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Buscè: “Il Rimini stasera ha fatto una grande partita”

Le interviste al termine di Rimini-Ascoli 2-0 (leggi notizia).

Mirko Cudini, allenatore dell’Ascoli Calcio 1898 F.C. Come commenta questa partita? “Questa partita? Sinceramente queste due partite perché fin quando c’è stata parità numerica in campo credo che ci sia stata partita, nel senso che abbiamo fatto quello che dovevamo fare, abbiamo concesso poco al Rimini, che in casa soprattutto è una squadra molto pericolosa, che ha molta spinta sugli esterni e molta densità in area, quindi abbiamo concesso poco, abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Avremmo potuto farlo meglio sicuramente, però devo dire che fino alla fine del primo tempo la mia squadra si è espressa come dovevamo. Poi è normale: quando capitano episodi come quello che è capitato secondo me è normale che possano spostare gli equilibri. Il modo di giocare del Rimini nel secondo tempo ci ha fatto abbassare ancora di più, con il palleggio che hanno, e quindi era tutto più difficile. Gli episodi: il gol e soprattutto il calcio di rigore, è chiaro che poi hanno chiuso la partita”.

Come ha visto l’episodio dell’espulsione del suo giocatore Marsura in chiusura di prima frazione? “Sinceramente non vorrei entrare sull’argomento perché c’è sempre qualcosa che non va magari oppure c’è qualcuno che cerca alibi. Alibi non li cerchiamo di certo: non li do ai giocatori, figuriamoci se li cerco io, però diciamo che per la condotta che aveva avuto l’arbitro nell’arco di tutto il primo tempo credo sia stato un rosso molto ma molto generoso. Ha ammonito il nostro giocatore dopo sei falli avversari, e al nostro primo fallo ha ammonito. Quindi, una gestione secondo me non molto corretta nel primo tempo conclusa nel peggiore dei modi con un’espulsione che avrebbe potuto evitare sicuramente”.

Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C. “Ci voleva un po’ per il morale, ci voleva per i ragazzi. Abbiamo dato continuità alla buonissima prestazione che abbiamo fatto con il Perugia il turno precedente. Ancora una dimostrazione da parte di questa squadra nei momenti difficili, nonostante prestazioni comunque importanti. Poco tempo fa avevo detto, per fare un esempio, che la Lucchese, con la quale avevamo fatto una buonissima partita, concedendogli due tiri in porta, avrebbe fatto bene e oggi è andata a Milano e ha vinto 2-0. D’altronde il risultato a volte nasconde anche tante situazioni negative: quando si vince va tutto bene e quando si perde, anche se si fa una buonissima prestazione, si rimane sempre con l’amaro in bocca. Io ho sempre detto che quando ci sono le prestazioni vuol dire che la squadra è sempre sul pezzo nel giocare a calcio, cerca anche nei momenti difficili della partita di buttare la palla il meno possibile e di trovare soluzioni. Oggi la squadra ha dimostrato tutto il lavoro che sta facendo, tutte le nozioni che noi cerchiamo di dare durante la settimana, poi raccogliamo i frutti con prestazioni e risultati. Io dico sempre che dietro la prestazione possiamo fare cose importanti, se non ci sono le prestazioni magari vinci una partita o due, però dopo diventa difficile “.

Mister Cudini ha parlato di due partite: prima e dopo l’espulsione di Marsura. “Noi abbiamo tenuto il campo per tutta la durata della partita. Se non erro Colombi ha fatto una parata su un tiro di 30 metri. Noi abbiamo tenuto sempre il pallino del gioco, è normale che quando sei in serata sì, dove i ragazzi stanno bene e cercano di essere positivi per tutta la partita, quando hai l’intensità alta, prendi il sopravvento sull’avversario, soprattutto stasera con un uomo in più. Ma ripeto: anche undici contro undici non avevamo mai sofferto. Noi con la Torres abbiamo fatto una grande partita in dieci e abbiamo recuperato la partita, contro la Spal uguale. Non ultimo la Sampdoria che vince in dieci contro il Cosenza. Quindi sono luoghi comuni per dire che siamo rimasti in dieci e siamo stati penalizzati. Anche a noi è successo: ho citato due esempi che ci sono successi, ma abbiamo risposto alla grande. Secondo me il Rimini stasera ha fatto una grande partita sotto tutti i punti di vista, ho visto la positività dei giocatori nel cercare le giocate, propositivi, sempre andando ad aggredire in avanti, e raccogli poi ciò che ti meriti. Noi meritavamo la vittoria già con il Perugia, e non è arrivata, oggi raccogliamo qualcosa di dolce dopo l’amaro in bocca della partita col Perugia”.

Il Rimini è cresciuto nelle ultime due giornate per la costruzione di gioco e le occasioni create. Ha inciso una maggiore qualità del centrocampo con l’inserimento di Malagrida nell’undici di partenza? “La qualità in mezzo al campo c’è sempre stata, ora sono due partite ho messo in mezzo Malagrida, perché qualche giocatore che ha fatto più partite e più minutaggio ha un po’ più di stanchezza, e ci sta. Io ho sempre detto che è fisiologico: quando tu cerchi sempre di avere l’intensità alta, di andare ad aggredire l’avversario, non ti risparmi mai, cerchi sempre di fare la partita per cento minuti, arrivano quelle 5-6 partite in cui sei meno brillante, ma io non ho fatto mai drammi per questo, perché sono situazioni dove non vinci e non perdi. Perché quando fai 4 o 5 pareggi consecutivi e ci metti poi una vittoria quei pareggi diventano molto molto importanti. Qualche critica è arrivata a questa squadra, ma sono critiche che non hanno mai toccato la testa dei ragazzi. Solo chi vede come si allenano questi ragazzi durante la settimana capisce cosa voglia dire avere un gruppo così, capisce cosa significhi un gruppo di ragazzi di questo spessore. Io ho sempre detto che bisogna fargli degli elogi perché questi ragazzi non si sono mai risparmiati. Abbiamo cambiato qualcosina, abbiamo qualche scelta in più, e sono contento perché arrivi a un punto dove chi metti metti fa la prestazione, e questo per un allenatore è molto importante”.

