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'rischio illegalità e usura'

Gioco d'azzardo. L'allarme della CGIL contro lo 'smantellamento' della prevenzione

In foto: Pexels (@Darya Sannikova)
Pexels (@Darya Sannikova)
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 25 mar 2025 15:57 ~ ultimo agg. 17:03
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La VII Commissione Cultura del Senato ha recentemente adottato una risoluzione in cui chiede al Governo di abolire il divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo. Per i sindacati Cgil ER, Spi Cgil ER, Auser e Federconsumatori ER “la volontà, espressa con questa risoluzione, di eliminare il divieto introdotto nel 2018 è un campanello d’allarme da non sottovalutare. E’ una chiara espressione infatti, assieme alla riforma del gioco su rete fisica in discussione, del tentativo di smantellare ogni normativa volta a contenere l’espansione del gioco d’azzardo”.

Il divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo, “già parzialmente aggirato a causa di una interpretazioni discutibili, andrebbe piuttosto reso effettivo, così come andrebbero rafforzati e non annullati lo strumento del distanziometro dai luoghi sensibili e i poteri di intervento dei Sindaci sugli orari di apertura. L’Emilia-Romagna si è dotata nel tempo di un positivo complesso di norme finalizzate al contrasto, alla prevenzione e alla riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo. I provvedimenti in discussione a livello nazionale consentirebbero la riapertura, in Emilia-Romagna, di molte sale che nel tempo sono state chiuse, aumentando ulteriormente i luoghi dell’azzardo legale, attorno ai quali spesso crescono le illegalità e l’usura”.

Come già denunciato in occasione della presentazione della seconda indagine sul gioco d’azzardo in Emilia Romagna, “l’azzardo patologico rappresenta una piaga in continuo ed esponenziale aumento, con pesanti ricadute sanitarie, economiche e sociali. Ricordiamo che la raccolta dell’azzardo in Emilia-Romagna ha raggiunto nel 2023 i 9,5 miliardi. Le perdite, per i giocatori, sono state di 1,53 miliardi. Cifre vicinissime al bilancio complessivo della Sanità pubblica della nostra regione, per la raccolta, mentre la perdita è simile alla stima dei danni al comparto agricolo causati dall’alluvione del 2023 in Romagna”.

La richiesta dei sindacati è “ancora una volta di mettere al centro dell’azione pubblica, in materia di azzardo, prima di ogni altra cosa, la salute e gli interessi dei cittadini e delle cittadine. Serve un significativo cambio di passo, in direzione opposta a quella che si sta delineando. Serve una politica responsabile, che non anteponga gli interessi economici di qualche lobby a salute, coesione sociale e legalità”.