Alla scoperta di Avellino Basket, avversaria domenica di RBR


Alle prese con la seconda tappa di un tour de force, la Rivierabanca Rimini torna in campo a pochi giorni di distanza dall’ultima, convincente, vittoria in quel di Rieti. Neanche il tempo di tornare al Flaminio che Rbr è di nuovo on the road: destinazione Pala Del Mauro, dove i ragazzi di coach Dell’Agnello sfideranno i padroni di casa di Avellino Basket domenica, 30 marzo, con palla a due anticipata alle 17.
Reduce da una sconfitta sfortunata a Forlì (sotto in doppia cifra, Avellino ha rimontato e sorpassato salvo poi essere condannata da una tabellata di Parravicini), la squadra di coach Alessandro Crotti non è nuova a finali punto a punto: le ultime tre uscite dei biancoverdi sono state due sconfitte (con Forlì, appunto, e Cento) ed una vittoria (a Rieti), e tutte le gare sono terminate con lo scarto minimo; anche all’andata, peraltro, fu un solo possesso a separare le due squadre, con la vittoria riminese arrivata per 80-78.
Attualmente decimi e in piena corsa per i playoff, gli irpini nell’ultimo mese sono stati altalenanti, sconfiggendo squadre di alta classifica (oltre alla Sebastiani, anche la Fortitudo Bologna) ma cadendo con formazioni più arretrate (Cento e Livorno). Per i padroni di casa le statistiche raccontano del sesto attacco (79,3 ppg) e della settima difesa (79,6) nella lega, con un gioco che ama il contatto fisico (secondi per rimbalzi totali, terzi per liberi, segnati con la miglior percentuale del campionato).
Il quintetto base dei Lupi è spesso invariato, con Federico Mussini in veste di point guard: l’esterno reggiano è uno degli italiani più talentuosi del campionato, forte di un’esperienza da pro ormai decennale malgrado non abbia nemmeno 30 anni, e sa crearsi il tiro in totale autonomia; il numero 4 biancoverde fattura 15,7 punti ad uscita (anche più di 3 assist e 3 rimbalzi) prendendosi quasi 11 tiri a gara (48% da due, 32% da tre). Nel reparto esterni campano non mancano i centimetri: l’estone di formazione italiana Mikk Jurkatamm (195 cm), anch’egli visto anche in massima serie, è un tiratore molto affidabile (sfiora la doppia cifra con il 38% dai 6,75), mentre al suo fianco c’è il go-to-guy Jaren Lewis, ala che, con i suoi 198 cm per 98 kg, è capace di abbinare gioco interno soprattutto in post (51%) e perimetrale (47%) realizzando 15,9 punti a partita a cui aggiunge anche 7 rimbalzi e 2 assist, giocando nell’ultimo periodo da Mvp del campionato. Nello spot di quattro gioca l’altro americano Marcellus Earlington, altro lungo undersize dalla mano delicata (37% dall’arco) capace di essere efficace anche dentro l’arco sia nell’uno contro uno frontale che in post basso, che porta in dote oltre 14 punti e 6 rimbalzi ad allacciata di scarpe, mentre al centro del pitturato giganteggia l’ex di turno Matias Bortolin, 208 cm per 100 kg, presenza offensiva e difensiva con 10 punti e 8 rimbalzi di media ma soprattutto giocatore dalla grande tecnica capace di creare vantaggi non solo per sé stesso ma anche per i compagni di squadra.
L’infortunio al ginocchio di Riccardo Chinellato, fuori fino a fine stagione, accorcia le rotazioni a disposizione di coach Crotti. Dopo aver saltato l’ultima partita (Avellino ha ruotato in 7 con 3 minuti di Verazzo), dovrebbe tornare a disposizione Antonino Sabatino, play classe 2000 con diversi anni di esperienza nella serie cadetta. Il numero 3 è un giocatore da alti ritmi, che sa segnare in penetrazione (52%) così come dall’arco (31%) e, con pochi tiri a disposizione, produce comunque 4,3 punti e 1,3 assist a gara. Sono giocatori di energia anche l’italoargentino Lucas Maglietti, esterno tascabile (181 cm) efficace più in difesa che in attacco (1,3 punti e 1,2 assist con pessime percentuali), e l’ala Armando Verazzo (2,5 ppg, 1,5 rpg), mentre il pacchetto lunghi è completato da Aleksa Nikolic, centro dal profilo interno capace di utilizzare i suoi 205 cm per produrre circa 3 punti e 2 rimbalzi a gara uscendo dalla panchina.
Il campionato degli irpini è di altissimo livello, e la squadra di Crotti ha dimostrato di poter competere per i playoff grazie al suo gioco ben definito: Avellino cerca infatti di giocare con intensità e velocità, alzando i ritmi della partita e cercando tiri facili nei primi secondi dell’azione in modo tale da impedire alla difesa avversaria di schierarsi. Le giocate principali arrivano quindi in contropiede o in transizione, mentre a metà campo i Lupi si affidano molto al post basso di ali e lunghi, ai pick and roll, che possono portare a il bloccante al ferro o generare soluzioni esterne del palleggiatore, ed alle triple in uscita dai blocchi dei tiratori. Il primo obiettivo della difesa riminese sarà quindi la gestione del ritmo, con la Rivierabanca chiamata a limitare il più possibile le palle perse e a lottare a rimbalzo evitando facili transizioni offensive, rendendo allo stesso tempo difficili le soluzioni perimetrali o in post basso dei vari interpreti avversari.
La difesa campana è forte sulla palla e cerca di spingere in area gli avversari grazie a stunt e bump, potendo contare sulla presenza di Bortolin a proteggere il ferro; la fisicità di alcuni degli esterni, poi, permette agli irpini di cambiare su molti blocchi. Rbr dovrà quindi attaccare la difesa avellinese in maniera dinamica, facendola muovere il più possibile e togliendo punti di riferimento; il controllo del ritmo sarà fondamentale anche nella fase offensiva: attacchi veloci non permetteranno infatti ai padroni di casa di trovare le posizioni corrette e renderà più facili le soluzioni riminesi sia al ferro che sull’arco.
Ufficio Stampa RivieraBanca Basket Rimini