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Studio Confesercenti

Turismo, nel 2024 il balneare è il settore che cresce meno

In foto: Fabrizio Vagnini
Fabrizio Vagnini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 3 gen 2025 12:37
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In Italia il 2024 del turismo si chiude col segno “più” grazie al contributo straniero mentre l’apporto della domanda italiana è stato negativo. Secondo il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, l’anno chiude con oltre 458,5 milioni di presenze, +2,5% sul 2023, ma ci sono incertezze sui primi mesi 2025. In generale, gli imprenditori che hanno manifestato una maggiore preoccupazione sono quelli delle località balneari e del termale. Invece, un minor pessimismo traspare dagli imprenditori delle aree di montagna e della campagna/collina.

Nel corso dell’anno, l’economia nazionale ha evidenziato qualche segnale di rallentamento, legato in particolare alle dinamiche inflattive e al conseguente aumento dei prezzi, soprattutto nel settore dei servizi, non solo in Italia ma anche nelle principali destinazioni turistiche. In questo contesto, il sistema turistico italiano ha dimostrato una buona capacità di tenuta, sostenuto principalmente dalla componente straniera che ha fatto registrato una tendenza ininterrotta di crescita per la maggior parte dell’anno. Il turismo interno invece chiude con una flessione stimata del -2,8% di presenze e del -2,9% di arrivi, portando i valori complessivi rispettivamente a 207 milioni e 63,8 milioni. In netta controtendenza l’andamento dei visitatori stranieri, che chiuderebbero con circa 251,5 milioni di presenze (+7,4%) e 72,1 milioni di arrivi (+6,3%).

Il trend di crescita stimato si è distribuito in maniera più o meno uniforme tra le diverse macro aree del paese, mentre per quanto riguarda gli andamenti delle diverse tipologie di prodotti turistici, gli unici a evidenziare una lieve crescita sono il balneare e il termale, mentre un aumento più consistente è stimato per le aree dei laghi (+6,5%), della campagna/collina (+5,8%), delle città d’arte (+3,6%) e della montagna (+2,5%).

Nonostante un quadro economico ancora incerto, a cui si sommano le tensioni geopolitiche, il risultato di fine anno conferma la solidità del nostro sistema di offerta turistica – commenta Fabrizio Vagnini, Presidente di Confesercenti Rimini -. Rimane però qualche incertezza sull’andamento del mercato nella prima parte del 2025. È probabile che il rallentamento della domanda, già rilevato alla fine del 2024, continui anche nel primo trimestre 2025, seguito però da una nuova accelerazione nel corso dei mesi successivi”.