Indietro
menu
la soddisfazione della FLC CGIL

Condotta antisindacale al Belluzzi-Da Vinci, il Tribunale di Rimini respinge l'opposizione

In foto: il Belluzzi Da Vinci
il Belluzzi Da Vinci
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 1 mar 2025 14:55 ~ ultimo agg. 15:06
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

La FLC CGIL di Rimini accoglie con soddisfazione la sentenza del Tribunale di Rimini del 22 febbraio 2025, pronunciata dal Giudice Giorgia Bertozzi Bonetti, che ha confermato in fase di opposizione la natura antisindacale della condotta tenuta dalle amministrazioni scolastiche del Belluzzi da Vinci, ovvero l’Istituto Tecnico Tecnologico Statale stesso, il Ministero dell’Istruzione e del Merito e l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna, condannando le parti soccombenti al pagamento delle spese legali.

La sentenza rigettando l’opposizione avanzata dalle amministrazioni in questione, per il sindacato ribadisce “l’importanza delle corrette relazioni sindacali e della trasparenza nelle trattative per la stipula del Contratto Integrativo d’Istituto (CII). In particolare, il Tribunale ha evidenziato come la Dirigente scolastica dell’Istituto abbia violato le prerogative sindacali rifiutando di fornire dati disaggregati sui compensi accessori del personale, limitando così la possibilità delle RSU di verificare l’equità nella distribuzione delle risorse”.

Il ricorso alle vie legali “si era reso necessario nel 2023 dopo reiterati atti unilaterali della Dirigente Scolastica Sabina Fortunati che, di fatto, avevano reso impossibile giungere a un contratto di istituto condiviso e nell’interesse del personale docente e ATA (nell’istituto sono impiegati oltre 200 lavoratori). Nonostante le richieste avanzate ai tavoli e più volte formalizzate da FLC CGIL, la Dirigente Scolastica continuava a utilizzare esclusivamente misure percentuali per determinare i compensi da riconoscere ai lavoratori per lo svolgimento delle attività aggiuntive, configurando così una sostanziale opacità nell’utilizzo delle risorse pubbliche. Il Giudice di prima istanza, Dott. Ardigò, aveva già rimarcato che solo attraverso la puntuale conoscenza degli importi economici previsti e poi corrisposti il sindacato può verificare l’effettiva destinazione dei compensi, agire consapevolmente nella contrattazione e garantire l’equità del contratto stesso”.

Una vicenda che “evidenzia, tra l’altro, come sia necessaria, nell’esercizio delle funzioni di Dirigente scolastico, la consapevolezza che, al di là delle proprie prerogative formali, si debba sempre considerare la portata sostanziale delle determinazioni dirigenziali. Da ultimo, ma non per importanza, se le Amministrazioni scolastiche si fossero da subito attenute alle giuste richieste di FLC CGIL, non si sarebbero dovuti sprecare tempo e risorse pubbliche, vista la loro doppia soccombenza”.

FLC CGIL di Rimini “continuerà a vigilare affinché siano garantiti la trasparenza, il rispetto delle normative contrattuali e il riconoscimento pieno delle prerogative sindacali, a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto scuola in tutta la provincia di Rimini”.