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Savignano Teatro

Strighe Maledette, la caccia alle streghe del 1518

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 6 mar 2025 12:59
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La Giornata internazionale dei diritti delle donne a Savignano sul Rubicone si conclude in compagnia delle Strighe Maledette! Sabato 8 marzo a celebrare la ricorrenza il Cinema teatro Moderno accoglierà la nuova produzione di Stivalaccio Teatro, uno spettacolo comico in cui protagoniste sono le donne. Ma, attenzione, non si tratta di donne angelicate o desiderabili, ma maleficae, adescatrici, herbarie e meretrici per le quali nel 1518 si scatenò la più tremenda caccia alle streghe mai capitata ai confini della Repubblica di San Marco: i roghi della Valle Camonica.

In scena ci saranno Sara Allevi, nei panni di Donna Laura da Urbino, guaritrice marchigiana, Anna De Franceschi, ovvero Orsolina Toni detta Orsolina la Rossa, contadina modenese, Eleonora Marchiori, che interpreta Maddalena Bradamonte detta la Nasina, meretrice veneziana, e Maria Luisa Zaltron in Aurora de Rubeis, nobildonna. Soggetto originale e regia sono di Marco Zoppello

STRIGHE MALEDETTE!

È il 1518, a Edolo, in Valle Camonica, quando una tremenda siccità, unita a un morbo che uccide uomini e animali, getta il paese nel caos più totale. I villani sono esausti, le strighe hanno colpito di nuovo! Stanche di fòter e balar con Belzebù nei prati del monte Tonale, sono ridiscese a valle per spargere le loro polveri mefitiche su uomini e greggi. Quattro donne vengono ritenute colpevoli di tali delitti e, inseguite dal popolo inferocito, trovano rifugio nella chiesa di San Giovanni il Battista. Le quattro donne: una guaritrice, una prostituta, una nobildonna e una contadina, vengono a lungo interrogate dall’inquisitore, ma nessuna confessa. Eppure tra di loro si nasconde almeno una strega! Il popolo freme, la rabbia monta e ribolle tra la gente, la misura è colma. La folla striga a gran voce: Strighe maledette! Entro domani mattina una delle quattro deve consegnarsi al braccio secolare, perché sia fatta giustizia. Una notte di tempo per decidere chi delle quattro dovrà sacrificarsi per le altre. Una notte di tempo per trovare un capro espiatorio. Una notte di tempo per decidere chi, tra le quattro sfortunate, dovrà venire arsa viva nella pubblica piazza. La caccia alle streghe è un evento tristemente noto, che per molti secoli ha attraversato tutta Europa per giungere fino alle Americhe.

Lamia, masca, janara, baugia, striga, stria, tante e tante ancora sono le varianti di “strega” ritrovate nei dialetti di tutta la nostra penisola. Lo spettacolo vuole raccontare, attraverso il puntello della comicità, alcune novelle, leggende e racconti folklorici, che hanno come protagoniste le donne. Ma fate attenzione, non si tratta di donne angelicate o assunte ad oggetto di desiderio, bensì di maleficae, adescatrici, herbarie e meretrici. Come ad esempio le donne smaniose di sesso raccontate nei fabliaux francesi, le donne ribelli della letteratura latina o le grandi peccatrici delle antiche scritture. A fare da sfondo la più tremenda caccia alle streghe mai capitata ai confini della Repubblica di San Marco: i roghi della Valle Camonica.

INFO E BIGLIETTI

La stagione teatrale si concluderà il 28 marzo con “Figli di Troia”, di e con Paolo Cevoli.

Gli spettacoli hanno inizio alle 21. I biglietti per i singoli spettacoli sono disponibili in prevendita su www.liveticket.it. Per informazioni è a disposizione il numero 370 3685093 (ore 16-19).