Commercio, crisi reversibile? Il dibattito a Fuori dall'Aula (Icaro TV)
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In dieci anni in Emilia Romagna sono spariti oltre 8mila negozi (due al giorno) con una corsa alla desertificazione che va più veloce nei piccoli borghi ma non risparmia nessuno. Un’analisi Confesercenti evidenzia come siano 306 i comuni in Regione che hanno perso una o più attività di base. Numeri impietosi e preoccupanti che hanno molteplici cause: l’esplosione delle vendite online, gli affitti elevati dei centri storici, la riduzione del potere d’acquisto dei consumatori. Restringendo l’analisi alla provincia di Rimini, i numeri 2024 evidenziano come il commercio continui a rappresentare lo zoccolo duro delle imprese attive (il 23,1%) ma con una flessione dell’1,1%. In controtendenza però il comune di Rimini con 4.827 attività al 31 dicembre 2024 e un trend costante di crescita negli ultimi tre anni con un saldo tra nuove aperture e cessazioni che nel 2024 è stato di 78 unità. L’aumento è però dettato in prevalenza dalla maggior offerta di attività non tradizionali, dall’e-commerce alla vendita per corrispondenza e a domicilio. Tra 2023 e 2024 infatti sono state 195 le aperture di queste “forme speciali di vendita”, esplose a seguito della pandemia. I negozi fisici però, a differenza di quelli virtuali, rappresentano anche un baluardo antidegrado per le città e di sicurezza per i cittadini. Ogni serranda che si abbassa, ogni vetrina che si spegne non è solo un problema del singolo commerciante in difficoltà ma rischia di diventare una criticità per il territorio. La domanda però resta sempre la stessa, ormai da tempo: è possibile invertire la tendenza? E in che modo?
Se ne parlerà nella nuova puntata di Fuori dall’Aula su Icaro TV (canale 18). In studio l’assessore alle attività economiche del comune di Rimini Juri Magrini, il presidente provinciale di Confesercenti Fabrizio Vagnini e il presidente di Federazione Moda Italia Emilia Romagna Giammaria Zanzini. Diretta alle 18, replica alle 21.05. Messaggi al 337 511336.