Antonio Buscè: "Trapani è già un ricordo, il nostro presente è la Spal"
![Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C.](https://www.newsrimini.it/wp-content/uploads/2025/02/Antonio-Busce-allenatore-del-Rimini-F.C.-1-e1739634357724-580x326.jpg)
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Al “Paolo Mazza” di Ferrara il Rimini vuole allungare ulteriormente la sua striscia positiva, salita a sette gare (tra campionato e Coppa) dopo la vittoria per 2-0 sull’Ascoli ed il trionfo (3-0) sul Trapani nella semifinale di ritorno della Coppa Italia di Serie C, hurrà arrivati dopo cinque pareggi di fila. E magari vendicare la sconfitta subita dalla Spal all’andata: 0-1 con gol partita di Awua al 43′ del primo tempo, gara fortemente condizionata dall’espulsione di Bellodi dopo 18 minuti di gioco e che i tifosi biancorossi ricordano per la rete non convalidata a Lepri all’87’ per un fuorigioco dubbio.
Gli estensi sono reduci da tre sconfitte di fila: a Carpi, con il Milan Futuro e a Chiavari con la Virtus Entella. Dieci punti dividono le due squadre in classifica con i romagnoli noni a quota 34 (-2 di penalizzazione) e gli emiliani quartultimi con 24 punti (-3 di penalizzazione).
Calcio d’inizio domenica alle 17:30.
L’allenatore del Rimini F.C., Antonio Buscè, parte dalla gara d’andata. “Quando si parla di quella partita si parla un po’ di amaro in bocca perché questa squadra in dieci aveva fatto secondo me una grande prestazione, soprattutto nel secondo tempo. Eravamo riusciti a trovare anche il pareggio, poi non è andata così perché quel gol è stato annullato. Affrontiamo comunque una squadra che è sempre la Spal, che ha una storia importante, con dei giocatori importanti nella rosa, esperti, che hanno fatto anche campionati in categorie superiori, quindi sappiamo tutte le difficoltà che ci preserva questa partita. Però noi dobbiamo pensare, come sto dicendo da un po’ di tempo, soprattutto a noi stessi, e sapere quello che dobbiamo fare in campo. I ragazzi stanno bene a livello mentale e al livello fisico. Quindi andremo a Ferrara con la consapevolezza di entrambe le cose: che stiamo bene, ma che affrontiamo una squadra che vuole fare sicuramente punti, vuole fare la partita per vincerla”.
Se il Rimini è in striscia sì da sette turni, la Spal è in serie negativa da tre. “Sono quelle partite delicate per entrambe le squadre, bisogna sempre tenere a bada l’euforia, l’entusiasmo, nonostante un periodo positivo per noi. Però credo che anche dall’altra parte, sì avranno la difficoltà dei risultati, tre sconfitte consecutive, ma, come dice una frase fatta, un luogo comune: ogni partita è una storia a sé. Quindi bisogna vedere come ci arriviamo noi, come ci arrivano loro: giocano in casa, magari avranno anche tante problematiche di rosa, perché ho sentito dire che ci sono degli infortunati e degli squalificati, io a certe cose credo poco perché poi nelle difficoltà un gruppo si compatta di più. Noi pensiamo a come dobbiamo affrontare la partita. Alla Spal penseranno come affrontare il Rimini. Noi dobbiamo essere sicuri di quello che sappiamo fare e di quello che dobbiamo fare”.
