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Appello al Governo

Gas e luce, stangata sulle famiglie. Sadegholvaad: serve intervento straordinario

In foto: il sindaco Sadegholvaad
il sindaco Sadegholvaad
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 15 feb 2025 11:58
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Non solo un forte impatto sull’economia del Paese ma anche una vera e propria stangata sui bilanci delle famiglie. I rincari di energia elettrica e gas, che in Italia costano oltre il 40% in più di quanto avviene in Francia e in Spagna, si aggiungono ad una situazione già complessa. “In questi giorni – scrive il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaadin tutte le case stanno arrivando bollette molto amare. Ormai un bel pezzo dello stipendio e della pensione va a finire lì. E non possiamo pensare che tutto questo prima o poi non si scarichi sul settore dei servizi, turismo in testa. Senza soldi non si fa vacanza. Produttività in calo, stipendi che sono sempre gli stessi, inflazione spinta in alto dai costi dell’energia e bollette astronomiche: questa è una emergenza nazionale, altroché l’ennesima rottamazione delle cartelle per la quale il Governo starebbe per tirare fuori in fretta e furia 6 miliardi di euro!“. Il primo cittadino lancia un appello all’esecutivo: “occorre un intervento straordinario, come quello che si fece 3 anni fa immediatamente dopo l’inizio della guerra in Ucraina, per abbassare le bollette, sia ai cittadini che all’industria“. “Leggo che il Governo ci starebbe pensando ma i tempi non saranno brevissimi. Invito invece alla fretta. Sul tema dei prezzi e dei costi industriali anche i Paesi dell’area mediterranea ci stanno mortificando – conclude –. L’auspicio è che nei palazzi romani la consapevolezza di questa emergenza faccia finalmente breccia“.

L’intervento del sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad

Da 24 mesi consecutivi la produzione industriale italiana è in calo. Nel 2024 siamo a -3,5%, solo nel mese di dicembre il crollo è a -7,1%. Questi i dati Istat.

L’economia del Paese è precipitata ai livelli dei mesi del Covid, quelli del lockdown. Non sono numeri lontani.

A febbraio 2025 il costo dell’energia elettrica e del gas in Italia è superiore del 43 e 40 per cento rispetto a Spagna e Francia.

Pensiamo come questo handicap possa già pesare ora sulla competitività di tutta l’industria nazionale, turismo compreso. È come se i nostri operatori economici salissero sul ring della concorrenza internazionale combattendo con una mano legata dietro alla schiena.

Ma quello che, a mio avviso, non viene sottolineato abbastanza da una politica nazionale impegnata più a battibeccare su tematiche raramente in cima alle priorità dei cittadini italiani, è l’impatto del costo di luce e gas sulle famiglie del nostro Paese.

In questi giorni in tutte le case stanno arrivando bollette molto amare. Ormai un bel pezzo dello stipendio e della pensione va a finire lì. E non possiamo pensare che tutto questo prima o poi non si scarichi sul settore dei servizi, turismo in testa. Senza soldi non si fa vacanza. Produttività in calo, stipendi che sono sempre gli stessi, inflazione spinta in alto dai costi dell’energia e bollette astronomiche: questa è una emergenza nazionale, altroché l’ennesima rottamazione delle cartelle per la quale il Governo starebbe per tirare fuori in fretta e furia 6 miliardi di euro!

Occorre un intervento straordinario, come quello che si fece 3 anni fa immediatamente dopo l’inizio della guerra in Ucraina, per abbassare le bollette, sia ai cittadini che all’industria.

Leggo che il Governo ci starebbe pensando ma i tempi non saranno brevissimi. Invito invece alla fretta. Sul tema dei prezzi e dei costi industriali anche i Paesi dell’area mediterranea ci stanno mortificando.

L’auspicio è che nei palazzi romani la consapevolezza di questa emergenza faccia finalmente breccia.