Il Rimini gioca in posticipo con l'Arezzo. Tra i pali Ferretti
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Rimini-Arezzo è il posticipo della 28a giornata: si gioca al “Romeo Neri” di lunedì alle 20:30. I biancorossi vogliono continuare il loro ottimo momento fatto di otto risultati utili consecutivi tra campionato e Coppa Italia, di cui gli ultimi tre costituiti da vittorie. E un successo permetterebbe ai romagnoli di raggiungere in classifica i toscani a quota 40 (le due compagini sono infatti divise in classifica da sole tre lunghezze, con il Rimini a 37 con il -2 di penalizzazione).
Se il Rimini nelle ultime settimane vola l’Arezzo si è impantanato e dopo il facile 3-0 sul campo del fanalino di coda Legnago ha incassato tre sconfitte (con Pontedera, Ternana e Torres) e un pareggio (0-0 a Gubbio).
All’andata, il 13 ottobre, finì 1-1 con gli amaranto avanti con Ogunseye al 25′ della prima frazione e raggiunti al 10′ della ripresa dal gol del pari di Longobardi.
“Come sempre, è una partita difficile. Poi, come mi è successo di dire già più di una volta, io non credo nei momenti no perché ogni partita è buona per vincere, ogni partita è buona per fare un risultato positivo – attacca l’allenatore del Rimini F.C., Antonio Buscè, alla vigilia -. L’Arezzo verrà qua sicuramente per fare la partita. Poi non ci dimentichiamo che l’Arezzo è una squadra costruita per arrivare nei primi posti, adesso non so gli obiettivi veri e propri, però di sicuro l’Arezzo è stato costruito per arrivare nei primi 5-6 posti, ed è fisiologico che durante un’annata una squadra possa avere quelle 5-6 partite di difficoltà. Non ci dimentichiamo dei giocatori importanti che ha in rosa. Noi dobbiamo, come ho detto più di una volta, pensare a noi stessi, come a Ferrara, con tutti i problemi che la Spal può avere, ho detto: il problema siamo noi, nel e nel male. Quindi noi dobbiamo pensare a fare quello che sappiamo fare, senza inventarci nulla, senza andare a strafare, perché non porta a nulla, e a giocare nella semplicità e nella serenità per fare una partita di calcio, sapendo l’importanza di un risultato positivo, perché i ragazzi ne sono consapevoli, ma noi dobbiamo pensare a noi stessi e a cercare di fare il meglio possibile quello che sappiamo fare”.
Mancheranno i primi due portieri: Colombi e Vitali. “Sono le difficoltà che trovi durante un percorso. Questo è un problema, mai successo in tutti gli anni di calcio che ho fatto di avere in quattro giorni i due portieri K.O., per due contrasti con palla in mano, gli avversari sono andati dritti sui nostri portieri. Può succedere, bisogna accettarlo. Giocherà Luca (Ferretti, ndr), tranquillamente, si è allenato bene. È un ragazzo che comunque come terzo portiere ha fatto sempre delle sedute ottime, sempre in crescita, e quindi tranquillamente domani sarà lui a proteggere la nostra porta. È un ragazzo a cui vogliono bene tutti, ha stima e fiducia, quindi non vedo la necessità di rimarcare questo problema come se fosse un qualcosa di anormale. È il terzo portiere e giocherà lui con grande serenità”.
Chi altri mancherà? “Oltre ad portieri Colombi e Vitali, mancheranno Semeraro, Brisku, Cernigoi, Falbo e Jallow”.
Qual è la difficoltà maggiore in questo momento? Il Rimini potrebbe rilassarsi o è un timore che non ha? “Il Rimini non si rilasserà sicuramente. Noi dobbiamo andare forte e affrontare la partita come fosse l’ultima della stagione. Vogliamo raggiungere il nostro obiettivo e domani è una finale, come ho sempre detto ai ragazzi. Affrontiamo le competizioni nel miglior modo possibile, e sappiamo anche noi che di riffa o di raffa la classifica si guarda, ma l’importanza sappiamo qual è: vincere una partita in casa, dare continuità, e quindi ogni partita è quella giusta per fare questo. Però non deve diventare un’ossessione: bisogna avere pazienza perché è una squadra che magari nella difficoltà ci aspetterà, perché sono bravi nelle ripartenze, e quindi bisogna gestire quegli attimi senza avere la frenesia di andare per forza a fare gol, rimanendo scoperti a campo aperto, perché l’Arezzo ha degli attaccanti veloci. Se ci vengono a prendere un po’ più alti bisogna stare tranquilli nel giocare la palla a terra, perché siamo bravi a fare questo. Sono quei momenti della partita che se ti fai prendere dall’ossessione: “devo fare per forza questo” diventa un problema. Noi dobbiamo avere la serenità mentale per affrontare questa partita”.
Cambierà qualcosa rispetto all’undici iniziale anti Spal? “Credo che qualcosina possa essere fatto in qualche settore. Vediamo da qui a domani sera, abbiamo 24 ore. Sicuramente qualche elemento nuovo ci sarà rispetto a Ferrara”.
I CONVOCATI IN CASA RIMINI F.C.
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