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inchiesta delle fiamme gialle

Il fallimento dell'ex Cocoricò si chiude con un patteggiamento e un'archiviazione

In foto: il palazzo di giustizia di Rimini
il palazzo di giustizia di Rimini
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 13 feb 2025 19:32
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Questa mattina davanti al gup di Rimini, Raffaele De Florio, si è chiusa con il patteggiamento di Mirco Palazzi a un anno e 6 mesi, pena sospesa, la vicenda della vecchia gestione della discoteca Cocoricò e della costola relativa alla Rimini Calcio, sotto la gestione di Fabrizio De Meis. L’indagine del Nucleo di polizia Economico finanziaria delle fiamme gialle di Rimini, risalente al 2022, era coordinata prima dal pm Paolo Gengarelli, poi dal pm Daniele Paci, e aveva investito le società Gruppo Cocoricò S.r.l., Mani Avanti S.r.l., A.C. Rimini 1912 S.r.l. e Titilla Beach Club S.r.l. con imputazioni varie a carico dei quattro indagati, nelle rispettive qualità di amministratori, anche in concorso tra loro, per reati fallimentari e tributari.

Palazzi, riccionese di 56 anni, difeso dall’avvocatessa Francesca Lotti, era imputato, nella qualità di amministratore unico della Titilla Beach Srl, per bancarotta fraudolenta per pagamenti preferenziali di circa 8mila euro e di bancarotte semplici per aggravamento del dissesto, essendosi astenuto, secondo l’accusa, dal richiedere il fallimento. Tra i reati a lui contestati anche la tenuta in modo incompleto e irregolare dei libri e delle altre scritture contabili obbligatorie.

“Considero questo patteggiamento tombaleha dichiarato l’avvocatessa Lottiuna definitiva uscita di scena da parte del mio assistito dal mondo della notte che, pur avendogli, in un tempo lontano, restituito fama e successi, lo ha portato, suo malgrado, nella fase finale ad una vicenda caotica e impensabile di cui si è sempre dichiarato estraneo ma che, per evitare un processo lungo e complesso, lo ha condotto ad una scelta processuale di questo tipo preciso che il patteggiamento di Palazzi è a pena inferiore a quella a suo tempo applicata, sempre con patteggiamento, a De Meis”.

Ha ottenuto invece uno stralcio per l’archiviazione Angelo Palmas, 54enne imprenditore napoletano, al quale venivano contestati una serie di reati fallimentari in quanto amministratore delegato dell’allora A.C. Rimini 1912 Srl. Palmas si è difeso nel merito sottoponendosi ad interrogatorio in sede di avviso di conclusione delle indagini e fornendo documentazione difensiva utile a ricostruire la sua totale estraneità ai fatti. Il suo difensore, l’avvocato Alessandro Catrani, ha espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto.

Fabrizio De Meis, difeso di fiducia dall’avvocato Nicola Mazzacuva del Foro di Bologna, aveva già a suo tempo definito il procedimento con patteggiamento a un anno e 10 mesi davanti al gip di Rimini, Vinicio Cantarini. Pendevano a suo carico imputazioni, relative alle società Gruppo Cocoricò S.r.l., A.C. Rimini 1912 S.r.l. e Mani Avanti S.r.l., di reati fallimentari (bancarotte fraudolente per distrazioni di oltre 350mila euro in due casi, di oltre 60mila e 70mila euro in altri) e di reati tributari.

Unica posizione ancora aperta quella di Emanuele Fedele, difeso dagli avvocati Rossella Guerni Rocco del Foro di Pavia e Federica Battistoni del Foro di Ancona, che il prossimo 4 giugno comparirà davanti al gup di Rimini per l’udienza preliminare.