Riccione al G20 delle spiaggie, per la salvaguardia dell'ambiente


Ottanta delegati da tutte le comunità marine italiane si sono riuniti a Sorrento: sindaci, assessori all’ambiente e dirigenti pubblici si sono confrontati su tematiche ambientali con la consapevolezza di attraversare un periodo che non consente ulteriori rinvii. È nato così il primo hub nazionale, un gruppo di lavoro che coinvolge le più importanti città balneari italiane: le politiche ambientali saranno una materia comune come comune è la salvaguardia della costa e del mare italiani. I sindaci, concreti e pragmatici, trasversali in politica e nell’affrontare problemi comuni, hanno lanciato una call per individuare partner, aziende e istituti di ricerca per sostenere questo fondamentale cambio di passo.
“Partecipare al G20 Spiagge rappresenta per Riccione un’occasione strategica per rafforzare il nostro impegno nella tutela ambientale e nella gestione sostenibile delle nostre risorse marine – hanno sostenuto la sindaca di Riccione Daniela Angelini e l’assessore all’Ambiente Christian Andruccioli intervenendo al G20 Spiagge di Sorrento -. L’ambiente costiero non è solo una risorsa naturale, ma il cuore pulsante della nostra comunità e della nostra economia. Attraverso progetti concreti, ci impegniamo a garantire un futuro sostenibile per la nostra città e le generazioni a venire. La tutela delle dune marine, la creazione di nuovi parchi fluviali lungo i corsi d’acqua Melo e Marano, il recupero ecologico dell’area della biodiversità e la riqualificazione dell’area Polveriera rappresentano le nostre priorità. In particolare, il Sentiero naturalistico del Torrente Marano e l’integrazione di infrastrutture verdi e blu sul Rio Melo contribuiranno a un equilibrio sostenibile tra ambiente naturale e sviluppo urbano. Inoltre, grazie al rafforzamento della rete ecologica del Torrente Marano e alla realizzazione del Lungomare del Sole, il nostro piano urbanistico generale punta a fare di Riccione un modello di innovazione ambientale e di rigenerazione urbana”.
“Questa due giorni ha costituito una preziosa occasione di confronto tra amministratori di città particolarmente difficili da gestire – dichiara Massimo Coppola, sindaco di Sorrento che ha ospitato l’evento – strette tra enormi flussi turistici e l’imperativo di garantire la sostenibilità ambientale e la tutela della risorsa mare. L’obiettivo per l’intero network del G20 Spiagge è quello di divenire un modello di blu e green economy. Ma bisogna trovare un punto di equilibrio che non sacrifichi le esigenze legittime degli operatori economici dei nostri territori, non penalizzi ulteriormente l’ambiente e soprattutto consenta ai nostri cittadini di non perdere spazi di vivibilità”.
“Iniziamo da un dato di fatto: non possiamo più limitarci a subire i flussi – afferma decisa Roberta Nesto, Coordinatrice nazionale del G20 Spiagge e sindaca di Cavallino Treporti – dobbiamo imparare a gestirli. Tutti i flussi! Che si tratti di traffico, turismo, rifiuti: la gestione intelligente dei flussi è oggi la vera sfida per chi amministra. E dobbiamo avere strumenti e questo è quello che, come sindaci, chiediamo”.
Ecco la vera funzione e il valore del network G20 Spiagge: l’ambizione di trasformare le spiagge più frequentate del Paese in laboratori di innovazione ambientale e destinazioni simbolo del cambiamento, prendendosi carico di tematiche che hanno un valore nazionale e che nessun comune da solo potrebbe assumere.
Il trend del riscaldamento
Alcuni dati testimoniano la preoccupazione dei sindaci: negli ultimi decenni, il Mar Mediterraneo ha mostrato un trend di riscaldamento superiore alla media globale. La temperatura media della superficie marina è aumentata di 0,88°C rispetto al periodo preindustriale. In parallelo, a livello globale, il livello del mare è cresciuto di oltre 10 cm dal 1993, con un’accelerazione recente che ha portato il tasso medio annuo a 4,3 mm. I segni di arretramento costiero sono evidenti e riguardano oggi oltre il 40% delle spiagge sabbiose italiane. Allo stesso tempo, l’urbanizzazione delle fasce litoranee è avanzata: quasi un quarto del suolo entro 300 metri dalla costa risulta oggi trasformato in superfici artificiali.
Anche il turismo – risorsa chiave per molte località del G20 Spiagge – è chiamato ad evolvere. Secondo le analisi più recenti, il 41% dei viaggiatori europei considera le condizioni climatiche nella scelta della meta.
Elementi come comfort climatico, qualità delle acque e paesaggio costiero influenzano sempre più la percezione e l’esperienza dei turisti.
I Comuni del G20 Spiagge:
Alghero, Arzachena, Bibbona, Caorle, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti, Chioggia, Comacchio, Grado, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Riccione, Rosolina, San Michele al Tagliamento, San Vincenzo, Sorrento, Taormina, Viareggio, Vieste: le comunità marine del G20s da sole attraggono 50 milioni di presenze turistiche, il 12% delle presenze turistiche complessive in Italia.