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operazione complessa

Peschereccio affondato nel porto canale a Rimini, avviato il complesso recupero

In foto: @Comune di Rimini
@Comune di Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 13 mar 2025 17:44 ~ ultimo agg. 18:21
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Con il sollevamento dalle acque del canale del porto del relitto, questo pomeriggio  sono entrate nella fase più impegnativa le operazioni di recupero del peschereccio “Genius”. Un intervento delicato  che proseguirà nei prossimi giorni.
A partire dallo scorso lunedì, l’ambito portuale di via Destra del Porto è stato interessato da una cantierizzazione temporanea per consentire la messa in sicurezza di tutta l’area interessata dalle operazioni, che, oltre al recupero del peschereccio, si concentreranno anche sulla demolizione dell’imbarcazione, affondata nella serata del 2 settembre 2024.
Le complesse operazioni di recupero hanno previsto l’impiego di due gru con portata fino a 500 tonnellate ciascuna, oltre a una squadra di operatori subacquei e le unità della Capitaneria di Porto che, in banchina come in acqua, hanno garantito il rispetto dell’interdizione dell’area. L’intervento consiste in una prima fase di alaggio in banchina del relitto e nel suo successivo sezionamento e demolizione.
Il relitto, che da alcuni mesi si trovava sommerso nella zona di via Destra del Porto, era già stato oggetto di azioni immediate per contenere l’inquinamento e bonificare l’area, grazie all’intervento della Capitaneria di Porto, di una specifica ordinanza dell’Amministrazione comunale, di una ditta specializzata nell’antinquinamento (che ha fornito barriere e panne assorbenti per contenere il carburante disperso), nonché del prezioso contributo dei volontari del Coordinamento della Protezione Civile di Rimini, che avevano provveduto al loro posizionamento. Sin da subito, infatti, la Capitaneria di Porto, i Vigili del Fuoco e l’Amministrazione comunale (tramite anche l’intervento della propria sezione di Protezione Civile) si sono impegnati, prima per limitare al massimo il rischio d’inquinamento e poi per la gestione del recupero. Questi interventi di diversa natura – fa sapere l’Amministrazione Comunale – sono stati al centro di un costante e propositivo confronto con la Società armatrice, proprietaria del peschereccio affondato.
L’intervento si sta realizzando anche grazie all’impegno materiale ed economico dell’armatore e della locale Cooperativa Lavoratori del Mare, che si è adoperata per mettere in campo le soluzioni migliori nonostante le evidenti difficoltà tecniche. Va inoltre riconosciuto il ruolo della società Petroltecnica intervenuta tempestivamente con personale qualificato e mezzi antinquinamento. Fondamentale anche la professionalità dimostrata dalla ditta Nautic s.r.l. di Forlì, che ha diretto le delicate operazioni di recupero del relitto.
L’Autorità marittima e l’Amministrazione comunale, con l’adozione dei provvedimenti di rispettiva competenza, hanno indicato alla ditta esecutrice tutte le prescrizioni, nel rispetto delle vigenti normative, previste a tutela della sicurezza della circolazione in ambito portuale, della navigazione nello specchio acqueo circostante e per la tutela ambientale. I volontari della Protezione Civile e i Vigili del Fuoco, sotto la direzione dell’Autorità Marittima, hanno sin da subito creato una cornice di sicurezza, a terra ed in mare, cosicché la pubblica incolumità e il regolare svolgimento dei processi portuali non fossero messi in pericolo.