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Oncoematologia pediatrica

Imprese, sanità e terzo settore. Gianfreda: avanti come per il Day Hospital

In foto: l'assessore Gianfreda (@newsrimini)
l'assessore Gianfreda (@newsrimini)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 6 mar 2025 18:38 ~ ultimo agg. 18:48
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L’assessore alle Politiche per la Salute e Protezione Sociale del Comune di Rimini, Kristian Gianfreda, plaude al ruolo che il mondo imprenditoriale ha avuto nella realizzazione del nuovo Day Hospital dell’Oncoematologia Pediatrica dell’ospedale Infermi, inaugurato in settimana, e auspica che le aziende del territorio possano stringere legami sempre più stretti con il terzo settore e le Istituzioni.

“La cerimonia di due giorni fa per l’inaugurazione del nuovo Day Hospital dell’Oncoematologia Pediatrica dell’ospedale Infermi ci ha offerto l’opportunità di dare il giusto merito ad una realtà di eccellenza della sanità del territorio. C’è però dell’altro: quel momento ufficiale così partecipato ci ha riconsegnato una luminosa fotografia di una comunità – istituzioni, privati, associazioni, mondo del volontariato – che pragmaticamente e non solo idealmente si compatta nelle sue varie espressioni per raggiungere un obiettivo comune.
Di esperienze virtuose come questa ce ne sono molteplici; ricordo ad esempio l’importante azione di una cordata di imprenditori per dotare l’ospedale di un nuovo sistema di chirurgica robotica, oltre a tante azioni anche di entità economicamente minore, a testimonianza di una generosità diffusa delle realtà aziendali e associative del territorio.
Ed è proprio partendo da questi esempi che si può pensare ad un vero e proprio cambio di passo, per far sì che queste preziose iniziative diventino prassi comune. È il momento cioè di promuovere un salto culturale, profondo, nell’approccio alla sanità pubblica che, proprio per rimanere tale, deve essere responsabilità condivisa della società.
È un tema come detto culturale, che implica l’impegno individuale e comunitario nel riprendere in mano la cura di noi stessi (che poi è il principio fondante della sperimentazione dei nodi territoriali di salute di Rimini) ma è ancor più una questione estremamente concreta. Urgente, non solo per l’odierna fragilità economica generale della sanità pubblica nel nostro Paese, ma perché è la stessa società che lo chiede, per allontanare le fosche nubi che si addensano all’orizzonte legate all’inverno demografico, all’inevitabile oramai invecchiamento della popolazione, alla crescita esponenziale delle spese per garantire i servizi e l’equità dell’accesso alle cure. E’ una sfida non del futuro, ma del presente.
Il pubblico rappresenta e deve rappresentare il perno, il punto di riferimento imprescindibile, ma nel contesto attuale è indispensabile che il mondo imprenditoriale affermi con sempre maggior convinzione il suo ruolo sociale, che le aziende sappiano stringere sempre più il legame con il proprio territorio, in un rapporto di rete con il terzo settore e con le Istituzioni. Molto si sta muovendo in questa direzione e per questo ringrazio quelle aziende e quei soggetti che con sensibilità e lungimiranza si stanno rendendo parte attiva, oltre che con sostegni economici anche con iniziative che contribuiscono a questo cambio di approccio culturale, come ad esempio i progetti che riguardano l’inserimento lavorativo delle persone fragili.
La sanità pubblica è un bene di tutti che dobbiamo di cui dobbiamo prenderci cura tutti; come comunità come singoli, come associazioni e come mondo imprenditoriale”.