In precedenza, con meno scelte, il Rimini aveva meno possibilità di giocare in maniera così propositiva? “Stare abbottonati è stato palese col Pescara, noi con il Pescara potevamo fare solo quello. Dopo quella partita mi hanno detto che sui social si è parlato di una partita difensivista e basta. Bisogna accettare anche questo, io vedo tante partite anche a livelli di Champions League: lo fa il Real Madrid, lo fa il Barcellona, lo fa il Manchester City, e lo può fare anche il Rimini. Mezzora, 40 minuti, 50 minuti a stare lì e cercare qualche ripartenza. Questa squadra ha fatto finora numeri importanti: oggi, se non erro, è il 13° clean sheet, ha fatto 30 gol, quindi non è una squadra che sta lì, questa squadra ha fatto tanti gol, stasera 2-0 con l’Ascoli. Con il Perugia avrebbe potuto essere uguale. A volte dietro una sconfitta o una vittoria c’è il mondo, perché si perde o si pareggia, ma la squadra ha giocato bene, ha fatto tutto quello che poteva fare, e magari tutti sono scontenti, e arrivano le critiche ingiuste. Quando si vince, anche se giochi male, siamo tutti contenti. Io non la penso così”.

Rimini-Ascoli 2-0, il dopogara

Antonio Cioffi, attaccante del Rimini F.C. (autore del gol del 2-0 su rigore). “È successo che abbiamo avuto un rigore a favore, il nostro rigorista è “Jack” Parigi. Gli ho chiesto se potevo calciarlo. Ho la fortuna che ho trovato un grandissimo gruppo, oltre che di colleghi, di amici sia dentro che fuori dal campo, sono tutti grandissimi prima persone poi calciatori. Ho chiesto a “Jack” di poterlo calciare e me lo ha fatto calciare, quindi lo dedico a lui”.

Un gol che ci voleva. “Oltre agli infortuni che mi hanno fatto stare fermo io ho sempre dato il massimo sia in allenamento che in partita, delle volte va bene delle volte non va bene. Ci voleva questo gol per sbloccarmi”.

E ci voleva la vittoria per restituirvi fiducia. “È stato un periodo un po’ così, però comunque non abbiamo mai perso, tralasciando l’Entella, abbiamo sempre portato qualcosa a casa. Veniamo da mille trasferte, con la settimana tipo abbiamo preso un po’ di brillantezza nelle gambe e di lucidità”.

Martedì sera c’è il Trapani. “Noi prepariamo ogni partita come una finale, per noi ogni partita è come fosse l’ultima. Diamo tutto in allenamento, ora pensiamo al Trapani, poi penseremo all’altra partita di campionato”.

Gianluca Longobardi, difensore del Rimini F.C. “Siamo contenti della vittoria, siamo molto felici, la vittoria era già nell’aria dalla scorsa settimana nella partita contro il Perugia, che non è andata a nostro favore e ce la siamo cavati con un pareggio. Oggi la partita è andata un po’ dalla parte nostra con l’espulsione, ma siamo rimasti con i piedi per terra, non abbiamo messo frenesia in campo, abbiamo continuato a fare il nostro gioco e alla fine questo ci ha fatto vincere la partita”.

Quanto era importante tornare a vincere? “Era da un po’ che mancava la vittoria, siamo contenti anche per l’ennesima volta con la porta inviolata, un’altra cosa che ci rende contenti. Già contro il Perugia avremmo meritato la vittoria. Vorrei dire che queste settimane le abbiamo sfruttate al meglio, anche perché c’è stata la settimana tipo sia con il Perugia che con l’Ascoli. Già dalla prossima torna il tour de force. Vediamo cosa ci aspetta”.

Quanto pesano questi tre punti contro un’avversaria diretta per un posto tra le prime dieci? “La classifica la facciamo guardare agli altri, noi pensiamo sempre partita dopo partita. Certo, se uno vuole guardare la classifica sono tre punti molto importanti. In queste ultime partite eravamo un po’ amareggiati perché siamo tornati solo con un punto, questa settimana torniamo con tre punti e questo ci deve dare la forza per continuare su questa strada”.

Martedì sera la semifinale di ritorno della Coppa Italia di C con il Trapani. “È una partita a questo punto secca, dopo il pareggio dell’andata. Dobbiamo prenderla con leggerezza, dobbiamo andare in campo spensierati, continuando a fare il nostro gioco, lo stiamo facendo bene. Sono sicuro che martedì faremo una grande partita”.

A destra, a sinistra, braccetto. Sta giocando in diverse posizioni. “La mia duttilità è un po’ un aiuto alla nostra emergenza in questo momento, però sono sempre a disposizione del mister, della squadra, abbiamo un gruppo che ci fa sentire in ogni posizione sempre a nostro agio. L’importante non è dove ti mettono, l’importante è andare in campo con il piede giusto e fare la prestazione”.

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