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grazie a donatori privati

Tumori infantili: inaugurato il nuovo day Hospital all'ospedale Infermi

In foto: L'equipe della dottoressa Pericoli
L'equipe della dottoressa Pericoli
di Lucia Renati   
Tempo di lettura lettura: 9 minuti
mar 4 mar 2025 14:13 ~ ultimo agg. 14:48
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Taglio del nastro questa mattina del nuovo day hospital di oncoematologia pediatrica all’ospedale Infermi di Rimini. Un passo avanti verso la cura dei bambini ammalati di tumore e delle loro famiglie. Il nuovo day hospital di oncoematologia pediatrica di Rimini sarà il tema della puntata di TUTTA SALUTE di questa settimana in onda giovedì alle 20:35 su Icaro tv.

Il nuovo Day Hospital oncologico-pediatrico inaugurato oggi (martedì 4 marzo) si trova nel Corpo nord, scala D 1° piano, dell’ospedale infermi di Rimini. Incrementa la superficie di 350mq: un ulteriore passo avanti verso la cura dei bambini ammalati di tumore e delle loro famiglie. I donatori che con il loro sostegno hanno reso possibile l’intervento di circa 1 milione di euro: Denis Amadori, Presidente Il Germoglio onlus, Luca Panzavolta, Amministratore Delegato CIA-Conad, Roberto Romagnoli, Presidente AROP

Farfalle, mongolfiere, delfini, elefanti, alberi. Disegni coloratissimi che aiutano, oltre alle cure farmacologiche, i bambini malati di tumore nel percorso di cura insieme alle loro famiglie. L’obiettivo è infatti accogliere i bambini in cura in spazi adeguati sia funzionalmente che umanamente. Le sale di attesa e svago dove gli elementi di arredo, così come le pareti, interagiscono direttamente con il bambino per fare sentire il paziente pediatrico a casa. Una generosità grande quella che è arrivata da privati donatori.

I locali sono: 3 camere di degenza per un totale di 6 posti letto; 6 ambulatori specialistici; 1 locale svago per i bambini in trattamento di cura; 1 locale attesa con annessa reception/segreteria; 1 locale infermieri; 1 medicheria; locali di supporto (depositi, archivio, servizi igienici).

I tumori del bambino si caratterizzano per un’elevata complessità assistenziale la loro diagnosi e la loro cura necessitano di un approccio multidisciplinare, l’oncologo pediatra è la figura medica di riferimento e di coordinamento del team di esperti. I pazienti oncoematologici pediatrici in Italia, sono curati esclusivamente in centri afferenti alla Associazione Italiana di Ematologia ed Oncologia Pediatrica (AIEOP). Sono 54 in Italia. In Emilia Romagna sono stati riconosciuti 6 centri AIEOP, di questi 5 sono in Emilia (2 a Bologna, 1 a Ferrara, 1 a Modena, 1 a Parma) e uno in Romagna, quello di Rimini che è stato aperto nel 1999.

Alcuni dati sull’attività assistenziale del centro AIEOP di Rimini:

A Rimini le nuove diagnosi tra leucemie e tumori maligni sono circa 30-40 ogni anno e il carico di pazienti è di circa 150, visto che le terapie possono essere lunghe, di alcuni anni. Poi ci sono tutte le patologie ematologiche complesse che sono in aumento, come le talassemie particolarmente frequenti nella popolazione immigrata. Sempre più numerosi i bambini che afferiscono al centro di Rimini per malattie ematologiche complesse.

All’inaugurazione hanno presenziato: Michele de Pascale, Presidente della Regione Emilia-Romagna, Jamil Sadegholvaad, Sindaco di Rimini, Direttrice del presidio ospedaliero Roberta Pericoli, Kristian Gianfreda, Assessore comunale alla Politiche per la Salute e Presidente del Comitato di Distretto, Tiziano Carradori, Direttore Generale Ausl Romagna, Francesca Raggi,  Oncoematologia Pediatrica Rimini

la nota dall’AUSL:

Inaugurato il nuovo Day Hospital Oncoematologico Pediatrico all’Infermi di Rimini.
De Pascale: “Frutto di una vera catena di solidarietà di cui siamo grati e orgogliosi”.
Il Dg Carradori: “Grazie per l’attaccamento a un luogo che concorre alla salute”

Un ulteriore passo avanti verso la cura (globalmente intesa) dei bambini ammalati di tumore e delle loro famiglie. E’ quanto consente il nuovo Day Hospital dell’Oncoematologia Pediatrica dell’ospedale Infermi di Rimini, inaugurato ufficialmente questa mattina alla presenza anche del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, e del Sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, insieme ai vertici di Ausl Romagna (a tenere le fila della cerimonia, nelle vesti di padrona di casa, Francesca Raggi, Direttrice del presidio ospedaliero) e ai rappresentanti dei donatori che con il loro sostegno hanno reso possibile un intervento tanto significativo, mentre ad impartire la benedizione alla nuova struttura (7 posti letto, con tre camere doppie e una singola) subito dopo il fatidico taglio del nastro è stato Nicolò Anselmi, Vescovo di Rimini, con parole di sentito ringraziamento a tutti i protagonisti di questo prezioso gioco di squadra.

