Ristorante gestito da ragazzi autistici, l'evento del Melanina fa sold out


Chissà se il sogno della psicologa Caterina Cosentino, supervisore ABA ed esperta in analisi del comportamento, un giorno o l’altro diventerà realtà: aprire un ristorante, un vero ristorante, gestito interamente da ragazzi autistici. Intanto l’esperimento ha funzionato e la prima del format In & Aut venerdì sera ha registrato il tutto esaurito. “In” come inclusione, “Aut” come autismo: un vero e proprio sold out al Melanina Garden, per un hapenning gastronomico che presto potrebbe diventere un appuntamento settimanale.
“Non si tratta di un evento di beneficienza, ma una cena normale in cui a servire ai tavoli e al bar sono quattro ragazzi con disturbo dello spettro autistico”, rimarca Caterina Cosentino. “Abbiamo voluto creare uno spazio di crescita, scambio e convivialità, dove l’inclusione non sia soltanto un’idea, ma un’esperienza concreta. Grazie ai titolari Antonio e Pasquale che hanno sposato da subito la mia idea”.
L’evento è stato pensato per favorire lo sviluppo di abilità lavorative e sociali in un contesto reale e accogliente, per dimostrare a tutti che il talento non ha barriere e l’autismo non è una disabilità ma solo una forma di neurodivergenza.
I ragazzi, Francesco, Stefano, Virginia e Manuele, coudivati da Caterina, hanno tutti dai 20 ai 30 anni. E venerdì, tra una tagliatella e un pollo al curry, sono stati i veri protagonisti della serata. Dimostrando che l’inclusione è possibile anche nei fatti. E le barriere sono spesso soltanto mentali.
Dietro al format, insieme a Caterina Cosentino, c’è un team di creativi che ha trasformato un’idea in un’identità concreta e riconoscibile. Valentina Sorrenti, Brand & Event Strategist, e Marco Angelini, Art Director, hanno curato ogni dettaglio, dal naming all’immagine visiva, fino al payoff “Il gusto di mettersi in gioco”, che racchiude perfettamente lo spirito del progetto: inclusione, crescita e nuove opportunità servite con passione.