'in dialogo con il mondo'
L'assessora Ridolfi. Dall'Europa grandi risorse ma anche sviluppo e strategie
In foto: l'assessora Ridolfi (@newsrimini)

di Redazione

dom 9 mar 2025 08:48 ~ ultimo agg. 08:48
Dall’assessora alle Politiche europee del Comune di Rimini Valentina Ridolfi una riflessione sul perché viaggiare in una dimensione europea è fondamentale di Rimini, in termini di acquisizioni di risorse (120 milioni dal solo Pnrr) ma anche di strategie, sviluppo e capacità di affrontare le nuove sfide.
“Ambiente, digitale, sostenibilità sono io macrotemi e le sfide che almeno negli ultimi due decenni dettano l’agenda dell’Europa in chiave economica e di sviluppo dei territori. Traiettorie che si sovrappongono con quelle che Rimini ha intrapreso già da tempo, in una ‘visione che si allarga’ dai livelli locali, a regionali, nazionali ed europei. Una condivisione di obiettivi e principi che si traduce in progetti e azioni concrete attraverso le opportunità offerte proprio dalla programmazione europea, come è possibile capire facendo una panoramica degli interventi di rigenerazione, infrastrutturazione e innovazione che Rimini ha portato a termine e sta realizzando.
Se infatti la nostra città continua a presentarsi come tra le più all’avanguardia è anche grazie ai riconoscimenti in termini di risorse che l’Europa ha assegnato ai nostri progetti e che stanno passo dopo passo trasformando la città. Next Generation EU, Patto per il lavoro e per il clima, Agenda 2030, Fondi strutturali, Romagna Next sono alcune delle partite e dei canali di programmazione che ci hanno visto e ci vedono tuttora impegnati in questo percorso di cambiamento. In primis il Pnrr che attraverso oltre 120 milioni di euro intercettati sosterrà la realizzazione, tra le altre cose, di tre nuovi asili nido, due mense scolastiche, infrastrutture sportive come la nuova piscina comunale e la rifunzionalizzazione dello Stadium, l’implementazione di nuovi servizi digitali per il cittadino, nuovi mezzi per la mobilità ecologica.
Attraverso fondi europei come il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e il Fondo Sociale Europeo (FSE), il Comune di Rimini ha potuto porre in essere progetto strategici come la strategia ATUSS “Rimini di verde e di blu. Città di mare per l’economia verde e blu”, strumento che permetterà di completare la grande infrastruttura fisica verde e blu urbana attraverso interventi chiave come la riqualificazione del porto canale-fluviale fino al Ponte della Resistenza (il “boulevard blu”) e la progettazione e realizzazione dell’ultimo tratto di Parco del Mare a San Giuliano Mare, oltre alla riqualificazione del capanno da pesca sulla sponda destra del deviatore Marecchia. Interventi che vogliono restituire a luoghi della marineria la loro funzione identitaria originaria e che allo stesso tempo si propongono di mettere in connessione spazi urbani oggi sottoutilizzati e non valorizzati in pieno. Nel programma Atuss rientrano poi azioni di carattere immateriale, che rispondono alla necessità di dare nuova centralità a tutto ciò che ruota attorno all’economia blu – asse imprescindibile di sviluppo e cultura non solo del nostro territorio ma del Paese – e di promuovere un modello di sviluppo sostenibile di uso del mare e delle coste.
Ci sono poi diversi partenariati strategici che il Comune di Rimini ha avviato con specifico focus sulle politiche ambientali e che sono da stimolo per le città nelle sfide globali in tema di sostenibilità. Cito tra gli altri il progetto LIFE HELP, che nasce per migliorare le politiche e le performance ambientali dell’Ente, il progetto SPOTLOG per lo sviluppo regionale nella logistica dell’ultimo miglio, il Progetto RE-VALUE volto a misurare il valore della qualità urbana nel percorso verso la neutralità climatica nelle città europee che si affacciano sul mare e che vede Rimini tra le 4 città leader insieme ad Ålesund, Bruges, Burgas. E ancora il progetto REEL finanziato nell’ambito del programma Italia-Croazia, che ha l’obiettivo di proporre una nuova offerta di turismo sostenibile.
Tutto ciò per sottolineare come la rete con l’Europa sia rilevante non solo in termini di ‘cassa’ e quindi di immagazinamento di fondi e risorse, ma sia strategica per quelle città che, come Rimini, lavorano sia gestendo le contingenze del presente, sia guardando ad orizzonti di più ampio respiro in chiave ecologica, di innovazione e di sostenibilità, in relazione e dialogo con il mondo”.
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