Valeria Bartolucci convocata in Procura, ma questa volta decide di non parlare
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Alle 16.45 di oggi (mercoledì) ha fatto il suo ingresso nel tribunale di Rimini, accompagnata dagli agenti della Squadra Mobile, Valeria Bartolucci, moglie di Louis Dassilva. Una convocazione un po’ a sorpresa voluta dal sostituto procuratore Daniele Paci, che ha incontrato la donna, come persona informata sui fatti, nel suo ufficio al terzo piano del palazzo di Giustizia. “Mi avvalgo della facoltà di non rispondere”, queste le parole pronunciate dall’infermiera riminese, che ha anticipato le domande che il pubblico ministero avrebbe voluto farle per ottenere chiarimenti e precisazioni in merito a dei nuovi, rilevanti elementi in mano alla Squadra Mobile di Rimini. Nello specifico si tratterebbe di un audio, forse un’intercettazione, che, secondo la Procura, avrebbe un valore importante ai fini dell’indagine. La Bartolucci, che ha risposto alla convocazione senza la presenza del legale che la assiste, l’avvocata Chiara Rinaldi, in quanto moglie dell’indagato aveva e ha la facoltà di non rispondere e così ha fatto. Una decisione in controtendenza, però, rispetto a quanto accaduto finora, con la donna che non si era mai sottratta alle domande degli inquirenti.
Dopo la moglie di Dassilva non è escluso che nei prossimi giorni possa toccare anche all’ex amante del senegalese, Manuela Bianchi, essere sentita come persona informata sui fatti dal magistrato. Un nuovo passaggio in Procura che andrebbe letto come la ricerca da parte di chi indaga di ripercorrere e magari approfondire ulteriormente, con le persone più vicine a Dassilva, le ore antecedenti e successive al delitto di Pierina Paganelli. Non a caso gli investigatori della Mobile, durante tutti questi mesi, non hanno mai smesso di raccogliere, valutare e soppesare anche il più insignificante degli elementi ed è probabile – per non dire certo – che i nuovi indizi acquisiti verranno portati presto all’attenzione del Riesame, chiamato dalla Corte di Cassazione a esprimersi nuovamente sulla detenzione del senegalese.
Neppure la difesa ha mai interrotto le proprie indagini difensive. Negli ultimi giorni, infatti, i legali di Dassilva, Riario Fabbri e Andrea Guidi, hanno incontrato alcuni inviati delle principali trasmissioni nazionali che potrebbero essere in possesso – secondo la loro strategia – di filmati video o interviste tv utili alla causa. Così, in attesa delle motivazioni della Cassazione sulla sentenza di annullamento con rinvio al Riesame e, soprattutto, dei risultati definitivi dell’incidente probatorio davanti alla Cam3, la partita tra accusa e difesa promette nuovi colpi di scena.