Del resto, grazie a un team di provata esperienza nella diagnosi e nella cura delle neoplasie e delle malattie ematologiche complesse dei pazienti nella fascia di età 0-18, negli ultimi anni l’unico centro in Romagna riconosciuto AIEOP è diventato sempre più punto di riferimento: in media 30/35 nuove diagnosi di neoplasia ogni anno, il che significa, considerando la durata dei cicli di terapie e i vari controlli, circa 120 pazienti oncoematologici che afferiscono alla struttura nei dodici mesi, con almeno 2100 accessi in Day Hospital e in media 1500 giorni di degenza ordinaria. Numeri in costante aumento che hanno reso necessario adeguare le dotazioni strutturali del reparto rispetto alle esigenze di bambini e genitori.

In tal senso, nel creare una vera e propria task force che consentisse di realizzare un progetto chiave come il nuovo Day Hospital oncologico-pediatrico dell’ospedale Infermi, determinante è stato il ruolo delle associazioni grazie all’impegno di Arop con il gruppo AESSE e di altri finanziatori privati, in primis Il Germoglio onlus e CIA-Conad, fondamentali per raggiungere la considerevole cifra a copertura dei costi complessivi. Il territorio ha risposto bene e in maniera crescente nel corso degli anni, man mano che si conoscevano i dettagli del progetto si è attivata una vera e propria ‘filiera della solidarietà’.

Gli interventi

I donatori

– Denis Amadori, Presidente Il Germoglio onlus: “Voglio esprimere tutta la mia felicità per questa mattinata che segna la conclusione di un percorso di solidarietà che ha unito con passione, tenacia e responsabilità tante persone: i medici del reparto di Oncoematologia Pediatrica, i volontari, le aziende e le istituzioni, tutti insieme in quella che io chiamo ‘filiera della solidarietà’. L’inaugurazione del nuovo Day Hospital vede concretizzati gli sforzi di tutti e io, come Presidente de Il Germoglio Onlus, mi faccio portavoce dei tanti sostenitori che hanno supportato in questi anni, attraverso il nostro annuale evento estivo, la rinascita di questa struttura all’avanguardia, promuovendo anche la formazione dei professionisti che vi operano. Oggi festeggiamo un grande traguardo ma siamo pronti a sostenere nuovi progetti di altrettanto valore, a favore della cura e della salute di tanti bambini che vivono situazioni di fragilità, insieme alle loro famiglie”.

– Luca Panzavolta, Amministratore Delegato CIA-Conad: “Con emozione e orgoglio partecipo all’inaugurazione del nuovo Day Hospital del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infermi di Rimini. È parte integrante della nostra missione, e di quella dei nostri soci, supportare attivamente la comunità attraverso iniziative concrete e mirate, ed è in questo contesto che tra i nostri obbiettivi primari vi è quello di sostenere e migliorare la qualità dei servizi sanitari. Da anni siamo impegnati con diverse iniziative a favore di ospedali pediatrici o reparti pediatrici all’interno di ospedali del territorio. Siamo convinti che questa nuova struttura offrirà un ambiente accogliente e all’avanguardia, capace di rispondere al meglio alle esigenze dei piccoli pazienti e delle loro famiglie. Voglio esprimere la mia sincera gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo importante traguardo e ribadire l’impegno di CIA-Conad e di tutti i suoi associati nel sostenere iniziative che portano benessere e speranza alla nostra società”.

– Roberto Romagnoli, Presidente AROP: “Per noi di AROP che abbiamo vissuto il reparto di oncoematologia dell’ospedale di Rimini dal 2004, prima come genitori poi come associazione a fianco di medici e personale infermieristico, l’apertura del nuovo DH pediatrico-oncologico rappresenta un nuovo importantissimo traguardo e uno spunto per guardare ai percorsi della terapia dei piccoli ammalati e dei loro familiari, soprattutto sotto l’aspetto dell’accoglienza, della qualità della cura e della vita. Il DH è l’ambiente dove si svolgono la maggior parte delle terapie, ma è anche l’ambiente dove possiamo interagire quotidianamente con le famiglie ed i piccoli ammalati, dove si possono condividere momenti di felicità e di preoccupazione, dove ci si confronta sui successi quotidiani e sul futuro, dove si esprimono emozioni, dove la professionalità di chi si impegna per la salute dei nostri bimbi si unisce all’umanità e all’amore che solo chi lavora in questi contesti può manifestare”.

