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sabato 15 marzo 2025
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I voti dei biancorossi

Rimini-Gubbio 0-1, le pagelle di Cesare Trevisani

di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 15 mar 2025 17:14 ~ ultimo agg. 19:58
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VITALI 6. Attento e sicuro in ogni presa. Poco da fare sul piattone di Iaccarino, potente e preciso. Nel finale sbarra la strada a D’Ursi ed evita lo 0-2.

BELLODI 6. Dopo dieci minuti rischia qualcosa su Spina in area, ma sulla trattenuta l’eugubino esagera nel tuffo e l’arbitro Andreano tira dritto. Presenza attenta in mezzo alla difesa, col Gubbio che smista bene fino al limite per poi imbattersi nel muro biancorosso. Lascia a fine primo tempo per un malanno muscolare.

DE VITIS 6,5. Nell’abulico primo tempo c’è anche una sua copertura leggera sull’uscita di Vitali che per poco non provoca guai. Poi prende una botta che si porta dietro lungo la partita. Resiste e in apertura di ripresa ricorre al suo mestiere per stoppare Tommasini a un passo dalla porta. Poi ancora sul cross basso di D’Avino. Sbroglia tutte le matasse più attorcigliate.

LEPRI 5. Parte un po’ impreciso, tutto preso dal passo veloce di Spina e dalle incursioni di Faggi. A metà ripresa è saltato facile da Faggi e il pericolo sfuma. Prosegue così fino alla fine.

MEGELAITIS 5,5. Stavolta non è una scelta in corsa, parte dall’inizio da quinto di destra, altissimo in fase di manovra così come Longobardi a sinistra. Qualcosa di buono, altre meno. Prezioso l’assist per Parigi, poi arretra sulla linea di difesa dopo l’uscita di Bellodi. Nel finale concitato è quello con le idee più chiare.

LOMBARDI 6. Non ha il passo della mediana avversaria, ma s’industria ed è abbastanza efficace. Da angolo gira di testa una palla da due passi, ma finisce fuori.

LANGELLA 5. C’è un deficit di iniziative, di un pizzico di coraggio, nel primo tempo camomilloso. Prosegue alla sua attuale velocità di crociera, con troppi appoggi scolastici e poche iniziative in penetrazione, ormai perse nel ricordo di oltre un mese fa.

FIORINI 5. Ritmi blandi e poche iniziative, troppi errori di misura anche in situazioni semplici. Si incarica di calciare dalla bandierina, ma in media uno su tre è un calcio decente. Per mettere sotto avversarie con questa corsa e organizzazione, serviva ben di più.

LONGOBARDI 6. Ha il pregio di farsi trovare e di spingere con forza e tranne il cross per Parigi finito sulla traversa ha il difetto dell’imprecisione nel momento di stringere tanto lavoro. Ripresa meno intensa, anche perché c’è da coprire i tanti giocatori offensivi inseriti a partita in corso.

LEONARDI 5. Troppo poco. Si mette in proprio a fine primo tempo, tutto bene ma anche lui chiude con uno scarabocchio. Aggiunge imprecisioni, qualche rincorsa riparatoria, ma troppo poco.

PARIGI 6. Unico pericolo per il Gubbio. Sulla prima palla giocabile ci deve pensare Venturi a superarsi, con l’aiuto della traversa; sulla seconda servita da Nega scarica sul portiere. Idem nel finale, stavolta di sinistro, con Venturi che gli chiude tutto e poi anche poco dopo quando ci prova di testa. Bene, ma l’istinto del killer stavolta è rimasto fuori dal campo.

CINQUEGRANO 5. Parte con un’amnesia che rischia di causare la frittata. Intorno, qualche corsa efficace e tanti errori come un tempo. Sul decimo angolo si allunga verso la porta ma la palla finisce fuori.

CONTI 6,5. Porta in campo l’energia che serve ad alzare i giri della partita. Da mezzo destro accende le azioni migliori.

CIOFFI 6,5. Ravviva subito la prima linea, peccato che sulla punizione indiretta in area non prenda la porta. Spunti, accelerazioni, angoli ben tirati. Tutte cose che sarebbero servite dall’inizio.

MALAGRIDA 5. Entra male, troppa irruenza e falli conseguenti che accelerano l’orologio del tempo che scappa via dalla rimonta.

GAGLIANO 5. Un quarto d’ora senza sussulti.

Cesare Trevisani