Buscè: "Partita importante. L'Ascoli ha fatto una piccola rivoluzione"


Con alle spalle quattro pareggi di fila in campionato (cui si aggiunge quello di Trapani nell’andata della semifinale della Coppa Italia di C), il Rimini è di scena ancora al “Romeo Neri”, dove arriva l’Ascoli, che in classifica segue i biancorossi di un punto (rispettivamente 31 e 30). Si tratta quindi, come contro il Perugia, ultimo avversario affrontato dai romagnoli, di una partita particolarmente dedicata in ottica play off. I bianconeri sono reduci dal successo (2-1) interno con il Carpi.
All’andata, il 29 settembre al “Del Duca”, vinse il Rimini 1-0 grazie alla rete di Parigi al 28′ della ripresa.
Il trittico casalingo dei biancorossi si chiuderà martedì sera con la semifinale di ritorno di Coppa.
Calcio d’inizio di Rimini-Ascoli sabato alle 19:30.
Se vuole rispondere, perché non si è presentato in sala stampa nel post Rimini-Perugia? “Io credo che siano cose che succedono – attacca l’allenatore del Rimini F.C., Antonio Buscè, alla vigilia -. Ero non agitato, sarebbe eccessivo dire così, però ho preferito non parlare perché dopo una grande partita fatta con il Perugia… sono fatto anch’io di carne ed ossa e quindi sono un essere umano. Ci può stare, ma non è la fine del mondo. Se qualcuno avesse pensato qualcosa di diverso assolutamente no”.
Il Rimini avrà due partite fondamentali nel giro di quattro giorni. “Lo sappiamo anche noi, perché di riffa o di raffa qualcuno pensa alla partita col Trapani. Io cerco sempre di deviare perché la prima partita importante è con l’Ascoli domani. Infatti, in questa settimana si parlava anche della gara col Trapani, anche per strada, qualche tifoso che mi ha incontrato, perché è un altro impegno importante per cercare di scrivere un po’ di storia di questo club. Però c’è prima il passaggio con l’Ascoli, che è una squadra in salute perché era partito un po’ così e così, adesso è nei play off, ha cambiato qualche giocatore, ha fatto una piccola rivoluzione a livello di mercato, sono arrivati alcuni giocatori, ha cambiato allenatore qualche giorno fa, quindi è normale che vogliano fare qualcosa d’importante da qui alla fine del campionato. Io, quello che ho detto ai ragazzi stamattina, voglio pensare prettamente a noi, voglio pensare a quello che devono fare i miei ragazzi, con il rispetto di chi andiamo ad affrontare, però credo che il vero problema siamo noi. Quindi la priorità è quello che dobbiamo fare noi domani sera quando affrontiamo l’Ascoli, questa deve essere un’unica direzione dove la squadra deve andare. Quindi l’abbiamo preparata proprio sotto questo aspetto”.
In questi casi si pensa solo alla prima partita o si pensa anche alla seconda? “Assolutamente no. La squadra sta bene, anche stamattina durante la rifinitura, abbiamo fatto un po’ di partitine, vedo una squadra serena, vedo una squadra che comunque sa. Anche perché poi stiamo cercando di difendere quello che abbiamo fatto di buono finora. Se non erro sono tre mesi e mezzo-quattro mesi che siamo in zona play off, poi a volte un po’ più su o un po’ più giù, ma io credo che questa squadra stia facendo un grande percorso, un gran lavoro, i ragazzi lo sanno e sanno che devono stare sempre con i piedi per terra e lavorare in un certo modo perché appena abbassi la guardia è normale che ci siano gli avversari, che ci siano le altre squadre, che sono attrezzate e organizzate. Lo abbiamo visto: ogni partita non è mai semplice. Poi rimani con l’amaro in bocca quando meriteresti di portare il risultato pieno a casa e non succede, e quest’anno non è la prima volta, non ultimo con il Perugia. Però, ripeto: stiamo tranquilli, dobbiamo essere sereni, e dobbiamo cercare di fare quello che abbiamo fatto finora, dando magari quel pizzico in più che non è nell’impegno ma nell’attenzione: la concentrazione deve essere sempre alta perché a volte, anzi spesso, abbiamo pagato proprio per disattenzioni, che ci sono costate la partita. Il livello dobbiamo alzarlo lì, non nell’impegno perché a questi ragazzi non si può dire nulla”.
Sull’avversario. “L’Ascoli è una squadra che deve recuperare un po’ la prima parte di campionato, in cui ha avuto tante difficoltà. Ha giocatori esperti, che hanno fatto anche categorie superiori. Quindi sappiamo di affrontare una squadra che giocherà anche d’esperienza, con giocatori di qualità. Noi dobbiamo solo avere grande rispetto per tutte le squadre che noi affrontiamo, sapere quello che dobbiamo sapere, ma, come ho detto prima, il problema siamo noi perché se pensiamo troppo agli altri e non pensiamo a quello che dobbiamo fare diventa un problema. Io ho visto una squadra serena, nonostante il risultato con il Perugia che, ripeto, sarebbe potuto essere un risultato pieno perché c’è stata una prestazione molto molto importante. Il rammarico c’è perché ci teniamo tutti a fare bene, ci teniamo tutti a cercare di fare sempre di più. E quando succede che in qualche partita, come con il Perugia, non riesci a portare a casa il risultato pieno pur meritandolo è normale che rimane sempre un po’ d’amaro in bocca. Ma i ragazzi hanno reagito alla grande: in questa settimana si sono allenati bene, qualcuno che era un po’ indietro ha fatto bene in questi dieci giorni, quindi avrò qualche soluzione in più”.
Sull’ultimo arrivato in casa biancorossa: Simone Leonardi, in prestito dalla Sampdoria. “Simone è un ottimo profilo, io non l’ho mai incontrato in Primavera, me ne hanno parlato bene, non lo conoscevo, ma guardandolo in questi giorni è un ragazzo che ha colpi importanti, si deve mettere in condizione perché lascia i campionati di settore giovanile per approdare ad un campionato di adulti. Io lo vedo concentrato, un ragazzo che si è messo già a disposizione sin dal primo giorno. Speriamo tutti che ci possa dare una mano”.
Quattro gli assenti in casa biancorossa. “Mancheranno Brisku, Accursi, Cernigoi e Semeraro. Falbo e Gorelli sono rientrati”.
I CONVOCATI IN CASA RIMINI CALCIO
LA 26a GIORNATA DEL CAMPIONATO DI SERIE C GIRONE B E LA CLASSIFICA