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omicidio paganelli

Per la Cassazione il movente non regge, Dassilva verso la scarcerazione?

In foto: Louis Dassilva all'uscita dalla questura di Rimini (foto Migliorini)
Louis Dassilva all'uscita dalla questura di Rimini (foto Migliorini)
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 31 mar 2025 20:01 ~ ultimo agg. 1 apr 14:50
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“La ricostruzione del movente è monca e slabbrata”, così si è espressa la Corte di Cassazione su uno dei dieci elementi a carico di Louis Dassilva contestati dai suoi difensori, gli avvocati Andrea Guidi e Riario Fabbri, che nei mesi scorsi avevano presentato ricorso alla Suprema Corte contro la decisione del tribunale del Riesame di confermare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 35enne senegalese.

“Pierina Paganelli – si legge nelle oltre 30 pagine di accoglimento del ricorso – non aveva ancora contezza di chi fosse l’amante (della nuora, ndr)”, pertanto il senegalese, “secondo logica”, non avrebbe avuto nulla da temere dalla 78enne. “Profondamente illogica” – secondo gli Ermellini – anche l’affermazione che Dassilva temesse l’allontanamento da casa dell’amante, considerato che ciò era già accaduto quando ad aprile la Bianchi aveva trovato ospitalità dal fratello Loris durante la sua crisi coniugale, senza però che la relazione clandestina ne risentisse minimamente.

Altro aspetto su cui colgono nel segno le osservazioni dei difensori di Louis, secondo la Corte Suprema, è quello relativo all’alibi che Valeria Bartolucci fornirebbe al marito. La donna è stata ritenuta dal Riesame poco credibile, ma la Cassazione afferma che “se avesse voluto salvare il marito ad ogni costo, avrebbe potuto collocarlo in casa per l’intera notte, evitando di riferire di essersi addormentata, e, quindi, di fornire dei tempi così prossimi all’orario di commissione dell’omicidio”. Respinta, invece, come già aveva fatto il Riesame, l’ipotesi difensiva che a uccidere la Paganelli possa essere stato Loris Bianchi.

Adesso il Riesame, dal momento della ricezione del fascicolo, avrà 10 giorni di tempo per fissare una nuova udienza in cui i difensori di Dassilva potranno chiederne la scarcerazione. Nel frattempo, però, potrebbe arrivare la decisione del gip di Rimini Vinicio Cantarini – chiamato ad esprimersi sempre su una nuova istanza di scarcerazione presentata dalla difesa – dopo che la scorsa settimana per tre lunghe giornate ha ascoltato Manuela Bianchi in incidente probatorio.