Deposito di amianto a Misano: il progetto preoccupa i residenti
Il progetto per la realizzazione di un centro di rifiuti pericolosi nella zona artigianale di Misano sta creando preoccupazione tra i cittadini che chiedono al comune di intervenire. In una lettera firmata da una donna misanese, che si dice portavoce di numerosi residenti e operatori turistici, si spiega che l’azienda Manta attiva nella bonifica dell’amianto avrebbe presentato alla Regione una richiesta per trasformare l’attuale sito in un un centro con una capacità complessiva superiore alle 10 tonnellate al giorno. “L’idea di un mega deposito regionale per l’amianto – si legge – proprio qui, nel cuore della comunità, ha immediatamente allarmato i residenti, che stanno organizzando una resistenza attiva contro il progetto“. I cittadini avanzano timori sulla sicurezza. “Dal documento presentato in Regione – scrivono – emerge che il nuovo impianto prevederebbe un’area di stoccaggio a cielo aperto, con trattamento dei materiali tramite una benna frantumatrice, aumentando notevolmente il rischio di dispersione di fibre di amianto nell’aria. Attualmente, l’azienda si occupa solo della bonifica, mentre lo smaltimento avviene in altre località. Se il progetto andasse in porto, i rifiuti verrebbero invece lavorati direttamente in loco, con afflussi di materiali provenienti non solo da Misano, ma anche da altre province di Emilia-Romagna e Marche. Una situazione inaccettabile per i cittadini, che si chiedono perché proprio il loro territorio debba diventare il polo regionale per il trattamento di un materiale tanto pericoloso.” C’è poi l’impatto sul turismo. “La presenza di un impianto di trattamento dell’amianto – dicono i firmatari della nota – potrebbe avere ripercussioni negative sull’immagine della città e sull’afflusso dei turisti, che potrebbero preferire mete meno esposte a rischi ambientali“. Nel mirino finisce quini l’amministrazione di Misano: “di fronte alla preoccupazione della popolazione, il Comune sembra aver adottato una posizione attendista, scaricando la responsabilità sulla Regione“. Un atteggiamento che non va giù ai cittadini tanto che alcuni hanno chiesto un incontro all’assessore alle politiche ambientale per avere chiarimenti. “Se il Comune ha davvero a cuore la salute e la sicurezza dei suoi cittadini – conclude la nota –, è il momento di dimostrarlo con i fatti. Da che parte sta l’amministrazione? La città attende una risposta, e questa volta non si farà mettere a tacere facilmente“.