Una perizia balistica per stabilire la verità sull'uccisione di Sitta
![gli accertamenti dopo l'uccisione di Sitta (foto Migliorini)](https://www.newsrimini.it/wp-content/uploads/2025/01/Accoltellamenti-sparatoria-Carabinieri-Villa-Verucchio8387-1-580x326.jpg)
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Si svolgeranno martedì i primi accertamenti nell’ambito della perizia balistica disposta dalla Procura di Rimini per l’omicidio di Muhammad Sitta, il 23enne egiziano, freddato la sera di Capodanno dai colpi esplosi dal comandante dei carabinieri della Stazione di Villa Verucchio, Luciano Masini, attualmente iscritto nel registro degli indagati (come atto dovuto) per eccesso colposo di legittima difesa. La perizia servirà a ricostruire nel dettaglio quegli attimi concitati, quando Masini si è trovato faccia a faccia con il giovane nordafricano, che aveva già accoltellato quattro persone nel centro storico di Villa Verucchio.
Dopo avergli intimato più volte di fermarsi e gettare l’arma, e dopo essere arretrato di alcuni metri, il luogotenente dell’Arma non avrebbe potuto far altro che aprire il fuoco all’indirizzo di Sitta, che si stava scagliando contro di lui brandendo un grosso coltello da cucina. Complessivamente, sono stati 12 i proiettili esplosi dalla pistola d’ordinanza. Due sono rimbalzati a terra e hanno raggiunto il 23enne alle gambe, mentre altri cinque lo hanno centrato al corpo: uno alla spalla destra, gli altri tra torace e capo.
La perizia balistica, che verrà eseguita dai Ris di Parma, prenderà in considerazione le tracce di polvere da sparo isolate sulla divisa di Masini e sugli indumenti indossati da Sitta, che serviranno a calcolare esattamente la distanza intercorsa tra i due al momento degli spari. Grazie agli accertamenti tecnici sarà quindi possibile ricostruire quanto si vede (solo parzialmente) nel video girato col cellulare da un testimone. Masini, come hanno spiegato alcune fonti attendibili, avrebbe esploso l’ultimo fatale colpo a meno di 50 centimetri dal nordafricano. Se non lo avesse fatto, probabilmente, sarebbe stato accoltellato.
Il luogotenente dell’Arma, che nel frattempo è rientrato in servizio, non è mai stato sottoposto a provvedimenti disciplinari. Molteplici gli attestati di stima nei suoi confronti, a partire dalla premier Giorgia Meloni che lo ha elogiato pubblicamente. Anche la comunità di Villa Verucchio si è stretta intorno al suo comandante promuovendo una raccolta fondi per il pagamento delle spese legali.