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venerdì 28 marzo 2025
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Mercoledì alle 21 al PalaSojourner

Alla scoperta della Real Sebastiani Rieti, avversaria mercoledì di RBR

di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mar 25 mar 2025 19:43 ~ ultimo agg. 26 mar 13:47
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Con il derby dell’Adriatico archiviato nel cassetto dei ricordi felici, alla Rivierabanca Rimini servirà un’altra prova di forza per avere la meglio della Real Sebastiani Rieti e vendicare la sconfitta (91-96) di fine dicembre. Al PalaSojourner, domani (mercoledì), alle 21, andrà in scena una delle tante sfide chiave per i piazzamenti finali in classifica: sono infatti solo quattro i punti che dividono romagnoli e laziali, capofila di un gruppone di ben cinque squadre a quota 38; espugnare il parquet dedicato alla memoria del grande Willie Sojourner non sarà, però, impresa facile, visto che solo cinque formazioni sono riuscite a festeggiare in terra sabina.

Quella allenata da Alessandro Rossi è una squadra votata alla difesa: quartultimo attacco della Lega a 75,8 punti a partita, gli amaranto-celesti sono quarti – in positivo – anche per i punti subiti, 74,1. Il momento per la Sebastiani non è dei migliori, con una sola vittoria nelle ultime cinque sfide ma, sconfitta di Verona (69-47) a parte, i padroni di casa hanno sempre dato filo da torcere agli avversari dimostrando quella combattività che, a cavallo tra gennaio e febbraio, aveva permesso loro di cogliere sei vittorie in fila.

Il roster di coach Rossi è lunghissimo, con dodici giocatori veri che possono alternarsi e superare anche la fatica degli incontri ravvicinati, e può vantare tanti tiratori e diversi elementi con esperienza al piano superiore, a partire dal playmaker Diego Monaldi; combo di 185 cm dall’attitudine perimetrale (36% dall’arco), l’ex Pesaro e Napoli è capace di crearsi il tiro o di segnare dagli scarichi, ed è un giocatore estremamente clutch, molto efficace quando la partita entra nei suoi momenti decisivi. Alla sua produzione offensiva (oltre 12 punti e quasi 3 assist e altrettanti rimbalzi) si aggiunge quella della guardia finlandese Topias Palmi, arrivato in corsa per sostituire l’infortunato Jordan Harris (che potrebbe rientrare a brevissimo): tiratore puro (prende 8,5 triple a partita segnandole con il 41%), Palmi, già visto per un paio di stagioni in Serie A (Cremona) mette a referto 14,5 punti ad allacciata di scarpe e si complementa bene con Lorenzo Piccin, 3&D che nelle ultime uscite ha fatto vedere tante buone cose anche in attacco; con pochi tiri a disposizione (meno di 4 a partita), Piccin sfiora comunque i cinque punti di media e porta in dote anche 3 rimbalzi malgrado i soli 191 cm a disposizione, dimostrando anche sotto le plance la sua energia.

Il pacchetto lunghi dei laziali, invece, è un’autentica coppia di “Twin Towers”, con i 205 cm di Giorgio Piunti ed i 206 di Skylar Spencer. Il primo è un lungo capace di aprire il campo (38% dall’arco) ma anche di concludere a canestro (51%) facendo valere la sua stazza per fatturare 8,5 punti e 4 rimbalzi, mentre il secondo è tra i migliori centri del campionato, con una doppia doppia sfiorata di media (9,3 punti e 9,4 rimbalzi) ed un’atletismo strabordante. Spencer, un passato anche nella massima serie (Trieste prima e Varese poi), è leader del campionato per rimbalzi, sia totali che offensivi (quasi 4 carambole a partita) e stoppate (1,4 a gara), vantando anche un’efficienza da top five al tiro interno (62,3%) che compensa l’assenza di gioco perimetrale.

A sostituire Monaldi ci pensa Marco Spanghero, altra combo dalle caratteristiche simili a quelle del compagno di reparto: veterano del campionato cadetto, il numero 45 è un elemento importante della panchina (più di 6 punti e 2 assist a partita) ed è pericoloso sul perimetro, anche se quest’anno le sue triple entrano solo con il 28%; in guardia, invece, ha minuti limitati ma può essere comunque efficace Matteo Pollone, altro giocatore esperto del campionato ed ottima opzione in fondo alle rotazioni (quasi 3 punti di media con meno di 3 tiri). La stella della second unit reatina è Alvise Sarto, tiratore micidiale (45%) ed ottimo difensore grazie ai 200 cm uniti ad un’ottima rapidità: sono 9 i punti medi dell’esterno scuola Treviso, che nell’ultimo match disputato ne ha messi 35 con 7 triple; il suo gioco non lo rende un fattore a rimbalzo o negli assist, ma sugli scarichi il classe 2000 sa sempre farsi trovare pronto punendo le difese avversarie. Ha buona mano anche l’italo-moldavo Ion Lupusor, stretch four di 202 cm al rientro da un infortunio che, forse, lo ha un po’ limitato nei numeri (comunque 6 punti e 4 rimbalzi con il 28% da tre, in carriera ha percentuali migliori), mentre è più interno il gioco di Alexander Cicchetti, centro di 203 cm capace di dare energia in attacco, in difesa e a rimbalzo (4 di media) oltre che di segnare (5,3) quando c’è bisogno.

Nei dodici a disposizione di coach Rossi c’è anche l’esterno USA Jordan Harris, ripresosi da un infortunio e che, quindi, potrebbe tornare nelle rotazioni per la sfida di domani: mancino tuttofare, può segnare sia in penetrazione che, soprattutto, da tre punti, e nelle sfide giocate in maglia Sebastiani supera gli 11 di media (45% da due, 37% da tre) contribuendo alla causa anche con grazie a più di 3 assist e quasi 4 rimbalzi; da non dimenticare, poi, Kenneth Viglianisi, altro role player bravo a farsi trovare pronto quando serve (solo 19 giocate per poco più di 11 minuti a uscita): per la guardia col numero 10 sono 3 i punti di media.

La Real Sebastiani si affida molto al tiro da tre punti: quasi la metà delle conclusioni che prende Rieti, infatti, sono dai 6,75, e la squadra di Rossi converte i suoi tentativi con un ottimo 36%, mentre dentro l’area i laziali sono meno efficaci (48%, penultimo dato della Lega). La Sebastiani può giocare, e vincere, partite ad alto punteggio, ma è a bassi ritmi che dà il meglio di sé: quarti per rimbalzi sia totali che offensivi, i padroni di casa sono capaci di convertire le tante seconde occasioni che conquistano grazie al lavoro sotto le plance; il controllo dei rimbalzi sarà quindi una delle chiavi della partita per la difesa riminese, che dovrà anche essere brava a non lasciare spazio ai tanti tiratori avversari, cercando di rendere meno fruttuoso possibile il gioco oltre l’arco.

Difensivamente, i laziali sono aggressivi e tendono a far giocare male le squadre avversarie, chiudendo in maniera efficace gli spazi e costringendo i rivali a prendere tiri a bassa percentuale: concedendo solo il 49% da due ed il 33% da tre, Rieti è infatti una delle squadre che subisce con la percentuale più bassa del campionato. La Rivierabanca sarà quindi attesa da una partita dura e fisica, in cui dovrà muovere bene il pallone evitando di farsi risucchiare dalla difesa reatina ma, al contrario, aprendo il campo il più possibile trovando buoni tiri e conclusioni efficaci.

Ufficio Stampa RivieraBanca Basket Rimini