Le istituzioni

– Michele de Pascale, Presidente Regione Emilia-Romagna: “I bambini ammalati di cancro e le loro famiglie dovrebbero avere a disposizione le strutture più belle, più accoglienti e più confortevoli in assoluto, oltre che le migliori cure e assistenza possibili. In Emilia-Romagna cerchiamo di lavorare anche per questo obiettivo, e l’inaugurazione di oggi ne è la dimostrazione. Un’inaugurazione che ha un valore particolare, non solo pensando a chi, purtroppo, sarà costretto a frequentare il nuovo Day Hospital e l’Oncoematologia pediatrica, ma perché frutto di un impegno collettivo: delle istituzioni, delle associazioni, di finanziatori privati e del territorio. Una vera e propria catena di solidarietà di cui siamo grati e orgogliosi: ancora una volta la comunità emiliano-romagnola si dimostra capace di grande cuore e generosità, a maggior ragione quando si tratta di infanzia. Voglio ringraziare anche i professionisti che qui lavorano con enorme dedizione, e che negli anni hanno permesso di rendere questo Centro un punto di riferimento per tutta la Romagna per le patologie oncoematologiche ed ematologiche complesse pediatriche”.

– Jamil Sadegholvaad, Sindaco Rimini: “Il nuovo Day Hospital Oncoematologico Pediatrico ha un valore particolare in quanto rappresenta a tutti gli effetti il risultato di un progetto di comunità, che ha visto allineate sullo stesso obiettivo tante componenti differenti: le istituzioni, la sanità, il volontariato, i privati. Una sinergia che indica un modello ideale da seguire, nell’auspicio che esperienze come queste non siano eccezioni, ma una prassi consolidata che possa contribuire a rafforzare la qualità del servizio offerto dalle nostre strutture. Sappiamo che il nostro ospedale, oggi davvero patrimonio sentito con orgoglio dalla comunità riminese, può contare sul supporto di diverse realtà private che hanno sensibilità e lungimiranza per comprendere che essere vicini alla sanità pubblica significa essere d’aiuto al benessere della collettività. Nel caso del nuovo Day Hospital Oncoematologico Pediatrico si potrà continuare a garantire ai piccoli pazienti e ai loro famigliari le cure eccellenti dei nostri professionisti con il valore aggiunto di poter contare su un ambiente in cui si respira attenzione, cura e, appunto, senso di comunità”.

– Enzo Lattuca, Presidente Conferenza Territoriale Socio Sanitaria: “Il reparto di Oncoematologia Pediatrica è a Rimini ma è di tutto il territorio romagnolo, e questa è una soddisfazione non da poco per chi negli anni ha dato vita all’Ausl Romagna. Sapere che questo concetto è diventato realtà, sia per la provenienza dei giovani pazienti che per la consapevolezza delle imprese del territorio, segno che siamo arrivati in profondità con questa impronta che intendiamo portare avanti. La conferenza territoriale non è altro che un’assemblea di sindaci e assessori che danno contributo all’indirizzo dell’azienda sanitaria romagnola, partendo dalle linee guida regionali, come collante rispetto alla pianificazione territoriale: tutti vi partecipiamo allo stesso livello, con lo spirito di costruire un sistema sanitario più forte. Tengo a sottolineare la gratitudine per l’apporto dell’associazione e la generosità delle aziende private: abbiamo bisogno di far diventare sistematico questo approccio, non solo da un punto di vista economico ma anche perché è un modo diverso di partecipare e sentirsi davvero coinvolti, come comunità, e questo sarà uno dei nostri impegni primari”.

