Rimini-Sestri Levante, Buscè: "Dobbiamo essere più brutti e ignoranti"


Ritrovata prontamente la vittoria in trasferta, a Gorgonzola nella finale d’andata della Coppa Italia di Serie C con la Giana Erminio (0-1), il Rimini torna in clima campionato e vuole ora ritrovare il sorriso anche in casa, dove invece è reduce da tre K.O. di fila (con Arezzo, Ternana e Gubbio). I romagnoli, noni con 43 punti, non possono più permettersi passi falsi per non mettere in pericolo la zona play off.
Al “Romeo Neri” arriva il Sestri Levante, terzultimo in classifica con i suoi 26 punti, che nell’ultimo turno ha battuto 3-1 il Pescara ma che a sua volta ha perso le ultime tre partite giocate fuori casa (sconfitto da Arezzo, Ternana e Virtus Entella).
All’andata, il 17 novembre, il Rimini si impose 3-0 grazie alle reti di Falbo (dalla bandierina) dopo cinque minuti di gioco, Piccoli al 16′ della prima frazione e Parigi al 21′ della ripresa (leggi notizia).
Si gioca domenica con calcio d’inizio alle ore 15:00.
“È diventata un po’ una barzelletta questa storia di giocare in casa, quasi come se fosse scontato – attacca l’allenatore del Rimini F.C., Antonio Buscè, alla vigilia -. Io credo che ogni partita abbia le sue difficoltà, quest’anno è stata purtroppo una casualità che questa squadra in casa abbia fatto meno di quello che avrebbe potuto fare. Credo che contino le prestazioni perché poi tutto si nasconde dietro al risultato: se vinci allora fai una bella partita, se un risultato non è positivo allora vengono fuori tutti i problemi. Noi le partite in casa in cui abbiamo fatto poco sono quasi un nulla: ricordo Arezzo, il secondo tempo con l’Entella, dove abbiamo fatto poco e niente, ma nelle altre partite la squadra ha fatto sempre tanto, e abbiamo raccolto meno di quanto avremmo potuto raccogliere come risultato. Vedi anche con il Perugia, 1-1, con il Carpi uguale, con il Pescara uguale. Ne posso citare tante. Purtroppo il calcio è questo: se il risultato è positivo si fa una grande prestazione e tutto va bene, se il risultato è negativo è tutto brutto. A Gorgonzola con la Giana è stata una partita molto equilibrata, una partita tosta, sotto certi aspetti non bella, abbiamo fatto quello che potevamo fare sia noi che loro, tutto bello perché poi vinci 1-0 e quindi sembra sia stata fatta una grande prestazione. No, assolutamente no. Siamo stati più cinici, siamo stati più concentrati, siamo stati più sul pezzo, eravamo sintonizzati sullo stesso canale, tutti, e quindi è venuto fuori che in una situazione, l’unica del secondo tempo, abbiamo fatto gol. Credo ci voglia sempre equilibrio nel dire le cose e nel riguardare le partite che uno fa. Non deve essere in base al risultato che si dica se si gioca bene o si gioca male. Dispiace perché in casa c’è mancato quello: qualche vittoria in più”.
Anche se nel calcio il risultato conta. “Conta sì, ci mancherebbe! Ci si aggrappa al risultato. Il mio modo di pensare l’ho sempre detto: io credo che dietro le prestazioni puoi arrivare a fare qualcosa d’importante. Noi in base alle prestazioni siamo arrivati a questo punto dell’anno a giocarci partite per qualcosa d’importante, per obiettivi veramente importanti. Se non l’avessimo fatto con le prestazioni secondo me non saremmo arrivati a questo punto, poi nel calcio non c’è una regola fissa. Però io credo nel lavoro che ho improntato dall’inizio dell’anno. Per me i ragazzi, attraverso le prestazioni, possono andare a migliorarsi e quando uno si va a migliorare sicuramente può fare qualcosa d’importante”.
