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il recupero dell'evasione

Agevolazioni fiscali da casa vacanza ma coi proprietari residenti: le verifiche tributarie a Rimini

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 19 feb 2025 19:38 ~ ultimo agg. 19:41
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Oltre all’evasione tributaria tout court, ci sono circostanze in cui, anche approfittando di cavilli normativi, si arriva a beneficiare di esenzioni e agevolazioni che a rigore non spetterebbero, con ammanchi per la fiscalità pubblica che raggiungono cifre anche importanti. Situazioni, sottolinea l’Amministrazione Comunale di Rimini, che negli ultimi anni riguardano in particolare il complesso universo degli immobili tolti dal mercato residenziale per essere utilizzati a fini turistici: contesto in cui, complici un quadro normativo ancora fumoso e talvolta contraddittorio, i margini per l’elusione tributaria non mancano. Tra i casi che emergono dall’attività di controllo condotta dall’ufficio tributi del Comune di Rimini. quello che di recente ha visto la verifica del mancato versamento dell’ Imu e parzialmente della Tari per circa 30mila euro relativi ad alcuni appartamenti gestiti regolarmente in forma imprenditoriale come casa vacanze, ma con proprietari residenti (situazione già in corso di regolarizzazione con gli uffici da parte dei soggetti coinvolti).
“Un caso tra tanti – sottolinea l’assessore Juri Magrini – che conferma l’importanza dell’attività di controllo e di verifica dell’Amministrazione Comunale a contrasto dei fenomeni di evasione e di elusione tributaria, a cui si aggiunge un altrettanto importante impegno da parte degli uffici competenti nell’accompagnare e sostenere i contribuenti nel regolarizzare la propria posizione”.
Solo negli ultimi quattro anni l’attività di verifica ha portato ad un recupero di oltre cinquanta milioni di euro, che si stima possa superare i 60 alla fine del 2025. Di questi circa 38 milioni fanno riferimento all’Imu. “Numeri che si trasformano in risorse pubbliche, sempre più indispensabili per riuscire a far fronte alle continue riduzioni di trasferimenti che arrivano dallo Stato e che per il Comune di Rimini sono stimati in circa 2,4 milioni per il 2025, tra tagli agli investimenti e ai fondi. Sforbiciate ancor più pesanti in questa difficile fase congiunturale e a fronte dell’aumento della quantità e della qualità dei servizi e delle opere a cui gli enti locali devono far fronte. A questo poi si aggiungono le mancate entrate legate alla sentenza della Corte Costituzionale che legittima l’esenzione dell’Imu anche per i coniugi con residenze diverse, che sta continuando i propri effetti erosivi del gettito, infatti anche nel 2024 ha significato una perdita di circa 300mila euro, che si aggiungono ai 1,3 milioni circa già venuti meno nel biennio precedente”.
Un fronte su cui Magrini cita la recente espressione della Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Parma “che evidenzia come sia necessario che anche “chi vuole fare valere una qualsiasi forma di esenzione o di agevolazione che deve provare, quando sul punto vi è contestazione, i presupposti che ne legittimano la richiesta”. Un elemento questo che sarebbe funzionale anche all’attività di controllo da parte degli uffici, che continuerà e si rafforzerà su questo come su altri ambiti, in primis il settore delle locazioni turistiche”.