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Concessioni. Salvini: nel decreto ci saranno indennizzi “veri”

Matteo Salvini all'iniziativa del SIB

Sul caos concessioni nuovamente esploso con la sentenza del Tar Liguria che ha bocciato il posticipo al 2027 delle evidenze pubbliche da parte del Governo, è arrivato proprio mercoledì l’intervento dell’esecutivo. Il decreto attuativo atteso dai comuni per predisporre i bandi arriverà, come previsto, entro la fine del mese di marzo. Lo ha detto il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, ospite agli Stati generali del turismo balneare organizzati dal Sib-Confcommercio. Il ministro si è spinto oltre lanciando una sorta di ennesimo guanto di sfida all’Europa e spiegando che alla missiva arrivata dall’UE con le indicazioni sui contenuti del decreto ha risposto che “il decreto ce lo scriviamo noi perché siamo un paese sovrano“. Salvini ha poi elencato alcuni aspetti contenuti nella bozza del documento (“a cui stiamo lavorando giorno e notte da tempo“) che sarà presentato il prossimo martedì agli operatori balneari invitati ad un lavoro condiviso per arrivare alla stesura definitiva. “L’impegno è dare certezze e nel decreto ci saranno indennizzi veri” ha detto. L’idea del Governo è quella di superare il principio che prevedeva indennizzi solo per gli investimenti non ammortizzati degli ultimi cinque anni e arrivare invece a garantire una “equa remunerazione” partendo come base di calcolo dal valore nominale iniziale degli investimenti iscritti nei bilanci del quinquennio precedente e rivalutandoli con l’applicazione del tasso di rendimento dei buoni decennali. Occorre poi una perizia asseverata a carico del concessionario uscente per certificare questi valori. L’indennizzo sarà invece corrisposto almeno al 20% all’assegnazione della concessione e il resto nei sei mesi successivi, garantito da una cauzione del subentrante. “Deve essere un decreto blindato”, ha ribadito Salvini, “per evitare interpretazioni che portino a caos amministrativo”.

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