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Ricorsi, sentenze, controricorsi e un condominio da demolire: le famiglie non ci stanno

viale Tasso Riccione (da google maps)

Un condominio da demolire benché in ottime condizioni, alcune famiglie che rischiano di restare senza abitazione (con mutui ancora da pagare) pur avendo acquistato casa regolarmente e un rimpallo di responsabilità tra enti che suona come una crudele beffa. In redazione è arrivata una lettera, firmata, da parte di un cittadino che spiega quanto sta avvenendo in un condominio di viale Tasso a Riccione.

In data 11/12/2015 insieme a mia moglie abbiamo acquistato un immobile nel comune di Riccione in via Tasso 83 (Condominio Nettuno).
Tale immobile è stato acquistato tramite regolare atto notarile da un privato.
Su questo immobile mia moglie ed io abbiamo investito tutti i nostri risparmi ed abbiamo acceso un mutuo in Banca, la quale chiaramente ha mandato un proprio perito per verificare la regolarità dell’immobile stesso.
In data 5 Aprile 2019 riceviamo dal Comune di Riccione una comunicazione che in base alla sentenza del Consiglio di Stato n. 6738/2018 ha annullato la concessione edilizia n. 120/2002 rilasciata il 09.04.2003 dal Comune di Riccione.
A questo punto veniamo a conoscenza che diversi anni prima (appena terminati i lavori di costruzione della palazzina, edificata dopo demolizione di un ex albergo) due vicini hanno intentato una causa contro il Comune di Riccione e contro la società di costruzione per il mancato rispetto delle distanze tra i fabbricati.
Secondo quanto asserisce il Consiglio di Stato, il Comune di Riccione avrebbe concesso lo sforamento delle distanze (pari a circa il 10% della palazzina) alla società di costruzione. La società di costruzione ha costruito quindi regolarmente in base a quanto stabilito dalla concessione edilizia del Comune di Riccione.
Dopo svariati ricorsi ed appelli i ricorrenti sono arrivati fino al Consiglio di Stato ottenendo l’annullamento della concessione edilizia […].
A questo punto siamo stati costretti, insieme a tutti gli altri condomini, ignari sino a quel momento di queste cause, a rivolgerci ad un avvocato per capire cosa stava accadendo.
Dopo la comunicazione del Consiglio di Stato i ricorrenti, i signori […], hanno chiesto l’ottemperanza e quindi la demolizione di tutta la palazzina.
Ci siamo costituiti in giudizio ed abbiamo fatto ricorso al Consiglio di Stato che si è espresso positivamente nei nostri confronti, indicando non adatta come procedura la demolizione in quanto la parte da sanare è relativa a solo una parte del fabbricato (circa il 10%).
Nonostante questo il Comune di Riccione ci notifica in data 20 Dicembre 2019 l’ordine di demolizione (oltretutto indicando termine perentorio di 60 giorni: cosa illegittima pure questa).
Dopo peripezie legali che ci hanno portato sino ad oggi, il comune di Riccione ad inizio Gennaio 2025 ci notifica nuovamente un ordine di demolizione senza proporci soluzioni alternative!!!!!
Tutti i condomini hanno acquisito i propri immobili in totale buona fede e con contratti regolari, mutui in corso ecc.
L’edificio è stato costruito in base ad una concessione edilizia rilasciata dal comune di Riccione.
Risulta quindi che il Comune di Riccione abbiamo concesso la possibilità di ampliamenti derogando il piano urbanistico.
Direi che se qualcuno ha sbagliato non sono certamente dei cittadini onesti che hanno acquistato secondo le regole che lo Stato ed il Comune stesso ci impongono.
Tutti paghiamo le tasse allo Stato ed al Comune di Riccione.
Ora rischiamo addirittura che la palazzina venga demolita perchè due vicini desiderano fare valere i loro diritti nei confronti del comune, mettendo sulla strada diverse famiglie!!!
Il comune al posto che proporci una soluzione ci chiede la demolizione!!!! Cose da non credere: se questa è l’Italia che tutela la proprietà!! Mi sento di subire un furto , di essere rapinato!!!
Rischio di vedere vanificati i miei risparmi, un investimento fatto a favore dei miei figli e magari continuare a pagare un mutuo perchè un ente amministrativo decide che è necessario abbattere un condominio senza alcun motivo di sicurezza pubblica.
Sono completamente affranto da quanto sta succedendo, ma credo ancora che possa esistere giustizia in un paese che sembra premiare i furbi più che le persone oneste.
[…]
Vorremmo sanare questa situazione con il Comune di Riccione che deve assorbirsi le proprie responsabilità ed a proprie spese!! Nessuno ha commesso un illecito!

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