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giovedì 23 gennaio 2025
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Coppa Italia Serie C

Trapani-Rimini 0-0, le pagelle di Cesare Trevisani

di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 22 gen 2025 22:40 ~ ultimo agg. 23 gen 10:08
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VITALI 6,5. La prima accelerazione del Trapani arriva solo dopo 30 minuti, lui ci mette un’uscita un po’ così, complice anche il vento, poi Anatriello lo grazia da due passi. Più complicata la parata su Sabatino che colpisce di testa da tre metri, scardinando il castello biancorosso un po’ fermo da angolo. Lescano gli mette paura con una rovesciata nella ripresa, ma c’è sempre.

MEGELAITIS 6. Quando le cose andavano secondo volere, i nonni dicevano: nu toca gnint! E lui fa uguale: zero rischi, massima accortezza, meglio un passaggio laterale sicuro che uno in profondità dall’esito incerto. Ripresa ancor più coperta, non preciso come al solito, ma sempre efficace e senza errori.

DE VITIS 6,5. Governa i palloni selezionandone l’utilizzo, con zero rischi ma almeno quasi mai per aria. D’altra parte, lì davanti c’è l’italo argentino di Mercedes, Facundo Lescano, il bomberissimo della C negli ultimi anni. Giocando prende confidenza con il ritmo, le posizioni e i tempi di intervento. Buona gara.

LEPRI 6. Torna dentro dopo un lungo riposo post squalifica, si muove con prudenza appena se la vede grigia la butta davanti con la speranza che succeda qualcosa. Applicato, furbo, non regala mai niente.

CINQUEGRANO 6. La prudenza è il comandamento che guida il Rimini e s’adegua. Benino quando c’è campo, pasticcione quando c’è da muovere palla nello stretto. Quando arriva Daka, dal passo differente, deve alzare l’attenzione ed è pronto ad adeguarsi al nuovo bisogno.

FIORINI 6. Rileva Piccoli sul centrosinistra, in una zona dove i siciliani non è che pressino alla morte. Sarà il vento, ma il pallone sembra avere dentro un coniglio e scappa via da tutte le parti. Come tutti i biancorossi, dagli spogliatoi esce una garra diversa, il pressing si alza e il Trapani mostra i problemi che il suo campionato rivela. Poi lascia il campo e anche la sensazione che qualcosa di più si potesse osare.

LANGELLA 6,5. Capitano biancorosso di coppa. Come tutti (pochi) quelli che in campo tentano di giocare, ha problemi nel controllo. Prevale col fisico, azzarda un paio di sortite nel primo tempo. La sensazione nella prima frazione è che lì in mezzo si resista alla tentazione di perdere equilibrio. Pochi rischi, ma zero nella produzione di gioco. Prende un giallo in un testa a testa con Toscano, che pagherà il suo giallo a Rimini. Quando i siciliani provano a metterla un po’ in bagarre, si scornano con lo scoglio del livornese.

GARETTO 5. S’è un po’ perso la lucidità di inizio stagione; arriccia i controlli, poi si prende un giallo ingenuo, ma sempre perché il rapporto con la palla è un problema. Nella ripartenza tonica dagli spogliatoi non riesce a dare un contributo e, forse anche per via del giallo, lascia il campo dopo un quarto d’ora.

LONGOBARDI 6. Nel suo girovagare forzato, trasloca a sinistra dove Ciotti lo attacca sistematicamente. Serve un po’ di tempo, ma ci prende le misure. Nel secondo tempo è più attivo, in una coraggiosa percussione prende una scarpata da Silvestri. Poi s’incarta un po’ e si appella alla corsa per rimediare.

UBALDI 5,5. Gli tocca spesso la marcatura di Silvestri, bucaniere smaliziato, forte quanto attento a trarre vantaggio con tutti i mezzi. Prova a sdoppiarsi: un po’ assiste Parigi, un po’ lega il gioco. Con generosità. Prima parte di ripresa senza squilli, poi lascia a Gagliano.

PARIGI 6. Buscè torna alla coppia di attaccanti di ruolo, ma il punto è che la manovra non sfocia in qualcosa di potabile per le punte. Va bene le sponde, ma per tutto il primo tempo è una battaglia in inferiorità numerica e non porta a niente. Ripresa con musica diversa e avrebbe anche un paio di palle decenti, che non arpiona, ma c’era. Poi si torna dietro e non gli resta che correre e combattere.

PICCOLI 6. Buscè cerca fosforo. Impatto non proprio come desiderato, però porta il suo mattoncino per costruire il prezioso pareggio.

CONTI 5,5. Completa il ricambio degli interni da metà ripresa e si vede pochino.

GAGLIANO 5,5. Si posiziona dietro Parigi, cerca di supportarlo, ma quando entra la partita è nuovamente solo difensiva, ancorché organizzata, nella quale lo spartito degli attaccanti è in chiave di rottura.

Cesare Trevisani