia Barzan nella difesa della Bianchi -. Quando il gip ha chiesto di riconfermare quanto dichiarato guardando Louis, lei non ha avuto problemi a farlo”. Più abbottonati nelle dichiarazioni i difensori di Dassilva, gli avvocati Fabbri e Guidi, che hanno spiegato: “Ci riteniamo soddisfatti dell’esito dell’incidente probatorio, ma riteniamo prematura qualsiasi valutazione in merito all’istanza di scarcerazione presentata. Il giudice Cantarini ha concesso termine alle parti per produrre documentazione e per depositare una memoria conclusiva. Anticipare ora, anche parzialmente, il contenuto delle argomentazioni che verranno svolte nelle proprie osservazioni significherebbe pregiudicare la difesa di Louis Dassilva. Al momento, quindi, non pare corretto svelare le circostanze che la difesa ritiene a favore della versione dei fatti sostenuta dal proprio assistito. Quello che però possiamo affermare è che gli elementi emersi collimano, a nostro avviso, con la versione del nostro assistito, ovvero che la mattina del 4 ottobre 2023 non si trovasse nel garage ad attendere la Bianchi”. 

La decisione del gip in merito alla possibile scarcerazione di Dassilva dovrebbe arrivare non prima di 10-15 giorni.