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A Rimini

Centri estivi: approvate linee guida per la concessione delle scuole primarie

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 10 mar 2025 11:51
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La giunta del comune di Rimini ha approvato le linee guida per la concessione degli edifici e delle attrezzature scolastiche delle scuole primarie di proprietà comunale per l’organizzazione dei servizi dei centri estivi rivolti a bambini e adolescenti. Il concetto alla base è quello di sviluppare le modalità attraverso cui soddisfare l’esigenza da parte dei cittadini di poter usufruire di servizi educativi di qualità anche nel periodo estivo, con servizi tesi ad organizzare il tempo libero dei bambini e dei ragazzi con proposte ludiche ed educative attraverso attività incentrate attorno i principi di base contenuti nella legge regionale come lo sviluppo dell’identità e alla socializzazione; l’accoglienza e la massima integrazione delle diversità, favorire la conoscenza del territorio, prevenire il disagio giovanile, realizzando nel contempo un valido contributo alle famiglie. Le linee guida approvate dalla giunta riguardano ogni anno un numero variabile di scuole riminesi, in media circa quindici, che sono in fase di individuazione attraverso verifiche in corso con gli istituti scolastici alla luce anche della compatibilità con eventuali interventi manutentivi programmati.

Anche per la realizzazione dei centri estivi 2025 l’Amministrazione comunale coinvolgerà, mediante lo strumento dell’istruttoria pubblica, i soggetti del terzo settore e altri soggetti privati, anche aventi scopo di lucro, che offrono servizi di pubblica utilità e di rilevante interesse sociale. Tra i criteri qualitativi previsti per la concessione degli spazi:

  • Accoglienza aperta e completa di bambini con disabilità, con presentazione di uno specifico progetto educativo di inclusione
  • Tempo di permanenza
  • Ampiezza quantitativa e qualitativa dell’accoglienza
  • Orario giornaliero di apertura
  • Periodo di realizzazione dei Centri Estivi
  • Presenza di un responsabile con ruolo di coordinatore
  • Presenza di personale non volontario qualificato
  •  Somministrazione di pasti
  • Massima sostenibilità degli oneri per l’utenza

“Un servizio pensato – spiega Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche educative – per essere sempre più in sintonia con i mutati bisogni della città. Il punto di partenza è che i centri estivi rappresentano a tutti gli effetti un momento educativo, che, come Amministrazione, scegliamo di improntare a parametri di qualità e accessibilità, con particolare attenzione all’inclusione sociale e al sostegno alla disabilità. La qualità è l’altro criterio ispiratore, perché è mutata l’aspettativa delle famiglie nei confronti dei centri estivi da cui, a differenza di un passato nemmeno troppo remoto, si aspettano quella stessa socialità che di inverno trovano negli ambienti scolastici. Sottolineo infine l’importanza strategica che un centro estivo di qualità ed inclusivo riveste per noi donne. Siamo nel mese dedicato ai diritti delle donne, l’8 marzo, pochi giorni fa, abbiamo premiato otto donne imprenditrici, tutte hanno fatto una riflessione sulla disparità nei carichi di cura famigliare, ancora troppo sbilanciato sulle donne. La strada da fare è tanta, ma un servizio come questo è un passo importante che ogni anno facciamo per offrire nuovi servizi ai nuovi bisogni delle famiglie riminesi”.