Alla scoperta della Carpegna Prosciutto Pesaro, avversaria venerdì di RBR


Il Derby dell’Adriatico torna al Flaminio dopo ventiquattro anni. Era il 18 marzo 2001, era Serie A1 e la Vip Rimini sfidava la Scavolini Pesaro (l’ultima sfida assoluta a Rimini fu nei playoff della Legadue 2006-2007 ma si giocava in un altro palazzetto). Venerdì alle 20,45 il teatro della sfida sarà nuovamente lo storico palazzetto riminese e la Rivierabanca Rimini avrà bisogno di tutto il supporto possibile da parte del suo pubblico per centrare una vittoria che vorrebbe dire “double” stagionale sui rivali della Carpegna Prosciutto Pesaro, già battuta all’andata (76-82) in un contesto quasi surreale, caratterizzato dall’assenza delle tifoserie organizzate.
L’occasione sarà speciale non solo per il ritorno del derby, ma anche per il Rivierabanca Day che regalerà spettacolo fuori dal campo, con la maglia nera e oro a fare da capofila di una serie di iniziative organizzate in corrispondenza del match, e anche la Rai se n’è accorta, scegliendo questo incontro per la diretta nazionale su Rai Sport HD. La Rivierabanca Rimini vorrà quindi fare bella figura contro un’avversaria temibile, quella Pesaro che – malgrado una stagione complicata – resta tra le formazioni meglio attrezzate della Lega; noni in classifica ma a soli quattro punti dal terzo posto, gli uomini di coach Spiro Leka hanno ritrovato la vittoria battendo (84-71) Forlì dopo tre sconfitte consecutive e sono il secondo attacco (81,8 ppg, con la miglior percentuale da due e la quarta da tre) e la sesta difesa (79,6) del campionato.
Apre il pacchetto esterni della formazione marchigiana l’italoargentino Octavio Maretto, giovane (classe 2004) ma già incisivo nel campionato cadetto (quasi 6 punti e 3 rimbalzi a partita) con buonissime percentuali dal campo (il 54% dentro l’arco ed il 38% fuori). Buona parte delle fortune offensive della squadra di coach Leka, però, passano dalle mani dell’altra guardia Khalil Ahmad: l’americano, top scorer del campionato con 21,3 punti a partita, è un giocatore decisamente completo (3,2 assist, 4,4 rimbalzi ed è anche il miglior ruba palloni della Lega con 2,1) ed è capace di punire le difese avversarie praticamente in qualsiasi modo; tira più di 15 volte a partita e quasi equamente da tre (33%) e da due (59%). Le ali sono Lorenzo Bucarelli, tre di 198 cm con medie di 7 punti, 3 assist e altrettanti rimbalzi a gara, e V.J. King, che produce quasi 15 punti a partita con più di 5 rimbalzi. Il primo è un giocatore di grande intensità e applicazione sia offensiva sia difensiva, vero playmaker aggiunto per i suoi e capace di spostare gli equilibri anche al tiro quando è in giornata, ma che quest’anno sta faticando un po’ a trovare continuità realizzativa (42% da due e 30% da tre); il secondo è atletico ed ha ottima mano sia dall’arco (34%) che avvicinandosi a canestro (52%). Al centro del pitturato c’è l’esperienza di Simone Zanotti, ex Nazionale italiana con un passato non indifferente nel massimo campionato. Il numero 41 è un lungo che abbina stazza (208 cm e 106 kg) e capacità realizzativa (53% da due e 29% da tre), per una media di 5,4 punti a partita conditi da 3,2 rimbalzi.
Matteo Imbrò ricopre il ruolo di sesto uomo di lusso: già vincitore del campionato l’anno scorso con Trapani (in compagnia di Pierpaolo Marini), il siciliano è un playmaker dall’ottima mano perimetrale (39%); proprio il tiro da tre è la sua arma principale, che gli consente di realizzare 8 punti tondi a partita, ai quali aggiunge più 3,2 assist e 2,7 rimbalzi. La panchina marchigiana ha un’ottima dose di centimetri a disposizione: coach Leka può infatti chiamare i nomi di Danilo Petrovic (2,03) ed Eric Lombardi (2,01) negli spot di ala. Il primo è un tiratore formidabile (51% dall’arco!) molto efficace anche in area (69%) e contribuisce, pur non partendo nello starting five, con quasi 7 punti e più di 2 rimbalzi ad uscita; il secondo ha un profilo più interno e decisamente atletico, ma non disdegna comunque le conclusioni dalla lunga distanza (36%) facendo vedere numeri non dissimili da quelli del compagno di reparto (6,5 punti e 4,4 rimbalzi). Il cambio del centro è Quirino De Laurentiis, che con 8,5 punti di media è il miglior marcatore della second unit della Carpegna Prosciutto. L’ex Udine tira poco da tre pur segnando molto bene (48%), ma è il pitturato il suo habitat naturale, con il 69% dentro l’area e quasi 5 rimbalzi ad allacciata di scarpe. Non sarà invece della partita Salvatore Parrillo, classico glue guy dello spogliatoio biancorosso ancora alle prese con la lunga ripresa da un infortunio.
La squadra di coach Spiro Leka ha cambiato marcia nella seconda parte della stagione, mantenendo lo stesso gruppo squadra ma facendo vedere un atteggiamento diverso in campo. L’attacco marchigiano sfrutta il talento diffuso di tutti gli elementi, a partire ovviamente dalla stella Ahmad; in una singola partita, Pesaro alterna diversi quintetti sfruttando le caratteristiche individuali dei giocatori a disposizione, potendo mantenere costante la qualità della produzione offensiva grazie alla profondità del roster. La Carpegna Prosciutto gioca a ritmi contenuti, affrontando le difese avversarie a metà campo e producendo con i pick and roll, sia centrali che laterali, con le penetrazioni e con il tiro dalla lunga distanza. La difesa della Rivierabanca, quindi, dovrà essere capace di adeguarsi ai diversi assetti avversari, ricordando le caratteristiche individuali e mettendo in campo una difesa aggressiva e concentrata su tutti e cinque i giocatori.
Difensivamente, la Carpegna Prosciutto tende a riempire l’area utilizzando al meglio i tanti centimetri a disposizione e la fisicità diffusa, con tanti giocatori grossi e abili nell’occupare spazio e rendere difficili le conclusioni interne: giocare contro i lunghi della formazione pesarese, quindi, richiederà soluzioni diverse, con un necessario equilibrio tra conclusioni esterne ed interne. La sfida è tra due dei migliori attacchi dell’intera lega, e proprio per questo motivo una delle chiavi per cercare la vittoria sarà la difesa: Rimini dovrà prima di tutto limitare l’attacco avversario, senza portare la sfida esclusivamente sul binario offensivo evitando di trasformare la partita in una gara a chi segna di più.
Ufficio Stampa RivieraBanca Basket Rimini