Il coraggio di una mamma: scappa col figlio e denuncia l'ex violento
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Ha resistito per due anni a insulti di ogni tipo, a scenate di gelosia immotivate, ad aggressioni con tanto di mani al collo e testa schiacciata contro il muro, a minacce di morte ripetute durante i vari litigi. Vittima di maltrattamenti in famiglia una donna di 37 anni del Riminese, che più volte ha cercato di giustificare l’ex compagno convivente, un connazionale di 47 anni, violento e spesso ubriaco. Nel corso della loro relazione, oggi terminata, ci sono stati molteplici episodi di violenza psicologica e fisica. Che sono aumentati quando l’uomo ha scoperto che la 37enne lo aveva denunciato ai carabinieri.
Lei, per paura, è stata costretta ad andarsene di casa e a rifugiarsi da un’amica portando con sé il figlio minorenne. Anche quando la loro storia è finita, il 47enne ha continuato a tormentarla. Per spaventarla le ha fatto addirittura credere di aver assoldato delle persone pronte a farle del male. “Vedrai cosa ti succede”, le aveva scritto in un messaggio. L’uomo, a cui nel frattempo è stato inflitto il divieto di avvicinamento, ora si trova a processo, difeso dall’avvocato Alberto Poli del Foro di Treviso. Nel corso della prossima udienza toccherà all’ex compagna comparire in aula (assistita dall’avvocato Diego Pensalfini del Foro di Rimini) per essere sentita e riconfermare le accuse nei confronti del 47enne.