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Offese sessiste all’ex consigliera Sensoli, Paesani evita il processo con le scuse pubbliche

Da sx Raffaella Sensoli e Lucio Paesani

Era stato rinviato a giudizio per diffamazione nei confronti di Raffaella Sensoli (ex consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e attuale membro del Cda di Start Romagna) e questa mattina si sarebbe dovuto aprire il processo davanti al giudice monocratico del tribunale di Rimini. Invece Lucio Paesani, imprenditore riminese ed ex candidato sindaco, attraverso i suoli legali, gli avvocati Paolo Righi e Alessandro Pierotti, ha trovato un accordo con il legale della Sensoli, Cristian Brighi, per la remissione della querela e la conseguente estinzione del reato. Accordo che prevede delle scuse pubbliche alla Sensoli, apparse sul profilo Facebook di Paesani, e una donazione di mille euro a favore dell’associazione per uomini violenti “Dire Uomo”, così come indicato dall’ex consigliera.

Nel luglio del 2022 Paesani aveva commentato il post di un utente in cui era comparso il nome della Sensoli, rivolgendo pesanti insulti sessisti proprio all’ex consigliera. Che, contattata da noi telefonicamente, ha spiegato: “Per me non è mai stata una questione di soldi, ma di principio. La critica, anche feroce ci sta, ma il rispetto non deve mai venire meno. Bisogna finirsela di insinuare che se una donna fa carriera è perché in cambio si è prestata a compiere favori sessuali, non ci si deve più permettere. Spero che la mia azione legale possa essere d’aiuto ad altre donne destinatarie di insulti sessisti a denunciare e che magari possa indurre gli utenti social a riflettere prima di offendere e insultare gratuitamente qualcuno. I social non sono terra di nessuno.

Ieri, in serata, erano poi arrivate anche le scuse pubbliche di Paesani: “Mi sento in dovere di porgere le mie scuse all’ex consigliera regionale Raffaella Sensoli per quanto da me pubblicato nel luglio del 2022, per aver utilizzato termini offensivi, travalicando il legittimo diritto di critica politica che stavo esercitando”.

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