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domenica 2 marzo 2025
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Rimini-Arezzo 0-2

Buscè: "L'Arezzo è venuto a Rimini per non giocare a calcio"

di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 6 minuti
lun 24 feb 2025 22:49 ~ ultimo agg. 25 feb 20:31
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Le interviste al termine di Rimini-Arezzo 0-2 (leggi notizia).

Giacomo Parigi, attaccante del Rimini F.C. “Diciamo che è stata una battuta d’arresto che ci fa male, perché sicuramente non abbiamo fatto la partita che avevamo preparato, che ci aspettavamo e che avevamo fatto nelle ultime 5-6 partite. Sicuramente siamo amareggiati. È vero anche che è una partita molto particolare perché loro l’hanno messa un po’ sull'”ignoranza”, diciamo così, poi con la nebbia penso si sia giocato un tempo effettivo di 45 minuti a dir tanto. Non sono scuse, però è stata una partita molto particolare, loro sono stati più bravi di noi a sfruttare quelle occasioni che hanno avuto. Si riparte e si lavora per preparare la prossima”.

Un Rimini diverso dalle ultime gare. “Non abbiamo sicuramente fatto una partita come eravamo abituati a fare le ultime. È chiaro che in una stagione ci sta steccare quelle 4-5 partite, e oggi è stata una di quelle purtroppo. Però si guarda avanti, ci rimbocchiamo le maniche e prepariamo la prossima”.

L’Arezzo ha fatto un po’ il Rimini: sono arrivati aggressivi, mentre questa volta voi non siete riusciti a rispondere con la stessa moneta. “Loro venivano da un periodo non positivo. Non credo tanto io a quelle cose, poi l’Arezzo è una squadra forte, stasera lo abbiamo visto, quando decidono di palleggiare palleggiano bene, e sono una squadra forte con giocatori forti. Noi sicuramente siamo entrati in campo non col piglio che avevamo nelle ultime partite, questo sì. Poi, ci sta, quelle partite in una stagione le puoi steccare e oggi non siamo stati gli stessi delle ultime partite”.

C’è il dispiacere per non aver fatto quel santino auspicato a questo punto della stagione? “Noi il saltino lo dobbiamo fare in tutte le partite, nel senso che non era questa la partita in cui dovevamo fare il saltino. È chiaro che questa era una partita importante perché saremmo andati ad agganciare l’Arezzo e penso che li avremmo anche superati se avessimo vinto. Quindi, sicuramente siamo molto amareggiati, dispiace tanto perché è una sconfitta che pesa, però dobbiamo andare avanti perché adesso ci sono altre dieci finali e dobbiamo vincerne il più possibile per arrivare in alto”.

Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C. “Io ho visto comunque una squadra, l’Arezzo, che è venuta a Rimini per non giocare a calcio. Ho visto una squadra che ha pensato soprattutto a rompere il gioco. Non ho visto un Arezzo che sotto l’aspetto del gioco ha messo sotto il Rimini, tant’è vero che con due tiri in porta ci siamo ritrovati con il risultato di 2-0 per loro. È anche vero che noi poi non siamo stati bravi a prendere delle contromisure. Ci può stare che perdi una partita, ci può stare che dopo un periodo importante perdi contro una squadra che comunque, come ho detto anche in conferenza stampa prima della partita, è costruita per fare un altro tipo di campionato. Sapevamo di affrontare queste difficoltà e questa sera lo abbiamo visto. Qualche situazione in più secondo me avremmo potuta farla, soprattutto quando avevamo noi il possesso palla, e ho visto tanti errori. E quindi ci sta, non voglio fare tragedie perché il calcio è anche questo. E quindi con grande serenità e tranquillità pensiamo già alla prossima, capitolo chiuso l’Arezzo, e facciamo tesoro di queste sconfitte”.

Il Rimini aveva subito un solo gol nelle ultime otto partite giocate, questa sera ne ha subiti due. “Sui gol, l’ho detto anche prima, avremmo potuto fare qualcosa in più. In effetti abbiamo sbagliato la pressione sia sul primo che sul secondo. Abbiamo letto male e quindi ci sta perché poi devi tenere conto che gli avversari hanno giocatori importanti, di qualità, e che magari se li lasci calciare in maniera pulita ti fanno gol. Ripeto: non voglio fare un dramma per questa sconfitta perché sarebbe troppo riduttivo buttare via tanto lavoro per una sconfitta. È arrivata comunque in un momento in cui ci può stare perché già da un po’ di tempo si sente parlare della finale di Coppa Italia. Non ne voglio parlare, è quello che sto cercando di dire ai ragazzi, perché poi distogliamo l’attenzione da quello che ci interessa ora, che è il campionato, perché da qui alla finale di Coppa Italia c’è quasi un mese. Credo che bisogna pensarci il meno possibile perché poi le partite di campionato arrivano durante la settimana e magari si può pensare: “sì, abbiamo fatto un bel lavoro conquistando la finale di Coppa Italia”. Ci sono le partite di campionato che hanno un’importanza diversa, e quando poi avremo modo di giocare la finale di Coppa Italia daremo importanza a quelle due partite. Bisogna pensare ora alla prossima partita, che andremo a giocare su un campo difficile (domenica il Rimini andrà a far visita alla Pianese, ndr). Questa partita ci deve dare forza ancora di più perché basta mollare un attimo, che può essere anche fisiologico, che inciampi in brutte giornate. Diamo merito comunque anche all’Arezzo perché, ci mancherebbe, è venuto a fare la sua partita e alla fine ha avuto ragione”.