Adesso ci saranno due partite di campionato prima di giocare la finale di ritorno della Coppa Italia di Serie C. Come si gestiscono le energie mentali? “La nostra scelta dall’inizio tra coppa e campionato è stata quella di gestire tutti i giocatori, di dare importanza a tutta la rosa, com’è giusto che sia. Deve essere così fino alla fine. È normale che abbiamo qualche giocatore che in qualche partita avresti potuto gestire e invece sei stato costretto a farlo giocare perché purtroppo ci sono stati tanti infortuni di attaccanti, centrocampisti e anche difensori, qualche giocatore abbiamo dovuto farlo adattare a ruoli diversi e magari farlo giocare quando avrebbe potuto riposare. Abbiamo tante partite in più, tanti viaggi in più. È normale che arrivi a questo punto della stagione in cui abbiamo da giocare partite importanti, ma il discorso play off non è stato mai sicuro matematicamente, perché comunque sei stato sempre settimo, ottavo, nono, decimo. Alla fine questa squadra ha sempre fatto quello che poteva fare. E se siamo lì vuol dire che ce lo meritiamo. Ora bisogna dare un qualcosa in più, bisogna essere più cinici, bisogna essere meno belli, bisogna essere più “ignoranti” sotto certi aspetti, nel vero senso della parola, perché ci sono poche partite ed essendoci pochissime partite è normale che devi sbagliare meno. Ed è giusto secondo me essere sintonizzati tutto sullo stesso canale. Se uno va su un altro canale diventa un problema, anche chi non gioca o rispetto a qualcun altro sta meno bene. Ora bisogna compattarsi fino alla fine. Questo mese è determinante perché finora hai fatto una stagione secondo me molto molto importante”.
Rimini-Sestri Levante, la viglia dell’allenatore Antonio Buscè
È una casualità che se provate di più a fare la partita raccogliete meno? “Infatti ho detto che bisogna essere più brutti, nel vero senso della parola. Ciò non vuol dire tirare pallonate in avanti e giocare alla “viva il parroco”, questo assolutamente no. Però bisogna essere meno belli in alcuni frangenti della partita. Quello che magari abbiamo fatto spesso fuori casa, perché comunque noi siamo andati sempre a giocarci le partite. È chiaro che in ogni partita ti succede qualcosa di diverso e sfrutti delle occasioni: con la Spal tre tiri in porta tre gol, con la Giana un tiro in porta e hai fatto un gol, ad Ascoli, mi ricordo all’andata, sullo 0-0 Colombi fa una parata importante, facciamo un tiro in porta e facciamo gol, a Sestri all’andata tre tiri in porta e tre gol. Bisogna trovare quella roba lì in casa. Forse in casa i ragazzi si sentono più sicuri, magari vogliono essere un po’ più belli davanti al loro pubblico, perché ci può stare anche questo. Si diventa meno cinici e si diventa un po’ superficiali. Bisogna lasciare tutto questo in queste cinque partite finali, avendone qualcuna in più in casa, bisogna avere il coraggio di essere a volte brutti: una pallonata in tribuna nel momento di difficoltà e capire che se bisogna abbassarsi di trenta metri perché l’avversario ti costringe a farlo se in quell’attimo devi tirare due pallonate di più in tribuna non è un problema. Bisogna essere più forti di testa in certe circostanze”.
Chi mancherà domani? “Non ci saranno Brisku, sempre per il problema alla spalla, Cernigoi, Colombi si è allenato, era con noi con la Giana, ma domani preferiamo lasciarlo lavorare con il recupero infortuni. Garetto e Falbo hanno ripreso. De Vitis ha questo problemino, secondo me la settimana prossima lo vediamo già in gruppo. Langella ieri ha fatto un po’ di differenziato ma sta bene, giusto per precauzione”.
Domani si aspetta un Sestri Levante tutto sotto la linea della palla o con un atteggiamento diverso? E che partita dovrà fare il Rimini? “Io credo sia una partita molto difficile. Credo che il Sestri verrà qua con entusiasmo a giocarsi anche la partita per certi versi. Dobbiamo capire che anche noi a volte dobbiamo gestire questa difficoltà. Ripeto, come ho detto prima, anche nei momenti in cui l’avversario ti porta ad abbassarti non è una vergogna. Domani secondo me anche il Sestri a sprazzi ci costringerà a difenderci nella nostra metà campo, e noi dobbiamo essere bravi a riconquistare palla, a ricompattarci e ad essere molto molto molto più cattivi, soprattutto quando ci saranno momenti in cui noi avremo la palla. Dobbiamo essere meno belli, più cinici, dobbiamo avere questa forza di accettare anche che un Sestri Levante possa metterti in difficoltà. E lì non dobbiamo assolutamente avere squilibrio, dobbiamo essere sempre equilibrati, testa bassa perché, lo sappiamo anche noi, se dovessimo vincere quella di domani potrebbe essere una vittoria molto molto importante”.
I CONVOCATI IN CASA RIMINI F.C.
LA 34a GIORNATA DEL CAMPIONATO DI SERIE C GIRONE B E LA CLASSIFICA