Roberto Biagini, presidente del Coordinamento Nazionale Mare Libero, richiama l’Amministrazione Comunale di rimini, a rispettare gli impegni concludere le procedura di pubblica evidenza per spiagge. Per ribadire, sentenza alla mano: “La prossima estate tutti possono andare a spiaggia senza pagare nulla in quanto i “bonus” sono esauriti”.
“Il Comune di Rimini con delibera di giunta n. 504 del 22 Dicembre del 2023 si era impegnato a concludere le procedura di pubblica evidenza entro il 31.12.2024. Questo era l’ impegno assunto nei confronti dell’ AGCM dal Direttore Generale dott.ssa Diodorina Valerino rispondendo ad una richiesta di motivazioni che l’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato aveva inoltrato al Comune di Rimini su sollecitazione di Mare Libero. Quindi il Comune di Rimini, se avesse mantenuto gli impegni assunti precedentemente al “decreto Fitto“, entrato in vigore un anno dopo, non avrebbe avuto bisogno di sciorinare banali giustificazioni pseudo-politiche per procrastinare ancora una volta l’ obbligo delle gare.
2) Il Consiglio di Stato più volte ha ribadito che “l’assenza di una organica disciplina legislativa nazionale non può tradursi in un legittimo motivo a sostegno della proroga della durata delle concessioni“, in quanto con questa motivazione “si verrebbe a riesumare di fatto e per l’eternità “il diritto di insistenza” ex art. 37 c.n. abrogato nel 2009″. Non solo: sia il massimo consesso della giustizia amministrativa, sia i Tar Regionali, che la stessa AGCM in una nota 12 agosto 2024 inviata dal presidente Rustichelli alla ” Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano e all’ Associazione Nazionale Comuni Italiani, hanno ribadito che per il riconoscimento di “eventuali indennizzi” è necessario ricorre al principio del “legittimo affidamento”, principio non applicabile a Rimini (ed in quasi tutte le ipotesi di concessioni per licenza) se non altro per il fatto che i concessionari scaduti hanno l’ obbligo contrattuale di portarsi a casa tutto quello che attualmente c’è sull’ arenile, liberandolo, con loro rinuncia espressa nelle condizioni di contratto ad indennizzi di sorta e quindi non hanno diritto a nulla. I funzionari comunali lo sanno perfettamente come lo sa la Corte dei Conti e soprattutto il potenziale nuovo concessionario, che subisce in questo modo una ingiustificata restrizione concorrenziale, il quale porterà in giudizio l’ ente locale in quanto costretto a spendere i soldi non solo per i progetti, la procedura di gara e per l’ investimento ma anche per “la buonuscita illegittima” al concessionario uscente che si è portato a casa tutto: una barzelletta.
Conclude Biagini:” Il Tar Liguria, il Tar Lazio -Latina-, il Tar Campania, con più sentenze da dicembre ad oggi si sono espressi per la illegittimità delle proroghe al 2027 in quanto l’ultima proroga “tecnica” motivata e quindi valida, ha cessato gli effetti al 31.12.2024. La prossima estate tutti possono andare a spiaggia senza pagare nulla in quanto i “bonus” sono esauriti e le autorità giudiziarie e di polizia hanno l’obbligo di garantire il libero e gratuito utilizzo della spiaggia e del mare, beni comuni, a tutti noi. I pubblici funzionari del vari comuni che ad oggi, a concessioni scadute, autorizzano i “subingressi e gli affidamenti delle stesse concessioni non più in vigore” emanano provvedimenti fondati sul nulla in quanto essi hanno l’obbligo di “disapplicare la proroga illegittima al 2027”. Creando in tal modo “affidamenti di legittimità del loro operato ai concessionari scaduti”, rischiano e non poco.