Questa volta non si è vista la reazione dopo il gol subito. “Assolutamente sì. Sembra strano, sono d’accordo. È quello che ci siamo detti prima, quando ho parlato con lo staff: non c’è stata una reazione forte di questa squadra. A volte anche quando abbiamo perso delle partite per almeno 20 minuti-mezzora questa squadra ha cercato di fare qualcosa in più, stasera non c’è stata questa reazione. Ma ripeto: ci può stare, non è una scusante, ma queste partite ci devono servire proprio per farci crescere a livello mentale, a livello caratteriale. Infatti questa sera quello che è mancato è soprattutto la qualità: tanti passaggi sbagliati, tante uscite sbagliate, tante situazioni in cui loro magari arrivavano un po’ in ritardo nel pressare e abbiamo sbagliato la scelta, quindi serata storta che accantoniamo ma che ci deve dare comunque la consapevolezza che quando succedono questo tipo di partite bisogna accantonarle ma ci devono dare una reazione importante per la partita successiva”.

La classifica la guardate poco, ma non ha l’impressione che tutte le volte che c’è la possibilità di fare un salto in più manchi qualcosa? “La classifica si guarda, io vedo che anche i ragazzi quando sono a fine partita guardano quello che hanno fatto le altre squadre. Fa parte del lavoro, però io non credo che ci andiamo a fossilizzare sulla classifica. Stasera se avessi vinto avresti agganciato l’Arezzo in classifica, ed era importantissimo. Ma questo non ci deve creare degli alibi. Non ci siamo riusciti, ma davanti avevamo una squadra costruita per fare un altro campionato rispetto al nostro, una squadra costruita quantomeno per arrivare nelle prime cinque posizioni in classifica, e lo abbiamo visto perché ha giocatori importanti, giocatori che hanno un passato importante alle spalle, gente che gioca da tanti anni, che ha qualità e fisicità. Quindi, ripeto, diamo meriti anche agli avversari quando vincono, bisogna trovare le cose negative per migliorare, e diamo atto che questi ragazzi finora veramente hanno fatto un grande cammino. Non facciamo drammi, adesso la nostra testa va sicuramente alla prossima partita”.

Rimini-Arezzo 0-2, il dopogara

Alessandro De Vitis, difensore del Rimini F.C. “È stata una partita non brillante, secondo me dal punto di vista della prestazione forse tra le peggiori, non era mai capitato di avere quella sensazione dal campo di essere un po’ passivi, un po’ arrendevoli. Quindi è stata una prova a mio avviso incolore su tanti fronti. Il risultato è una conseguenza: penso che non ci sia da recriminare niente, penso che l’Arezzo abbiamo meritato oggi di vincere”.

Stasera siete stati infilati anche abbastanza facilmente, avete prestato maggiormente il fianco ai vostri avversari, che hanno tirato tre volte in porta e segnato due gol. “C’è anche da dire quello. Alla fine non mi sembra che il nostro portiere sia stato impegnato tante volte, però due situazioni dove forse siamo stati un po’ leggeri, cosa che negli ultimi due mesi non ci era capitato perché davamo la sensazione di grande solidità, situazioni che vedremo domani o in settimana per capire in cosa avremmo potuto fare meglio. Perché poi secondo me non abbiamo subito più di tanto. È vero che non abbiamo fatto una prestazione brillante, ma non è che siamo stati dominati. Abbiamo fatto secondo me male dal punto di vista temperamentale, caratteriale. Non eravamo noi: dal campo si aveva la percezione che non era la squadra gagliarda e brillante degli ultimi due mesi: un po’ in ritardo nei contrasti, un po’ leggeri. Speriamo che sia stato un incidente di percorso, una prestazione incolore come forse nell’arco del campionato ne sono capitate poche. Non dobbiamo fare l’errore di sentirci belli perché veniamo da un periodo importante con una finale di coppa conquistata e comunque con risultati importanti, dobbiamo continuare a lavorare con grande umiltà e con grande intensità, come stiamo facendo, e riproporre quelle che sono le nostre armi già dalla prossima partita, ovvero grande intensità, che poi nell’intensità e nel ritmo vengono fuori quelle che sono le nostre qualità, che sono qualità anche importanti secondo me. Però non possiamo venir meno da quel punto di vista”.

Quale dei due gol la fa arrabbiare di più? “Il secondo l’ho rivisto al volo, è anche vero che non si riesce a capire molto perché dalle immagini, con la nebbia che era calata nel secondo tempo, si vede veramente poco. Però è quello che dà più fastidio perché era una situazione dove eravamo schierati e siamo stati leggeri, non è una situazione che nelle altre partite si era mai verificata. Bisogna capire se c’è stato un errore di qualcuno, un errore sicuramente della linea in generale, non ci siamo mossi bene perché da una palla scoperta sono andati a fare gol con un passaggio, quindi sicuramente qualcosina abbiamo sbagliato”.