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da lunedì 3 marzo

Arendt. Stein, Hillesum. Le tre grandi pensatrici in un ciclo della fondazione Righetti

In foto: la locandina
la locandina
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 26 feb 2025 16:20
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Inizierà lunedì 3 marzo, alle 17.15, nella sede della Fondazione Righetti di Rimini, (via Cairoli 63) un ciclo di tre lezioni “Le Consolazioni della Filosofia”, seguite ciascuna da dibattito, dedicate rispettivamente ad Hannah Arendt, a Edith Stein e a Etty Hillesum, tre pensatrici ebree, vissute in tempi tormentati, nella stagione in cui si andava preparando lo sterminio di un popolo, la indicibile Shoah. La prima lezione porta il titolo “Nati per incominciare. Vita e politica in Hannah Arendt” e sarà tenuta dalla professoressa Alessandra Papa dell’Università Cattolica di Milano, autrice di una monografia sulla pensatrice di Hannover. La Arendt ha anticipato i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, costruendo la nozione di totalitarismo e parla ancora a noi contemporanei, parla alle nostre società deluse da una prassi politica in cui il potere non propone un’idea di sé come capacità di iniziativa , ma solo come esercizio di un’autorità per disporre del destino di tutti, tipico degli stati tendenzialmente autoritari.

Le altre lezioni si terranno nei due lunedì successivi, 10 e 17 marzo, con le lezioni -dibattito della professoressa Donatella Pagliacci dell’Università di Macerata con “Edith Stein. Pensare la donna da donna” e del professor Luigi Alici, professore emerito della stessa Università con “Etty Hillesum. Non dobbiamo soccombere”. Il ciclo di incontri è stato organizzato in collaborazione con l’Istituto superiore di scienze religiose “Alberto Marvelli”. Gli incontri saranno moderati da don Marco Casadei, direttore dell’ISSR Marvelli, Nevio Genghini e Natalino Valentini, docenti dell’ISSR Marvelli.

Su Il Ponte il professor Piergiorgio Grassi racconta come è nato il ciclo di incontri.  Ve ne proponiamo un piccolo stralcio

Sono almeno due le motivazioni – spiega. Intanto sono tre pensatrici che con il passare del tempo attirano sempre più l’attenzione di studiosi, ma anche di gente comune. Sono celebrate infatti da saggi, libri, film e opere teatrali Inoltre, ogni volta che si riprendono in mano i loro testi si ha la percezione netta della loro grande attualità. Questa è una caratteristica di chi fa vera filosofia e ci fa scoprire aspetti nuovi del reale. Appartengono ad una generazione che è nata in Germania (ad eccezione dell’olandese Hillesum) ed ha vissuto la stagione dell’ascesa, apparentemente inarrestabile del nazismo e della politica antisemita di Hitler, mente in URRSS si consumavano le perversioni dello stalinismo in URSS. Stagione di totalitarismi che hanno popolato di forni crematori e di tombe anonime i territori, hanno dato luogo alla Shoah, al tentato sterminio dell’intero popolo ebraico o che hanno consumato la vita di milioni di persone in inaccessibili campi di concentramento, nell’Arcipelago Gulag narrato da Alexandr Solzënicyn. Soprattutto in Siberia, dove finivano gran parte degli oppositori del regime staliniano. Edith Stein e Etty Hillesum sono state uccise ad Auschwitz. Mentre Hannah Arendt, sfuggita alla cattura, emigrando prima in Francia e successivamente in America, ha continuato anche nel dopoguerra a pensare e a produrre testi; testi profondi e molto belli sotto il profilo della scrittura. Devo aggiungere che le opere di queste pensatrici, da leggere e ri-leggere, ci fanno ascoltare delle voci intense; sono opere scritte con straordinaria intelligenza e con una non comune sensibilità, capaci di reagire al politicamente corretto, al già detto e al già fatto, al conformismo imperante e capaci di indicare nuovi sentieri. Le lezioni che su di esse si terranno alla Righetti con l’apporto di studiose e di studiosi che hanno dedicato anni di studio alle loro opere, ci aiuteranno a capire qual è la posta in gioco, tra analogie e differenze, nei conflitti che segnano questo nostro rischioso passaggio d’epoca.