Turismo LGBTQ. Fd'I contesta: la Romagna è già ospitale, si investa sul brand
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Il progetto Emilia Romagna Rainbow Disctrict dedicato al turismo LGBTQ+ (vedi notizia) accende la polemica in Regione. In una nota congiunta, i consiglieri di Fratelli d’Italia Nicola Marcello, Luca Pestelli e Alberto Ferrero contestano l’iniziativa. “A nostro avviso – scrivono –, la Romagna è già la terra ospitale ed inclusiva per eccellenza, a livello nazionale. I nostri operatori ed imprenditori del settore non hanno bisogno di essere “formati” per continuare a fare quello che già fanno da anni: aprire la porta ai turisti in maniera incondizionata, senza distinzioni né discriminazioni“.
I consiglieri si chiedono anche “quale sarà l’esborso di denaro pubblico per questa iniziativa, in un momento storico in cui la Giunta De Pascale chiede già tanti sacrifici ai cittadini attraverso una manovra di bilancio vessatoria?“.
Secondo gli esponenti di Fratelli d’Italia, la Regione “dovrebbe supportare il comparto turistico a 360 gradi, investendo sulla promozione del brand Romagna e tutelando il territorio nel suo complesso, in favore delle attività di impresa e dei visitatori che arrivano da ogni parte d’Italia e del mondo. La vocazione turistica del territorio romagnolo, dalla costa alle aree interne, è ormai secolare: nel corso della sua storia si è sempre contraddistinta per la sua capacità di accoglienza, cifra distintiva che gli operatori hanno imparato sul campo in anni e anni di lavoro a contatto con le persone“.
“È fondamentale – concludono – valutare attentamente le priorità di spesa e garantire che le risorse siano distribuite in modo equo e inclusivo, diversificando il sostegno e promuovendo una crescita turistica realmente ampia e sostenibile, che coinvolga tutte le categorie di viaggiatori“.