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al porto canale di Rimini

Il peschereccio affondato tirato a secco, prosegue il recupero

In foto: © Manuel Migliorini / Adriapress.. © Manuel Migliorini / Adriapress.
 © Manuel Migliorini / Adriapress.. © Manuel Migliorini / Adriapress.
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 15 mar 2025 14:30 ~ ultimo agg. 16:49
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Proseguono al porto canale di Rimini le operazioni di recupero del peschereccio Genius, l’imbarcazione, affondata nella serata del 2 settembre 2024. Oggi il peschereccio è stato appoggiato sulla banchina. Le complesse operazioni di recupero hanno visto l’impiego di due gru con portata fino a 500 tonnellate ciascuna, oltre a una squadra di operatori subacquei e le unità della Capitaneria di Porto. Dopo una prima fase di alaggio in banchina del relitto, si procederà al suo successivo sezionamento e demolizione.

Il relitto, che da alcuni mesi si trovava sommerso nella zona di via Destra del Porto, era già stato oggetto di azioni immediate per contenere l’inquinamento e bonificare l’area, grazie all’intervento della Capitaneria di Porto, di una specifica ordinanza dell’Amministrazione comunale, di una ditta specializzata nell’antinquinamento (che ha fornito barriere e panne assorbenti per contenere il carburante disperso), nonché del contributo dei volontari del Coordinamento della Protezione Civile di Rimini, che avevano provveduto al loro posizionamento. Sin da subito, infatti, la Capitaneria di Porto, i Vigili del Fuoco e l’Amministrazione comunale (tramite anche l’intervento della propria sezione di Protezione Civile) si sono impegnati, prima per limitare al massimo il rischio d’inquinamento e poi per la gestione del recupero. Questi interventi, di diversa natura, sono stati al centro di un costante e propositivo confronto con la Società armatrice, proprietaria del peschereccio affondato.
L’intervento si sta realizzando anche grazie all’impegno materiale ed economico dell’armatore e della locale Cooperativa Lavoratori del Mare, che si è adoperata nel trovare le soluzioni migliori, poi messe in campo, nonostante le evidenti difficoltà tecniche. Va inoltre riconosciuto il ruolo della società Petroltecnica intervenuta tempestivamente con personale qualificato e mezzi antinquinamento. Fondamentale anche la professionalità dimostrata dalla ditta Nautic s.r.l. di Forlì, che ha diretto le delicate operazioni di recupero del relitto.
L’Autorità marittima e l’Amministrazione comunale, con l’adozione dei provvedimenti di rispettiva competenza, hanno indicato alla ditta esecutrice tutte le prescrizioni, nel rispetto delle vigenti normative, previste a tutela della sicurezza della circolazione in ambito portuale, della navigazione nello specchio acqueo circostante e per la tutela ambientale. I volontari della Protezione Civile e i Vigili del Fuoco, sotto la direzione dell’Autorità Marittima, hanno sin da subito creato un’ottima cornice di sicurezza, a terra ed in mare, cosicché la pubblica incolumità e il regolare svolgimento dei processi portuali non fossero messi in pericolo.