Ausl Romagna

– Tiziano Carradori, Direttore Generale Ausl Romagna: “Io che ho almeno un quarto di lustro di servizio sanitario alle spalle ricordo di quando nel 1995, da direttore sanitario qui a Rimini, decidemmo di individuare nell’area della maternità e dell’infanzia una delle caratteristiche distintive di questo ospedale, in un contesto profondamente diverso, in cui la sanità era strumentale ad altri fini, attenzionata solo nella misura in cui favoriva o non ostacolava altre attività economiche, importantissime, di questo contesto sociale. Oggi vedo una realtà totalmente cambiata: questo periodo di tempo hanno portato l’ospedale Infermi non solo a rinnovarsi dal punto di vista impiantistico e strutturale, percorso che non termina praticamente mai con ulteriori decine di milioni di investimenti già previsti, quanto per l’attaccamento a questo luogo, che concorre alla salute e dunque allo sviluppo e alla prosperità di una comunità. Proprio per questo, anche a nome di tutta l’azienda, mi associo con convinzione ai ringraziamenti ai donatori, alle autorità e a tutti i nostri professionisti, in un periodo in cui si parla di sanità solo in maniera speculare e dal punto di vista economico, per la vostra concreta attenzione alle piccole persone al centro di questa importante iniziativa e ai loro familiari”.

– Roberta Pericoli, Direttrice Oncoematologia Pediatrica Rimini: “Una malattia grave di un bambino infligge una ferita profonda a tutta la sua famiglia, che si ammala con lui. Il nostro compito è riportare in salute il bambino e la sua famiglia ferita, per svolgerlo non possiamo certo limitarci a somministrare terapie, ma dobbiamo impegnarci nella cura. Prima di tutto si cura con l’anima. La cura è attenzione costante ai messaggi verbali e non verbali che vengono dai bambini e dai genitori, richiede quindi intuito e tempo per l’ascolto, ma anche coraggio, ed esige presenza anche quando le terapie falliscono, La cura non ha orario di servizio, perché quando si esce dall’ospedale i bisogni dei paziente, soprattutto quelli che non riusciamo a soddisfare ci accompagnano a casa e a volte ci tengono svegli la notte. La cura non si insegna all’Università, ma si può imparare, magari con l’esempio, si fa in team, grazie all’armonia e alla collaborazione presente all’interno del nostro gruppo si crea un clima positivo che rassicura pazienti e genitori, semplifica la comunicazione e alla fine migliora il risultato. E deve essere rivolta anche all’equipe curante che dovrebbe essere protetta dal burnout, soprattutto in contesto così doloroso e complesso come il nostro. Anche lo spazio può curare attraverso ambienti accoglienti che trasmettano tranquillità e benessere emotivo. Un ambiente a misura di bambino riduce la percezione della malattia e il senso di estraneità e di paura e valorizza la sua dimensione sana. Il Day Hospital oncologico pediatrico che stiamo per lasciare è stato realizzato nel 2015 grazie al lascito testamentario della signora Serafina Giuliani, una nostra grande donatrice: già allora era quegli spazi erano stato pensati per curare, non solo per assistere. Oggi però non sono più sufficienti ad accogliere il numero dei pazienti che afferiscono al centro di Rimini. La prossima settimana ci trasferiremo nella nostra nuova sede, in cui speriamo che la cura si percepisca già a partire dagli ambienti, le opere di umanizzazione realizzate proprio a questo scopo sono frutto di un grande lavoro da parte dell’ufficio tecnico. Ogni disegno della carta da parati, ogni colore, mattonella, finitura è stato oggetto di discussione, riunioni, telefonate, conferme e smentite. Quello che vedrete è frutto di chi ha impiegato energie e anima per far sì che le ore trascorse in ospedale dei bambini e dei loro genitori non siano momenti di tempo sospeso, ma attimi di vita veramente vissuta”.

– Laura Carlini (Ufficio Attività Tecniche Rimini, direttrice lavori): “Come ufficio tecnico abbiamo dato gambe concrete a questa idea di cura, realizzato negli spazi dell’ex Terapia Intensiva Neonatale, al 1° piano della Scala D. Nel 2023 siamo partiti pensando di creare degli spazi che potessero accogliere in maniera adeguata bambini e staff, in una chiave dunque di umanizzazione prima che ospedaliera. Non è stata una semplice ristrutturazione, ma creazione di ambienti innovativi e mirati alla funzione, confrontandoci in maniera costante con il personale del reparto anche e soprattutto per le immagini da scegliere, in grado di stimolare la mente dei piccoli, che possono immaginare anche di essere altrove, sentendosi in qualche modo a casa anche nella loro cameretta di degenza. Quanto ai numeri, la superficie complessiva dell’intervento è di 440 metri quadrati, suddivisi in 285 mq di zona degenze, 100 mq di ambulatori e 55 mq di sala d’attesa. Il costo dei lavori è stato di 900 mila euro, a cui si aggiungono 102.500 euro per arredi e complementi: le donazioni dei privati sono state di oltre 823.000 euro, a cui si è aggiunto uno stanziamento di 180.000 euro di fondi aziendali”.