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Università, iscrizioni in aumento al campus di Rimini. Lieve calo di stranieri

Crescono gli iscritti dell’Università di Bologna che, nell’anno accademico 2024/2025, tornerà a superare i 90.000. Le nuove matricole dell’Alma Mater sono 26.748, rispetto alle 25.937 dello scorso anno accademico alla stessa data. A questo dato va aggiunto un contingente di circa 1000 studenti internazionali che sono ancora in fase di perfezionamento. Rispetto alla distribuzione nei Campus, sono in aumento Bologna (+3%), Cesena (+3%), Ravenna (+12%), Rimini (+4%); in leggero calo la sede romagnola più popolosa, Forlì (-2%) ma dopo la notevole crescita registrata lo scorso anno (+16%).

Questi numeri restituiscono l’immagine di un Ateneo che, forte della sua credibilità, della sua carica innovativa e dell’impegno costantemente profuso da docenti e personale, sa abbinare qualità della didattica e diritto allo studio. È questo l’Ateneo che vogliamo essere: sempre più qualificato nella sua offerta formativa e nei suoi servizi, sempre più aperto e inclusivo nell’accogliere studentesse e studenti”, commenta il Rettore Giovanni Molari. “Alcuni numeri ci confortano in maniera particolare: l’incremento deciso delle iscrizioni alle lauree magistrali conferma che, in una congiuntura complessivamente sfavorevole alla mobilità interregionale degli studenti, l’Alma Mater continua a essere un punto di riferimento anche per chi ha svolto il suo percorso triennale altrove; la sempre più ampia ricettività internazionale dell’Ateneo, che nel panorama italiano è un nostro primato in costante crescita, conferma la nostra reputazione in Europa e nel mondo, e ci incoraggia a proseguire ancora più convinti sulla dimensione internazionale che costituisce uno dei nostri principali impegni; in linea generale, l’incremento delle domande, nonché degli iscritti complessivi, premia la nostra scelta di accettare solo i TOLC in presenza per l’accesso ai corsi a numero programmato. Sarebbe stato più comodo, e addirittura più redditizio, fare scelte diverse. Ma per noi era una questione di serietà e di equità. I numeri mostrano che studenti e famiglie ci hanno capiti e apprezzati. Continueremo convinti su questa strada“.

Nel dettaglio, aumentano del 7,8%, superando quota 9.600, le immatricolazioni ai corsi di laurea magistrale: a conferma dell’attrattività dell’Alma Mater, il 50% delle matricole magistrali ha svolto il triennio in altro Ateneo. Sono in lieve aumento (+0,7%) i nuovi iscritti ai corsi di laurea triennali e ai corsi di laurea magistrali a ciclo unico. Come lo scorso anno, diminuiscono i nuovi iscritti in arrivo delle regioni del Sud Italia (-8,7%); un dato compatibile con l’incremento del caro-vita (e in particolare del costo degli affitti) in tutte le grandi città universitarie del Nord. Ne dà conferma l’aumento diffuso delle immatricolazioni negli Atenei del Meridione. Aumentano, realisticamente sulla base delle stesse dinamiche, i nuovi iscritti in arrivo da Bologna e provincia e dall’Emilia-Romagna. L’Università di Bologna continua ad esercitare il suo appeal gli studenti internazionali, con un incremento del 23,1% (l’anno scorso +11%), segnando crescite notevoli da Cina (+27%), Turchia (+43%), Russia (+8%), Pakistan (+172,2%), Turchia (+43,1%), ma anche dall’Europa: Germania (+50%), Belgio (+253%), Spagna (+143%), Romania (+24%). Da segnalare però, a fronte di una generale crescita, il lieve calo di stranieri nel campus di Rimini dove passano da 356 a 347. 
Continuano ad aumentare i numeri delle domande di iscrizione valide – circa 55.000, in crescita del 1,6% rispetto allo scorso anno – così come il numero dei candidati alle prove di ammissione, che fa segnare un +2% (quasi 44.000 in numeri assoluti). Si segnala anche l’aumento del 4% delle iscrizioni a corsi di laurea di ambito STEM, ossia tecnologici, ingegneristici e matematici.
Guardando poi oltre a dati d’insieme, torna a crescere il numero dei laureati, che nel 2024 sono stati oltre 20.000 (+4%) e diminuisce del 1% il numero degli studenti che abbandonano gli studi. L’Alma Mater vanta un numero di studenti iscritti regolari superiore rispetto alla media nazionale (78% contro il 77,4%). Inoltre, è confermato che il 60,5% dei laureati proviene da famiglie senza titolo di laurea (Laureati first generation): questo dimostra la perdurante funzione di ‘ascensore sociale’ svolta dal sistema universitario pubblico italiano.
Per quanto riguarda il diritto allo studio, gli studenti che beneficiano dell’esonero totale dalle contribuzioni studentesche sono  24.305, in leggero calo rispetto allo scorso anno (erano oltre 26.000). Ciò è spiegato da un lieve aumento a livello nazionale dell’ISEE familiare in questa fascia, dal calo degli studenti da fuori regione e dall’ampio accesso degli studenti internazionali alla contribuzione fissa introdotta nel 2022 (per chi proviene da Paesi particolarmente poveri e in via di sviluppo o di Paesi non appartenenti all’OCSE).
Capitolo alloggi: rispetto allo scorso anno sono disponibili 116 posti letto in più gestiti da ER.GO. per un totale di oltre 2300 posti. Inaugurati due nuovi studentati a Forlì e Ravenna.

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