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Prorogati brevetti

Salvataggi, accolta proroga per il 2025. Croatti (M5S): restano i problemi

In foto: foto newsrimini
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di Redazione   
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ven 14 feb 2025 16:00 ~ ultimo agg. 16:02
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Un parziale passo indietro da parte del Governo sul decreto che intendeva aumentare la qualità formativa e professionale dei bagnini di salvataggio. Viene cancellato l’obbligo della maggiore età  per esercitare l’attività di assistente bagnante, ma solo fino a settembre, e viene prorogata fino alla fine della stagione la validità dei brevetti in scadenza tra il 1° ottobre 2024 e il 29 settembre 2025. Restano però i problemi, evidenzia il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti. “Sul turismo e sul comparto balneare – dice – si continua ad assistere a interventi sbagliati, incapaci di guardare davvero al futuro e colpevoli di generare sui territori soltanto incertezza e criticità. Intanto la frustrazione e la preoccupazione degli operatori e delle imprese turistiche è sempre più evidente.”

La nota di Marco Croatti (M5S)

Su spinta e impulso dei territori, delle associazioni e dell’opposizione del M5S in parlamento, il governo fa retromarcia sul discusso decreto 85/2024 che nelle intenzioni intendeva aumentare la qualità formativa e professionale dei bagnini di salvataggio ma che per una manifesta incapacità e inadeguatezza dell’esecutivo aveva creato inaccettabili criticità che rischiavano di mettere in grave difficoltà le località balneari e lo svolgimento della prossima stagione estiva. Il rischio concreto era infatti la carenza di bagnini qualificati per garantire il controllo e la sicurezza dei bagnanti sulle nostre spiagge.
Tra le misure modificate, ma solo fino a settembre 2025, la cancellazione della necessità della maggiore età per esercitare l’attività di assistente bagnante e la proroga fino alla fine della stagione della validità dei brevetti in scadenza tra il 1° ottobre 2024 e il 29 settembre 2025. Sono modifiche normative che servono a superare la potenziale emergenza per la prossima stagione estiva ma che lasciano irrisolte alcune gravi criticità che si ripresenteranno negli anni successivi come il monopolio concesso alla FIN, il cui presidente è parlamentare di Forza Italia o il tema dei limiti di età, sia quello in basso dei 18 anni che quello in alto dei 50 anni.
Anche per questa vicenda il giudizio politico sull’operato di questo governo non può che essere durissimo. Sul turismo e sul comparto balneare si continua ad assistere a interventi sbagliati, incapaci di guardare davvero al futuro e colpevoli di generare sui territori soltanto incertezza e criticità. Intanto la frustrazione e la preoccupazione degli operatori e delle imprese turistiche è sempre più evidente.