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mercoledì 12 marzo 2025
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I voti dei biancorossi

Legnago Salus-Rimini 1-3, le pagelle di Cesare Trevisani

di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 11 mar 2025 20:45 ~ ultimo agg. 12 mar 13:46
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VITALI 6,5. Conferma la sua piena affidabilità. Preciso e attento anche nelle fasi più tese, sempre tranquillo nelle giocate. Franzolini lo buca da posizione comoda e non c’è niente da fare. Poi è bravissimo nel momento topico a inchiodare il colpo di testa da un metro, sempre di Franzolini, che poteva ribaltare la partita.

MEGELAITIS 6. Gli manca ancora un po’ di freschezza, ma l’affidabilità è fuori discussione. Ammonito in un frangente in cui il Legnago stava prendendo vigore ed è una scelta di esperienza. Come con la Ternana, chiude da quinto di destra.

GORELLI 6. Governa con attenzione il nulla del Legnago nel primo tempo. L’arbitro lo punisce con un giallo molto dubbio e come da copione istituito da Buscè, resta fuori nell’intervallo.

BELLODI 6. Salva un contropiede su Muteba, prendendosi un rischio inevitabile, con un contrasto ruvido che l’arbitro giudica regolare. Passa al centro della difesa nel secondo tempo e quando arriva Svidercoschi le acque si muovono di più, ma tremori non ci sono

CINQUEGRANO 5,5. Si alza molto nel pressing l’atteggiamento porta buoni frutti. Peccato che non traduca in concretezza la buona predisposizione. Nella ripresa scenda di un gradino e lascia dopo 70 minuti.

CONTI 5,5. Anche lui fatica a trovare un modo per dare ordine al gioco. Assume una posizione di controllo, lavora nello sporco, senza mai produrre una delle sue proverbiali accelerazioni.

LANGELLA 6. Porta a casa due gialli identici quando anticipa l’avversario sulla palla prima di prendersi il pestone avversario. Primo tempo utile e anche concreto, ripresa più in affanno, ma sulle palle vaganti arriva spesso prima di tutti. Non è ancora al suo livello standard, ma siamo sulla strada buona.

LOMBARDI 5,5. La lotta iniziale è col gigante ivoriano Diaby e dopo qualche danno ne viene fuori. Molta attenzione all’equilibrio, ma zero iniziative. Un errore nel finale di tempo consegna una palla al Legnago, che spreca male. Ripresa ancor più guardinga, attento a proteggere le volate di Longobardi.

LONGOBARDI 7. Decisivo. Ha più birra dei compagni: sveglio nella fase difensiva, quando vede la corsia disabitata ci si butta dentro. Innesca così l’autogol di Noce, saltando l’uomo a sinistra e poi mettendo la palla in mezzo che il capitano avversario manda nella sua porta. Non riesce ad essere efficace in marcatura sul gol del pari. Peccato non riesca a tradurre più spesso in qualità nell’ultimo passaggio il gran lavoro svolto, tranne ovviamente l’assist per Parigi che riporta avanti il Rimini. Ma è un’ombra lieve su una prestazione top. Lascia a Piccoli nel finale.

GAGLIANO 5,5. Poche cose: lui che avrebbe bisogno di dialogare e manovrare, si ritrova invece isolato e sconnesso.

LEONARDI 6. Nel frullatore iniziale è una gran fatica giocare un pallone. Il primo che riesce a gestire avvia l’azione del vantaggio dopo una sua bella serpentina. Lavora più di Gagliano, a volte con profitto. In avvio di ripresa ci prova un paio di volte da lontano, ma Perucchini vigila. Poi lascia a Parigi.

LEPRI 6. Scavalcato sul cross del pari, forse anche a causa di una deviazione. Poi si dedica alla rottura, quasi sempre con profitto.

CIOFFI 6,5. Impatto morbido e un po’ farfallone. Eppure spazi e difesa ballerina sarebbero terreno fertile per i suoi guizzi. Poi si scuote all’84’ ed è Perucchini a dire no. Ci aggiunge la perla al 90’ che chiude la partita e rimette a posto la prestazione.

PARIGI 6,5. Gli basta poco per segnare. Dopo i primi minuti un po’ imprecisi, gira un sinistro chirurgico in buca d’angolo ed è 1-2.

DE VITIS 6,5. Porta sostanza. Capisce subito le difficoltà del Legnago e non si limita ad aspettare l’errore, ma crea le condizioni perché accada.

PICCOLI SV. Spiccioli alla fine, sull’1 a 2.

Cesare Trevisani