Pino crollato a Riccione. Esposto in procura delle civiche di centrodestra
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Un esposto in procura e presso i forestali del Carabinieri per far luce sulle cause che hanno portato venerdì al crollo di un grosso pino su via dei Mille a Riccione, nel tratto dove c’è il cantiere per il rifacimento del marciapiede. A presentarlo solo le civiche di centro destra che chiedono di appurare se “vi siano state negligenze tali da poter prefigurare anche, eventualmente, reati penali” spiega il segretario delle civiche, l’avvocato Fabrizio Pullè. “Appare infatti davvero singolare – aggiunge Pullè – che un pino che dimora da più di 50 anni in quel luogo, anche in assenza di importanti raffiche di vento, “decida di cadere” proprio nel momento in cui, in quel luogo, sono in corso dei lavori di ripristino del marciapiede comunale lì insistente. Ed appare ancora più singolare che il Comune, con un intempestivo comunicato stampa del giorno stesso, “avverta” che si erano accertati anche altri due pini come pericolanti, procedendo poi ad un abbattimento urgente per almeno per uno di essi“. Il segretario delle civiche ricorda anche le segnalazioni dei cittadini in merito agli interventi sulla base dei pini ed alle loro radici e spiega che il “comunicato stampa del Comune di Riccione, ha acuito sospetti e “distinguo” più che chiarire effettivamente ciò che è accaduto“.
La nota di Fabrizio Pullè, segretario civiche di centro destra
In merito alla caduta del Pino del 14 febbraio 2025 sulla via dei Mille a Riccione, proprio all’interno del cantiere per il rifacimento del marciapiede stradale, le liste civiche non possono esimersi, per il rispetto del loro ruolo di principale forza di minoranza in consiglio comunale e per il rispetto dei propri elettori, di depositare un esposto presso la Procura della Repubblica di Rimini e presso Il Gruppo Forestale dei Carabinieri della Provincia di Rimini, al fine di richiedere una attenta verifica delle problematiche sottese alla caduta di tale pino, ed al fine di una specifica richiesta di verifica se, nell’agire, vi siano state negligenze tali da poter prefigurare anche, eventualmente, reati penali.
Appare infatti davvero singolare che un pino che dimora da più di 50 anni in quel luogo, anche in assenza di importanti raffiche di vento, “decida di cadere” proprio nel momento in cui, in quel luogo, sono in corso dei lavori di ripristino del marciapiede comunale lì insistente. Ed appare ancora più singolare che il Comune, con un intempestivo comunicato stampa del giorno stesso, “avverta” che si erano accertati anche altri due pini come pericolanti, procedendo poi ad un abbattimento urgente per almeno per uno di essi.
Francamente, non comprendiamo come un intervento minimale ad un marciapiede, e che non coinvolge il rifacimento del piano stradale ma solo l’area del marciapiede, possa portare alla urgente verifica di abbattimento di tre pini, di cui uno, guardacaso, crollato da solo.
O i pini in questione erano già considerati pericolanti, oppure, se sono divenuti pericolanti dopo l’intervento al marciapiede, ciò potrebbe prefigurare che l’intervento per il corretto ripristino del marciapiede possa aver toccato l’impianto radicale dei pini stessi, magari con un taglio delle radici, che potrebbe aver provocato l’instabilità dei pini.
Atteso che più cittadini hanno segnalato, nei giorni precedenti, alcuni interventi intorno alla base dei pini ed alle loro radici, ed in ragione del pericolo causato dalla improvvisa e rovinosa caduta sul Viale dei Mille del predetto Pino (che non solo ha interrotto la circolazione stradale, ma anche quella del Metromare, causando pertanto anche una interruzione di pubblico servizio), occorre fare piena luce su quanto accaduto, per la tutela dei cittadini in primis, per la tutela del verde pubblico comunque.
Chi di dovere, potrà verificare se tutte le norme siano state correttamente seguite nel caso di specie, e se, soprattutto, gli interventi sui pini non abbiano interessato le radici dei medesimi, compromettendo la stabilità degli alberi.
Il comunicato stampa del Comune di Riccione, ha acuito sospetti e “distinguo” più che chiarire effettivamente ciò che è accaduto; in assenza di risposte chiare e precise dell’amministrazione comunale, ed in ragione della tutela degli interessi dei cittadini, riteniamo sia corretto procedere mediante il deposito dell’esposto sopra evidenziato, affichè gli organi dello Stato preposti, possano verificare se vi siano state delle irregolarità nell’esecuzione dei lavori.