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Fermati dalla finanza

Droga, soldi e documenti falsi. Gli affari nel dark web di tre romagnoli

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 15 feb 2025 10:33 ~ ultimo agg. 16:09
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Un giro d’affari da decine di migliaia di euro: dalle banconote contraffatte a documenti e titoli di studio fasulli fino ad arrivare alla droga. Tutto commercializzato, tramite il cosiddetto “dark web”, in Italia e in Europa partendo dalla Romagna. A finire in manette in una maxi operazione della Guardia di Finanza è stato infatti un 30enne di Morciano mentre due suoi coetanei della provincia di Forlì Cesena sono ai domiciliari. Tra le ipotesi di reato ci sono l’introduzione e spendita nel territorio dello Stato di banconote false, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti falsi, commercio di farmaci pericolosi per la salute pubblica, riciclaggio e autoriciclaggio. Si tratta dell’epilogo di un’articolata indagine partita dal monitoraggio della piattaforma Telegram e in particolare del canale “Le Banconote di Archimede”, attraverso il quale avvenivano le vendite con pagamenti in criptovalute o in euro canalizzate su conti correnti intestati a prestanome. Le indagini hanno coinvolto anche l’Agenzia europea EUROPOL e la polizia spagnola per le attività illecite perpetrate all’estero e tutte riconducibili ai tre romagnoli, gestori di diversi canali social e noti vendor del dark web. In appena tre mesi erano riusciti a commercializzare 10.000 banconote false. Sequestrati circa 14.000 euro in contanti e wallet di criptovalute contenenti circa 4 bitcoin dal valore stimato di 400mila euro. Disposto anche il sequestro preventivo di altri 115.000 euro. 11 i canali telegram usati dai tre che sono stati oscurati. Nella perquisizione a carico di uno dei tre soggetti sono anche stati trovati vari tipi di criptovalute tra cui Shiba Inu, DogeCoin e la nota criptovaluta DOGE lanciata da Elon Musk. Anche queste sono state sequestrate.

Droga, soldi e documenti falsi. Gli affari nel dark web di tre romagnoli

L’operazione condotta rappresenta un’importante risultato nella costante sfida al crimine tecnologico e alle minacce emergenti del dark web su cui la Guardia di Finanza è costantemente impegnata, dimostrando l’efficacia delle indagini condotte attraverso il monitoraggio delle transazioni su valute virtuali e il coordinamento tra le forze investigative nazionali e internazionali.