Indietro
menu
una delle perizie ancora aperta

Omicidio Pierina. Lunedì Dassilva interrogato in carcere per valutare scarcerazione

In foto: avvocati Dassilva Fabbri-Guidi (newsrimini)
avvocati Dassilva Fabbri-Guidi (newsrimini)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 15 mar 2025 15:58 ~ ultimo agg. 16:05
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Omicidio Pierina. Ieri, alla fine della giornata decisiva in tribunale a Rimini con lo scontro tra i periti, i legali di Louis Dassilva hanno chiesto la scarcerazione del loro assistito. Nessuna conclusione dalla perizia sui dispositivi elettronici.

Louis Dassilva potrebbe tornare libero. È questa la notizia che è arrivata ben oltre le 20 di sera al termine di una lunga giornata in aula che si è giocata a suon di perizie. Il giudice lo interrogherà in carcere lunedì 17 marzo alle 10:30, e deciderà se concedere la libertà al cittadino senegalese. In carcere da luglio come unico indagato per la morte di Pierina Paganelli, uccisa a Rimini il 3 ottobre 2023, i suoi legali hanno depositato immediatamente la richiesta di scarcerazione al Gip.

“Ha appreso la notizia senza troppo stupore visto che glielo avevamo preannunciato, visti i presupposti. Ha già detto al giudice che risponderà alle domande – hanno detto Andrea Guidi e Riario Fabbri avvocati di Dassilva.

A spingere la richiesta è stato l’esito negativo dell’incidente probatorio sulla Cam3 della farmacia di via del Ciclamino perché il Dassilva è molto più alto della persona ripresa nelle immagini, con il rinvio però a una nuova udienza convocata il 28 aprile per ulteriori accertamenti sul colore della pelle. Intanto a favore di Dassilva è andata anche la prova del Dna: l’esame sui reperti della scena del delitto e sul materiale biologico isolato nel garage, dove la 78enne è stata uccisa a coltellate, non ha rivelato corrispondenze con il Dna dell’uomo. Tra gli oggetti esaminati figurano un mazzo di chiavi e il telecomando per l’apertura del cancello del condominio oltre agli indumenti, sia della vittima che di Dassilva, anche se irrimediabilmente compromessi dalla muffa.
Ancora aperto invece l’incidente probatorio sui dispositivi elettronici in uso a Louis, un capitolo che ancora attende di essere scritto: da parte della difesa è stata fatta richiesta di altri 15 giorni per accertamenti ulteriori e l’acquisizione di fotografie (non comparse in aula in questa fase, ma presenti agli atti) che ritraggono Louis e Manuela.