E’ stato presentato questa mattina, sul palco del Mamì Bistrot a Rivabella, l’iniziativa Valore Romagna: il nuovo sistema territorio ha l’obiettivo di rilanciare e stimolare l’economia di prossimità, oggi fortemente indebolita dalla globalizzazione e dalle nuove abitudini di consumo.
Attualmente attivo come progetto pilota negli 11 Comuni della Valmarecchia, in due anni ha generato un volume di affari da quasi 2 milioni di euro, con 130 attività commerciali e 4500 utenti registrati sul sito www.valoreromagna.com. Numeri che hanno spinto la startup riminese Valore Locale srl ad allargare il proprio bacino, con il supporto di CNA, Confartigianato, Confcommercio Marche Nord e Banca Malatestiana.
Dal 1 marzo 2025 il circuito apre ufficialmente anche su Rimini. Valore Romagna nasce per proteggere l’economia di territorio, con la stessa filosofia che ha ispirato la SMaC card di San Marino. In un contesto storico complicato, in cui il commercio locale è sempre più insidiato dai colossi del mercato, l’obiettivo è dare nuovi
strumenti al commercio di prossimità mettendo a sistema tutte le componenti di un territorio: economia, cultura, eventi, sport e scuola.
“Quello che il territorio concede, resta con certezza sul territorio: questo è da sempre lo slogan di Valore Romagna”, dichiara Simone Bertozzi, uno dei soci fondatori della startup. “L’unico modo per proteggere l’economia locale è un sistema che vincoli quel denaro al territorio, proprio come hanno fatto a San Marino. Ad ogni acquisto locale scatta una ricarica, quindi uno sconto sotto forma di cashback che la persona può rispendere soltanto
all’interno del circuito. Oggi oguno di noi, grazie ad uno smartphone, può fare acquisti multipli direttamente dal divano di casa, difficile invertire la rotta e bloccare lo strapotere di Amazon e dei mega store. Quello che invece possiamo e dobbiamo fare è dare un’alternativa locale, fisica e conveniente di territorio. Dire “compriamo locale” non basta più, bisogna creare le condizioni per fare in modo che questo avvenga”.
Ma Valore Romagna non sarà soltanto un circuito di negozi. “Mettere a sistema il territorio, significa far dialogare tutte le sue componenti per generare un valore che sia davvero circolare”, spiega Marco Fratta, altro socio fondatore insieme a Bertozzi e al programmatore Basilio Martorana. “Partiremo finanziando sport e scuola, due pilastri
della nostra comunità. Come? Con Valore Romagna ogni acquisto sul territorio, anche un semplice caffè, produrrà automaticamente un bonus in denaro per questi due comparti, con la stessa logica che li ha portati a stringere negli anni partnership durature con i colossi del mercato, da Amazon a Decathlon, da Conad a Esselunga. Anche noi vogliamo aiutare le società sportive e la didattica a Rimini, ma con una logica di territorio: più consumi nelle botteghe locali, più vantaggi per tutti. Con un solo acquisto si risparmia, si aiuta lo sport e si aiuta la scuola. Un progetto che ha davvero l’ambizione, non solo virtuale, di mettere il territorio riminese finalmente a sistema per renderlo più forte. Anche gli eventi e la cultura troveranno spazio in questo meccanismo circolare, con la prospettiva futura di trasformarlo in una leva per il nostro turismo.”.