Concessioni, l'assessora Ridolfi e la sindaca Angelini: "Servono risposte"
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Proseguono le reazioni all”ennesima sentenza che mette in dubbio la proroga delle concessioni demaniali (vedi notizia). Ad intervenire è l’assessora al demanio del comune di Rimini Valentina Ridolfi. “È evidentemente un elemento su cui deve fare chiarezza, e in fretta, il Governo italiano – scrive – visto che la sentenza del Tar ligure mette in discussione non solo l’accordo con l’UE ma la Legge 166/2024 che proroga al 2027 la validità delle concessioni demaniali. Ripeto, deve fare in fretta visto che la stragrande maggioranza dei Comuni italiani, Rimini tra questi ovviamente, ha in essere proprio in questi mesi e in queste settimane il lavoro tecnico amministrativo di redazione delle evidenze pubbliche di assegnazione delle concessioni. Peraltro proprio tra poco scade quel termine temporale del 31 marzo entro cui il Governo deve indicare in un decreto operativo gli elementi esatti che dovranno andare a comporre, tra le altre cose, gli esatti criteri per gli indennizzi. Chiaro – conclude – che ora, alla luce della sentenza del Tar della Liguria, si entra nuovamente in una fase di confusione tra Governo e Giustizia di cui poi le spese le fa il Paese, i territori, i turisti, gli stessi operatori. Bisogna che sia fatta immediatamente chiarezza per non rientrare, così come del resto accaduto più volte negli ultimi 20 anni, nel caos“.
Dello stesso avviso anche la sindaca di Riccione, Daniela Angelini: “Non possiamo più permettere che il Governo continui a nascondersi dietro dichiarazioni propagandistiche – afferma la sindaca –. I Comuni sono stati lasciati soli a gestire una situazione esplosiva, senza indicazioni precise e senza strumenti adeguati per affrontare le gare pubbliche. Servono regole certe, servono tempi adeguati, serve soprattutto un coordinamento nazionale che consenta di gestire questa fase di transizione in modo ordinato e sostenibile. Troppo facile avere rimandato tutto, per l’ennesima volta, al 2027, senza però preoccuparsi che quella sbandierata fosse una soluzione reale, capace di reggere in giudizio”.
Prosegue la sindaca: “Riccione, con oltre tre milioni e quattrocentomila presenze turistiche l’anno, è una delle principali destinazioni italiane, e il nostro sistema di imprese balneari rappresenta un valore aggiunto in termini di qualità, accoglienza e sviluppo economico” prosegue la sindaca. “Non possiamo accettare che tutto questo venga compromesso da indecisioni politiche e rimpalli di responsabilità. Il Governo deve assumersi le proprie responsabilità e garantire un quadro normativo certo e sostenibile. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, ma senza risposte concrete da Roma il rischio di paralisi è sempre più alto”.