Martedì l'incidente probatorio della Bianchi. Poi toccherà a Loris e alla figlia?


Prima di decidere se scarcerare o meno Louis Dassilva, il gip di Rimini, Vinicio Cantarini, ha deciso di accogliere la richiesta del pm Daniele Paci e sentire in incidente probatorio Manuela Bianchi, soprattutto alla luce delle nuove dichiarazioni potenzialmente accusatorie nei confronti dell’ex amante rese in sede di interrogatorio lo scorso 4 marzo. Dichiarazioni che per l’accusa sostituirebbero l’indizio della Cam3 venuto a cadere dopo l’esperimento giudiziale. Martedì prossimo (25 marzo), alle 10, la Bianchi, accompagnata dall’avvocata Nunzia Barzan e dal consulente legale Davide Barzan, è attesa nell’aula L del palazzo di Giustizia di Rimini.
In quell’occasione verrà chiamata a riconfermare la sua ultima verità, secondo cui, la mattina del 4 ottobre 2023, negli istanti in cui faceva manovra per entrare in garage, trovò Dassilva ad attenderla. Il senegalese le disse che c’era il corpo di una donna riversa a terrà dietro la porta tagliafuoco, di non spaventarsi e non urlare, ma di avvertire il condomino al primo piano. Una versione che Dassilva continua a smentire: “Non so perché abbia detto quelle cose, sono false”, ha ribadito anche nel corso dell’interrogatorio di lunedì davanti al gip. Martedì, quando verosimilmente la Bianchi riconfermerà quelle accuse, lui sarà nella stessa aula ad ascoltarla.
La nuora di Pierina sarà sottoposta non solo alle domande del gip e del pubblico ministero, ma anche a quelle degli avvocati di Dassilva, che promettono di mettere in evidenza tutte le incongruenze e le contraddizioni del racconto della Bianchi. Che, come ha già sottolineato la difesa, ha mentito agli investigatori e al pubblico ministero in almeno quattro occasioni, mostrando così una scarsa credibilità. Ma il giudice Cantarini, qualora le parti lo richiedano, è pronto ad assumere in sede di incidente probatorio anche le testimonianze della figlia di Manuela, nel frattempo diventata maggiorenne, e del fratello Loris.