Quanto è difficile lasciare da parte la Coppa e concentrarsi ora sul campionato, cercando di raggiungere l’obiettivo play off? “Non voglio usare la parola rischio, perché sarebbe un termine molto forte, però nell’inconscio può succedere, soprattutto dopo la prestazione che abbiamo fatto. Ma io già nel post partita e il giorno dopo ho iniziato a mettere qualche “pilloletta” per far capire che bisogna staccarsi in maniera definitiva in questo periodo dalla Coppa e da quello che si è fatto. Perché poi, la frase non si vive di ricordi, è vera: per me la semifinale di coppa con il Trapani è già un ricordo, perché poi il presente è la Spal, è la partita di Ferrara di domani. E stamattina ho improntato proprio la chiacchierata con i ragazzi su questo aspetto: staccarsi da tutto e da tutti, anche perché da qui a un mese sai quant’acqua passa sotto i ponti, ce n’è di strada in campionato da fare. Quindi Coppa accantonata mentalmente, assolutamente. Dobbiamo viaggiare con quell’entusiasmo che ci ha fatto fare quella prestazione contro Perugia, Ascoli e Trapani. Dobbiamo avere quella libertà mentale, quindi la testa pulita da ogni situazione che ci possa portare negatività e discorsi che non portano a nessun beneficio”.
La rosa è quasi al completo. “Sicuramente avendo qualche scelta in più può essere un’arma in più che si può avere, una soluzione in più, soprattutto in qualche ruolo dove qualche giocatore ha dovuto giocare anche quando era mezzo e mezzo. Quindi qualche soluzione in più ti può aiutare ad avere una chance in qualche ruolo dove qualche giocatore può essere stanco”.
A che punto è Leonardi dal punto di vista fisico e sotto l’aspetto dell’inserimento in gruppo? “Leonardi fisicamente sta abbastanza bene. La problematica di questi giocatori è che magari vengono fuori da un settore giovanile e vengono catapultati in un campionato di Serie B, approdano in un calcio diverso. La Legapro rispetto a quel calcio lì è un po’ più fisica, più complicata a livello di impatto perché è un campionato molto difficile. Però è un ragazzo molto sveglio, un ragazzo che sa il fatto suo, ci ho parlato più di qualche volta, è un adulto, nonostante l’età, per come ti risponde e come ti parla. Può anche essere messo dentro senza problemi perché sotto l’aspetto fisico è a posto, ha giocato sempre. Perché no”.
Dopo una vittoria come quella sul Trapani per preparare la gara di Ferrara ha lavorato più sulla testa dei giocatori? “Come dicevo prima, il rischio c’è, soprattutto sotto l’aspetto della testa. Prepararla sul campo quasi nulla, anche perché quella di domani sarà la terza partita in una settimana. Quindi l’aspetto mentale è quello determinante. Ma io credo che i ragazzi, ne ho parlato anche prima di affrontare il Trapani, abbiano ora una maturità per cui riescono a staccarsi da situazioni importanti come la partita con il Trapani, che è stata eccezionale, per catapultarsi verso il campionato. È un dovere mio da allenatore richiamare l’attenzione anche quando magari non ce n’è bisogno. Però credo di avere in mano un gruppo, che ha dimostrato settimana dopo settimana che sta crescendo, lo vediamo nelle prestazioni. Sappiamo che ci aspetta una partita tosta. I ragazzi li ho visti anche stamattina nella rifinitura tranquilli e sereni, stanno bene. Come dicevamo, è soprattutto una questione mentale”.
La Spal ha subito 44 gol, questo può essere motivo per preparare qualcosa di particolare? “Assolutamente no. Noi giochiamo tutte le partite per portare a casa un risultato importante. Le problematiche delle altre squadre sono loro, noi dobbiamo pensare a noi. Non vado a mettere nulla di nuovo, a inventarmi nulla. Questa è una squadra che settimana dopo settimana sta crescendo sotto tutti i punti di vista. Quindi noi faremo la nostra partita per cercare di portare a casa un risultato importante, senza mettere troppa roba che non serve a nulla”.
Chi mancherà? “Il solito Cernigoi, per il quale la stagione è finita, Semeraro, che mancherà ancora qualche giorno, ma è quasi in dirittura d’arrivo, Falbo, che è dovuto fermare di nuovo, Brisku ed il portiere Vitali. Sully (Jallow, ndr) credo che sarà impegnato con la Primavera”.
I CONVOCATI IN CASA RIMINI F.C.
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