Il 10 febbraio si celebrerà il Giorno del Ricordo, commemorazione civile nazionale con cui il Paese rinnova la memoria dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata. Una ricorrenza istituita solo nel 2004, a quasi sessant’anni dai drammatici fatti che accompagnarono l’abbandono dalle proprie terre degli istriani, dei fiumani e dei dalmati nel secondo dopoguerra nell’ambito delle complesse vicende che interessarono in quegli anni il confine orientale.
Giovedì 6 febbraio, alle ore 21.00 presso il Cinema Teatro Astra, andrà in scena lo spettacolo teatrale gratuito, aperto a tutta la cittadinanza, dal titolo “Sorelle”, di Alessandra Domeneghini, con Francesca Cecala e Swewa Schneider, per la regia di Sergio Maschera: la vicenda di due donne che si incontrano sullo sfondo della Storia, facendo emergere attraverso il loro dialogo i fatti salienti che portarono ai massacri, all’esodo e alla nascita della Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia.
Lunedì 10 febbraio, alle ore 10.00 sempre presso la sala di viale Paolo Guidi, gli studenti dell’I.C. “Rita Levi Montalcini ” parteciperanno alla conferenza dal titolo “Alle radici della violenza: breve e sanguinosa storia dei Balcani dal Medioevo al Novecento”, a cura di Andrea Santangelo. Un incontro che intende stimolare una comprensione critica e rispettosa – spiega l’Amministrazione Comunale – delle complesse vicende del confine orientale italiano e dei Balcani, fornendo ai ragazzi un basilare contesto storico: a partire da come le tensioni etniche, religiose e politiche di quella terra al di là dell’Adriatico si siano evolute, sedimentate, cristallizzate e radicalizzate nei secoli.
Le celebrazioni del Giorno del Ricordo culmineranno, sempre lunedì 10 febbraio, nella cerimonia in programma alle ore 12.00 presso il Giardinetto intitolato alle Vittime delle Foibe (via Panzini, angolo via Muggia). Qui, in memoria degli italiani vittime delle Foibe e delle sofferenze degli esuli giuliani, istriani e dalmati, avverrà la posa di una corona e di una targa, nonché l’inaugurazione di un’installazione commemorativa composta da pietra proveniente dall’Istria.